Autore :Jennifer Saint
Editore : Sonzogno
Pagine : 384
Sinossi
Arianna e la sorella Fedra, principesse di Creta e figlie del temuto re Minosse, crescono ascoltando riecheggiare il rumore degli zoccoli del fratello, il Minotauro, nel labirinto costruito sotto il palazzo. Ogni anno, quattordici giovani ateniesi vengono sacrificati per placare la fame del mostro. Quando il principe Teseo giunge a Creta per immolarsi alla creatura, Arianna si perde nei suoi occhi verdi e se ne innamora follemente. Ma aiutarlo a scappare dal labirinto significherebbe tradire la famiglia e il regno, e la ragazza conosce fin troppo bene le implicazioni di un gesto simile. Assillata dai dubbi ma determinata a farsi valere, Arianna prenderà una decisione che ribalterà tanto la sua sorte quanto il destino di Fedra. Entrambe dovranno affrontare le conseguenze di una scelta coraggiosa e sovversiva, che le spingerà a mettere in discussione il proprio ruolo in quanto figlie, mogli e madri in un mondo in cui le donne non sono altro che pedine su una scacchiera dominata dagli uomini e dagli dèi. Con uno stile vibrante e ipnotico, Jennifer Saint reinventa con originalità la famosa storia del Minotauro, della fuga di Teseo, dell’incontro con Dioniso e degli amori tormentati di Fedra e Arianna, dando vita a un’eroina indimenticabile e sfaccettata che saprà commuovere e incantare i lettori e le donne di oggi.
Recensione
Questa è la storia di Arianna e Fedra, sua sorella, narrata a fasi alterne dai loro punti di vista. Arianna è una ragazza più dolce e remissiva, tende ad accettare situazioni scomode per il quieto vivere. Al contrario Fedra ha un animo indomito, è vivace e sprezzante del pericolo. Entrambe hanno avuto l'infanzia distrutta dalla nascita del fratellino mostruoso, Asteri, successivamente soprannominato il Minotauro. La famiglia delle due ragazze è costantemente sferzata dai pettegolezzi a causa della sua nascita, la madre Pasifae né è sconvolta e emotivamente spezzata mentre il re Minosse usa a suo favore questa creatura per entrare nel mito, portando terrore e angoscia in tutta la Grecia. Entrambe le protagoniste hanno i loro pregi e i loro difetti ma nessuna delle due mi ha coinvolta come avrei sperato. Arianna avrei voluto scuoterla per la maggior parte del tempo, sembra sempre avere gli occhi foderati, non si accorge mai del pericolo che sopraggiunge neanche troppo nascosto. Gli avvenimenti li conoscevo più o meno tutti per cui non sono rimasta stupita dai cosiddetti colpi di scena a parte il finale che non lo ricordavo. L'autrice in questo libro sottolinea più volte il fatto che gli "eroi" sono uomini avidi di fama e di potere mentre le donne sono sempre vittime dei capricci di eroi e divinità, in un modo o nell'altro sono sempre il capro espiatorio. Quello che le distingue è il modo in cui affrontano i loro patimenti, Medusa trasforma la sua punizione in un arma, Pasifae si lascia distruggere emotivamente, Arianna tenta di rifarsi una vita nuova. Lo stile narrativo di questa autrice mi è piaciuto, ha saputo descrivere molto bene gli avvenimenti di queste donne, per i miei gusti però ci sono troppe parti puramente introspettive, di soli pensieri delle protagoniste che io trovo un po' noiosi alla lunga, sono una più da azione. Nel complesso lo trovo un buon libro ma non mi ha conquistata del tutto, però potrei dare un altra possibilità a questa autrice.