Titolo: Il mio nome è Nessuno. Il giuramento
Autore: Valerio Massimo Manfredi
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 22 maggio 2017
Pagine: 353
Prezzo: 11,40 €
Versione e-book: 7,99 €
Trama:
Ulisse, Odysseo, Nessuno: l'uomo dal multiforme ingegno, il mito che solca i mari, l'eroe più formidabile e moderno di tutti i tempi è qui, in queste pagine. E ci parla in prima persona, raccontandosi con tutta l'umanità e il coraggio che lo hanno reso, lungo ventisette secoli, più immortale di un dio.Dalla nascita nella piccola, rocciosa Itaca alla formazione di uomo e di guerriero al fianco del padre Laerte, dalle braccia materne della nutrice Euriclea al vasto mare da navigare sino a Sparta, dalla abbagliante e pericolosa bellezza di Elena all'amore per Penelope, dal solenne giuramento tra giovani principi leali al divampare della tremenda discordia: questo romanzo, primo di due volumi, segue Odysseo fino alla resa di Troia, grandiosa e terribile. Prima ancora che inizi il nòstos – lo straordinario viaggio di ritorno – l'avventura già è costellata di incontri folgoranti, segnata da crisi profonde, dominata dall'intelligenza e dall'ardimento di un uomo capace, passo dopo passo, di farsi eroe.La figura di Odysseo ha avuto lo straordinario destino di "reincarnarsi" infinite volte: i più grandi poeti lo hanno cantato, la sua orma profonda e sempre nuova è riconoscibile nei testi più importanti della letteratura di ogni tempo, a ogni latitudine. Tutti noi abbiamo la sensazione di ricordare da sempre le gesta di Odysseo, ma in questo romanzo, attingendo all'immensa messe di miti che lo vedono protagonista, Valerio Massimo Manfredi porta alla luce episodi e personaggi che non conoscevamo, ci regala la viva emozione di scoprire un intero universo brulicante di uomini, donne, imprese gloriose o sventurate. Ci mostra come accanto a quel personaggio fluisca gran parte dell'epos greco: Alcesti, le fatiche di Herakles, i sette contro Tebe, gli Argonauti, oltre ai due poemi di Omero. Odysseo non si erge solitario tra le ombre di dei guerrieri, ma il suo intero percorso di formazione, le sue radici famigliari, gli epici racconti di cui è nutrito dal nonno-lupo Autolykos e dal padre argonauta, i dialoghi con con Herakles e Aias, gli incontri con la misteriosa Athena dagli occhi verdi, ogni dettaglio dà corpo a un racconto profondamente sorprendente.Con assoluto rigore, ma anche con una vibrante adesione a questa materia "in continuo movimento", Manfredi compie la scelta forte di affidare la narrazione proprio a colui che disse di chiamarsi Nessuno: una voce diretta, potente, scolpita nella sua semplicità. Una voce dal fascino assoluto, una storia incalzante come i tamburi di guerra, tempestosa come il mare scatenato da Poseidone, piena di poesia come il canto delle Sirene
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In questa ultima parte vediamo svolgersi e concludersi la guerra di Troia con i suoi alti e bassi, i momenti di gloria e di disonore. Penso che l'autore sia stato molto bravo nel descrivere la guerra senza renderla eccessivamente noiosa e ripetitiva ma allo stesso tempo dando la sensazione del tempo che si prolunga per ben dieci anni. Ho trovato i personaggi molto fedeli a quello che era il mio ricordo di studentessa, soprattutto per quel che riguarda Achille anche se avrei preferito che Ettore fosse descritto in modo più onorevole, ho sempre amato la sua figura e sono un po' di parte probabilmente. Ho notato che la scena del trascinamento del corpo di Ettore è stata tagliata e non ho ben capito il motivo. Mentre ho trovato lo stratagemma per descrivere la venuta di Priamo ottima per la trama. Per quanto riguarda Aiace invece non ricordavo questa fine né il conflitto per l'armatura di Achille ma probabilmente è una mia lacuna. Anche la fine di Eumelos mi ha lasciato un po' di amaro in bocca. Terribile ma a suo modo perfetta la descrizione della presa di Troia con la morte di Priamo e Astianatte. Il personaggio di Phyrro è terrificante, soprattutto pensando che la colpa ricade interamente su Odisseo. Avrei voluto qualche accenno in più su Cassandra ma capisco che sarebbe stato difficile inserire la sua figura in una trama narrata da Odisseo.
È voi cosa ne pensate?
Il mese prossimo leggerete il secondo volume?
Io penso proprio di sì!