venerdì 26 febbraio 2021

Review Party : Custode dell'oltretomba di Emanuela Imineo



Titolo : Custode dell'oltretomba
Autore: Emanuela A. Imineo (Autrice già per Amazon per Guarda oltre ciò che vedi)
Prezzo: 13,51€
Data di pubblicazione : 27 febbraio 2021
Pagine: 343 con illustrazioni


Trama: 

Borgo Opaco non ha più l'aspetto bizzarro e fiducioso a cui eravamo abituati. La scelta di Moon ha rotto un delicato equilibrio e quel luogo, a metà strada tra il mondo degli uomini e quello degli dei, ha perso l'innocenza e conosciuto la morte. Neanche Metelaine è più come ricordavamo: la giovane strega tutta boccoli e buone maniere è fiaccata da una vita spesa al confine con l'Oltretomba. Tutti i giorni, Metelaine fa i conti con le conseguenze delle azioni di Moon, spegnendosi una sepoltura dopo l'altra, un errore dopo l'altro. Osiride però rimescola le carte in tavola con una proposta, perché esiste una via per riparare tutto ciò che si è rotto: Metelaine deve partire alla ricerca di un oggetto segreto e dal potere divino. Questa volta sarà lei a dover compiere una scelta, mettendo tutto in discussione, anche sé stessa. Da Valle Eterea alle Montagne dei Dimenticati per poi scendere nell'Oltretomba, Metelaine affronterà un cammino di vendetta e redenzione per poter pagare il prezzo delle scelte altrui, ma anche delle proprie.



Recensione :

La storia riparte esattamente un anno dopo gli avvenimenti che hanno portato Moon alla rovina, nella vecchia casa di Nimphe ora vive Metelaine, assieme ad un oscura tutrice e a due divinità, Iside e Osiride. Purtroppo Borgo Opaco non è tornato quello di prima, come sperava Moon, le persone muoiono ma non riescono a passare di là, restano bloccate nei loro corpi. Il compito di Metelaine da un anno è proprio quello di aiutare i morti a passare di là, guidata in questo lavoro da Iside e Osiride. 

"Iside e Osiride, la storia dell'eterno amore. 

In un tempo lontano, la lotta tra due fratelli era quella più temuta perché il sangue sparso avrebbe reso desolato e maledetto ogni territorio " 

Devo dire che questi due personaggi li ho trovati molto gretti, come tutte le divinità antiche, sono molto egoisti, vedono i loro problemi ma non quelli di coloro che li attorniato. In particolar modo Osiride non riesce proprio a farsi apprezzare, assieme alla sua divinità ha perso anche molto del fascino che dovrebbe avere un dio e le sue azioni non possono portare a nulla di buono per nessuno. 

Nello stesso tempo Moon vive una sorta di esistenza folle e disperata, ha perso la ragione dopo essersi votata a Lilith, la sua sete di sangue è insaziabile e l'unica compagnia di Provenza non la aiuta di certo a ritrovare sé stessa. 

"Perché, per un disperato, l'unica salvezza che c'è...è il buio."

La salvezza di Moon potrebbe trovarsi nell'affetto di un amica e nell'amore di una madre, ma come abbiamo già imparato nel precedente capitolo solo le nostre scelte ci possono veramente salvare. Ho trovato invece molto interessante l'escamotage utilizzato dall'autrice per permettere a Provenza di accompagnare il lettore ancora per un tratto di strada.  

Un altra figura presente in questo libro è quella di Castalia, scopriremo tra queste pagine cosa ne è stato dei genitori di Moon. Quale sacrificio hanno compiuto per la salvezza della loro unica figlia. 

"Una madre fa ogni cosa per la propria figlia. Sacrifica la sua vita ad Anubi. 

Perde pietà per le anime defunte. 

Commette atti odiosi pur di ritrovarla e proteggerla"

Sono stata molto felice di avere l'occasione di conoscere meglio Castalia, il suo coraggio e la forza che ha dimostrato nel tentare in tutti i modi di salvare la sua bambina. Da mamma non ho potuto non sentirmi vicina a lei e alle sue scelte più di ogni altro personaggio della storia. Il suo percorso nell'Oltretomba ci permette di visitare un luogo molto affascinante della religione egizia, tra mostri, divinità e custodi dell'oltretomba. Il fascino della morte e dell'oscurità in questo capitolo è quanto mai potente e Castalia è forse il personaggio più positivo e luminoso, anche nel suo atto conclusivo, per quanto drastico ho percepito tutto il dolore e l'amore che si nascondeva in lei.

"Le storie non sempre hanno quel lieto fine che ci si aspetta, ma ciò non significa che non vadano raccontate" 

giovedì 25 febbraio 2021

Recensione : La scrittrice del mistero di Alice Basso






Titolo: La scrittrice del mistero
Autore: Alice Basso
Editore: Garzanti
Data di pubblicazione: 26 aprile 2018
Pagine: 336

I libri della serie:

0.1 Nascita di una ghostwriter
0.2 La ghostwriter di Babbo Natale: Un racconto di Natale di Vani Sarca

1. L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome
2. Scrivere è un mestiere pericoloso
3. Non ditelo allo scrittore
4. La scrittrice del mistero
5. Un caso speciale per la ghostwriter

Trama:

Niente può fermarla. Perché scrivere è la sua missione. E solo i libri possono indicarle la strada. Per Vani fare la ghostwriter è il lavoro ideale. Non solo perché così può scrivere nel chiuso della sua casa, in compagnia dei libri e lontano dal resto dell’umanità per la quale non ha una grande simpatia. Ma soprattutto perché può sfruttare al meglio il suo dono di capire al volo le persone, di emulare i loro gesti, di anticipare i loro pensieri, di ricreare perfettamente il loro stile di scrittura. Una empatia innata che il suo datore di lavoro sa come sfruttare al meglio. Lui sa che solo Vani è in grado di mettersi nei panni di uno dei più famosi autori viventi di thriller del mondo. E non importa se le chiede di scrivere una storia che nulla ha a che fare con i padri del genere giallo che lei adora da Dashiell Hammett a Ian Fleming passando per Patricia Highsmith. Vani è comunque la migliore. Tanto che la polizia si è accorta delle sue doti intuitive e le ha chiesto di collaborare. E non con un commissario qualsiasi, bensì Berganza la copia vivente dei protagonisti di Raymond Chandler: impermeabile beige e sigaretta sempre in bocca. Sono mesi ormai che i due fanno indagini a braccetto. Ma tra un interrogatorio e l’altro, tra un colpo di genio di Vani e l’altro qualcosa di più profondo li unisce. E ora non ci sono più scuse, non ci sono più ostacoli: l’amore può trionfare. O in qualunque modo Vani voglia chiamare quei crampi allo stomaco che sente ogni volta che sono insieme. Eppure la vita di una ghostwriter non ha nulla a che fare con un romanzo rosa, l’happy ending va conquistato, agognato, sospirato. Perché il nuovo caso su cui Vani si trova a lavorare è molto più personale di altri: qualcuno minaccia di morte Riccardo, il suo ex fidanzato. Andare oltre il suo astio per aiutarlo è difficile e proteggere la sua nuova relazione lo è ancora di più. Vani sta per scoprire che la mente umana ha abissi oscuri e che può tessere trame più ordite del più bravo degli scrittori.

Recensione :

Siamo arrivati al penultimo libri di questa serie e devo ammettere che sono molto preoccupata per le mie prossime letture, sarà veramente difficile staccarmi da questo personaggio. Perché Vani è il cuore indiscusso di questa serie, per quanto la Basso abbia creato un crogiuolo di personaggi interessanti e molto variegati, Vani è favolosa in ogni capitolo. Nonostante mantenga la sua aria da dura, da figlia sbandata di Mortissia Adams è una persona buona e sensibile, probabilmente troppo sensibile, infatti in questo libro si trova a dover indagare su uno stalker che rende la vita difficile al suo ex Riccardo Randi, il professore/scrittore bello e vanesio dalla battuta sempre pronta. Questa volta il belloccio se la vedrà brutta e Vani assieme al commissario saranno costretti a intervenire per salvarlo. In questo capitolo anche Riccardo trova un suo perché finalmente, perde un po' della sua faccia tosta e finalmente riesce a rendersi simpatico e a farsi in qualche modo perdonare il suo scivolone iniziale. In parallelo troveremo un nuovo caso letterario, Enrico, il capo di Vani alle edizioni L'Erica le chiederà infatti di collaborare con un famoso scrittore nella stesura di un romanzo. Cosa non graditissima a Vani che non apprezza per niente sia lo scrittore in questione che le sue opere. Sul lato sentimentale invece abbiamo un rosa e fiori quasi incredibile per Vani e Morgana, le due fanciulle patite del vestiario total black vivono una parentesi tutta rose e fiori. Il cuoricino (e lo stomaco) di Vani sono sottoposti in questa storia ad un continuo logorio

"La felicità mi fa venire i crampi ... Forse sono allergica. Forse il mio organismo deve abituarsi a poco a poco."

Preparatevi a vedere la nostra tostissima protagonista questa volta protagonista sotto una luce un po' diversa, un tocco di romanticismo dona anche a lei. Lasciatemi concludere con un accenno al finale (niente spoiler giuro) ma permettetemi di dire che mi ha strappato il cuore, non me lo sarei mai e poi mai aspettata sotto nessun punto di vista, è stato un vero shock! 











domenica 21 febbraio 2021

Recensione : Un caso speciale per la Ghostwriter di Alice Basso

 


Titolo : Un caso speciale per la ghostwriter

Autore : Alice Basso

Editore : Garzanti

Pagine :384 


Trama

Per Vani le parole sono importanti. Nel modo in cui una persona le sceglie o le usa, Vani sa leggere abitudini, indole, manie. E sa imitarlo. Infatti Vani è una ghostwriter: riempie le pagine bianche di scrittori di ogni genere con storie, articoli, saggi che sembrino scaturiti dalla loro penna. Una capacità innata che le ha permesso di affermarsi nel mondo dell'editoria, non senza un debito di gratitudine nei confronti dell'uomo che, per primo, ha intuito la sua bravura: Enrico Fuschi, il suo capo. Non sempre i rapporti tra i due sono stati idilliaci, ma ora Vani, anche se non vorrebbe ammetterlo, è preoccupata per lui. Da quando si è lasciato sfuggire un progetto importantissimo non si è più fatto vivo: non risponde al telefono, non si presenta agli appuntamenti, nessuno sa dove sia. Enrico è sparito. Vani sa che può chiedere l'aiuto di una sola persona: il commissario Berganza. Dopo tante indagini condotte fianco a fianco, Vani deve ammettere di sentirsi sempre più legata all'uomo che l'ha scelta come collaboratrice della polizia per il suo intuito infallibile. Insieme si mettono sulle tracce di Enrico. Tracce che li porteranno fino a Londra, tra le pagine senza tempo di Lewis Carroll e Arthur Conan Doyle. Passo dopo passo, i due scoprono che Enrico nasconde segreti che mai avrebbero immaginato e, soprattutto, che ha bisogno del loro aiuto. E non solo lui. Vani ha di fronte a sé un ultimo caso da risolvere e fra le mani, dalle unghie rigorosamente smaltate di viola, le vite di tutte le persone cui ha imparato a volere bene.

Recensione : 

Buongiorno a tutti lettori, 

Prima di iniziare a parlarvi del libro vero e proprio permettetemi di sprecare due parole innanzi tutto sulla cover,finalmente la casa editrice si è decisa a rendere giustizia a questi libri, non dico che le cover precedenti fossero brutte ma non centravano proprio nulla con la storia, questa non sarà perfetta ma rende meglio l'idea. In secondo luogo, mi chiedo se coloro che scrivono le Sinossi ogni tanto li leggono i libri perché metà di quello che si trova in questa trama non è propriamente corretto. 

Comunque, chiusa la vena polemica parliamo di questo ultimo volume. La storia riprende pochi giorni dopo il momento in cui l'avevamo lasciata, con Vani letteralmente a bocca aperta per la scelta fatta da Enrico, proprio lui che è un concentrato di grettezza ed egoismo. Enrico però, dopo quel gesto eclatante è sparito e ora Vani si rode nei sensi di colpa, perché anche se non è sua la responsabilità di quanto è accaduto, in ogni caso lui ha perso tutto per salvarla. In questo modo inizia una ricerca spasmodica di indizi su dove possa essersi nascosto lo scellerato capo di Vani. Tra indagini e sospetti, collaboratori imprevisti e flashback sul passato di Enrico ci si srotola davanti un ennesima storia divertente, coinvolgente e terribilmente dolce. Per ogni personaggio di questa serie l'autrice ci regalerà un finale, più o meno, imprevisto con il quale potremo dire addio a ognuno di loro un po' alla volta, Irma, Riccardo, Lara, Laura e ultima ma non meno importante Morgana, leggendo la serie tutta di seguito ho imparato ad amare ognuno di loro e mi mancheranno terribilmente. Ma quello che mi mancherà più di ogni altro sarà sicuramente Vani, con i suoi modi schietti, le sue battute che mi facevano morire dal ridere ogni volta ma soprattutto con il suo percorso personale, siamo passati infatti da una protagonista il cui motto era "se solo me ne fregasse qualcosa" a una a cui frega molto più di qualcosa, che ha imparato a voler bene alle persone che la circondano, ad amare nonostante la paura di farlo perché tenerci a qualcuno significa a volte poter soffrire e far soffrire a tua volta, perché i rapporti umani spesso sono un gran casino ma a volte vale veramente la pena di correre il rischio. 


giovedì 18 febbraio 2021

Recensione: Non ditelo allo scrittore di Alice Basso










Autore : Alice Basso 
Editore: Garzanti 
Pagine: 316 

TRAMA – A Vani basta notare un tic, una lieve flessione della voce, uno strano modo di camminare per sapere cosa c’è nella testa delle persone. Una empatia innata che Vani mal sopporta, visto il suo odio per qualunque essere vivente le stia intorno. Una capacità speciale che però è fondamentale nel suo mestiere. Perché Vani è una ghostwriter. Presta le sue parole ad autori che in realtà non hanno scritto i loro libri. Si mette nei loro panni. Un lavoro complicato di cui non può parlare con nessuno. Solo il suo capo sa bene qual è ruolo di Vani nella casa editrice. E sa bene che il compito che le ha affidato è più di una sfida: deve scovare un suo simile, un altro ghostwriter che si cela dietro uno dei più importanti romanzi della letteratura italiana. Solo Vani può trovarlo, seguendo il suo intuito che non l’abbandona mai. Solo lei può farlo uscire dall’ombra. Ma per renderlo un comunicatore perfetto, lei che ama solo la compagnia dei suoi libri e veste sempre di nero, ha bisogno del fascino ammaliatore di Riccardo. Lo stesso scrittore che le ha spezzato il cuore, che ora è pronto a tutto per riconquistarla. Vani deve stare attenta a non lasciarsi incantare dai suoi gesti. Eppure ha ben altro a cui pensare. Il commissario Berganza, con cui collabora, è sicuro che lei sia l’unica a poter scoprire come un boss della malavita agli arresti domiciliari riesca comunque a guidare i suoi traffici. Come è sicuro che sia arrivato il momento di mettere tutte le carte in tavola con Vani. Con nessun’altra donna riuscirà mai a parlare di Chandler, Agatha Christie e Simenon come con lei. E quando la vita del commissario è in pericolo, Vani rischia tutto per salvarlo. Senza sapere come mai l’abbia fatto. Forse perché, come ha imparato leggendo La lettera scarlatta e Cyrano de Bergerac, ogni uomo aspira a qualcosa di più grande, che rompa ogni schema della razionalità e della logica.


Recensione :

E va bene lo ammetto sono diventata terribilmente dipendente da questa serie, la protagonista nonostante abbia avuto fino a questo punto una sorta di evoluzione personale mantiene le sue principali caratteristiche tra le quali sarcasmo, ironia e una propensione per nulla voluta all'empatia. Per non parlare delle sue numerosissime battute al vetriolo frammiste da citazioni letterarie più o meno colte. La storia questa volta parte con un flashback all'interno della classe del liceo di Vani durante una lezione di letteratura inglese con il suo professore preferito, ed ecco come ci viene dimostrato che a volte un insegnante può essere fondamentalmente nella crescita di un adolescente. Ho apprezzato tantissimo la figura del prof, è spesso difficile incrociare nella propria carriera di studente, un docente veramente motivato e appassionato, di quelli che trascinano anche gli studenti meno portati e trovo giusto che venga riconosciuta loro una lode ad onorem soprattutto in un romanzo come questo nel quale i libri sono la chiave di tutto. Questa volta Vani si troverà inoltre alle prese con un nuovo caso editoriale nel quale dovrà scovare un ghostwriter, come lei, e istruirlo, con l'aiuto di Riccardo, su come presentarsi ai lettori senza farli scappare tutti a gambe levate. Il signore in questione è infatti è una sorta di Vani al maschile ma terribilmente più acida e scontrosa e totalmente senza filtri, terribile da presentare in società. Anche questa volta i siparietti comici saranno numerosi e spassosissimi, sarà una vera croce per Vani e il fatto di dover anche avere a che fare con Riccardo non le renderà la situazione più semplice. Dall'altro lato le cose con il commissario si fanno complicate, quest'ultimo infatti è alle prese con un indagine molto più pericolosa del solito, ha infatti a che fare con un boss della malavita che nonostante sia agli arresti domiciliari riesce comunque a gestire i suoi traffici, una vera gatta da pelare per la squadra del commissario. Nonostante tutti gli sforzi di Berganza per tenere Vani a distanza, la nostra eroina si getterà a capofitto nel pericolo e come ogni volta riuscirà a gestire la situazione al meglio. Il rapporto tra questi due personaggi sta evolvendo e nonostante siano così strani messi assieme mi piacciono veramente molto. Questo è forse il capitolo che mi ha coinvolta un pochino meno degli altri ma credo sia anche colpa del fatto che questa volta abbiamo un finale che soddisfa anche i cuori più duri. 



Sospira come un non fumatore, poi fa la cosa che da che mondo è mondo mi lascia più destabilizzata. Mi tocca. Allunga una mano e mi prende il viso, appena sotto l’orecchio. Una via di mezzo fra una carezza e un modo per sollevarmi il mento e guardarmi meglio. Sento tutto il sangue del corpo affluirmi alla faccia. Sul serio. Mi sanguinerà il naso e mi andranno in cancrena i piedi.

martedì 16 febbraio 2021

Recensione : Scrivere è un mestiere pericoloso di Alice Basso




Titolo: Scrivere è un mestiere pericoloso

Autore : Alice Basso

Editore : Garzanti 

Pagine : 339

Sinossi :

Un gesto, una parola, un'espressione del viso. A Vani bastano piccoli particolari per capire una persona, per comprenderne il modo di pensare. Una dote speciale di cui farebbe volentieri a meno. Perché Vani sta bene solo con se stessa, tenendo gli altri alla larga. Ama solo i suoi libri, la sua musica e i suoi vestiti inesorabilmente neri. Eppure, questa innata empatia è essenziale per il suo lavoro: Vani è una ghostwriter di una famosa casa editrice. Un mestiere che la costringe a rimanere nell'ombra. Scrive libri al posto di altri autori, imitando alla perfezione il loro stile. Questa volta deve creare un ricettario dalle memorie di un'anziana cuoca. Un'impresa quasi impossibile, perché Vani non ha mai preso una padella in mano. C'è una sola persona che può aiutarla: il commissario Berganza, una vecchia conoscenza con la passione per la cucina. Lui sa che Vani parla solo la lingua dei libri. Quella di Simenon, di Vàzquez Montalban, di Rex Stout e dei loro protagonisti amanti del buon cibo. E, tra un riferimento letterario e l'altro, le loro strambe lezioni diventano di giorno in giorno più intriganti. Ma la mente di Vani non è del tutto libera: che le piaccia o no, Riccardo, l'affascinante autore con cui ha avuto una rocambolesca relazione, continua a ripiombarle tra i piedi. Per fortuna una rivelazione inaspettata reclama la sua attenzione: la cuoca di cui sta raccogliendo le memorie confessa un delitto.

Recensione :

Se nel primo capitolo di questa serie abbiamo fatto la conoscenza quasi esclusivamente di Silvana, ora abbiamo la possibilità di conoscere un pochino meglio anche i personaggi secondari come Berganza, il commissario che ha assunto Vani come consulente esterna della polizia. È un personaggio che mi piace veramente molto , è un uomo serio e riservato. Un commissario intelligente che fa il suo lavoro con grande passione. Se nel primo romanzo la conoscenza tra Vani e il commissario è molto superficiale qui inizia a prendere forma e a entusiasmare il lettore. Hanno una sorta di comprensione reciproca molto intensa anche se non espressa a parole.  Un altro personaggio che spicca in questo secondo libro è sicuramente Morgana, la piccola vicina di casa di Vani, come quest'ultima ripete spesso, "una se stessa in miniatura" , vestita di nero, con trucco nero e capelli neri, una piccola secchiona Dark ma molto più dolce e tenera della Vani adolescente che ci viene presentata in alcuni piccoli flashback nei quali abbiamo la possibilità di conoscere meglio la protagonista e le sue dinamiche familiari, alcuni di questi siparietti sono veramente spassosissimi. Riccardo invece dopo la scioccante rivelazione finale del libro precedente rimane un po' in disparte e devo dire che la cosa non mi è dispiaciuta particolarmente, anzi trovo che sia un personaggio abbastanza inutile, un cliché  che di fianco ad una protagonista come Vani stona un po'. Questa volta la storia gravita attorno ad un nuovo lavoro letterario per Vani, un libro di ricette (Vani odia cucinare e il suo capo lo sa) tratto dai ricordi dell' anziana cuoca dei GiaiMarin una famosissima famiglia di stilisti torinesi. Come se non bastasse Vani si troverà a dover anche affrontare le indagini per un caso di omicidio reoconfesso molto anomalo e le lezioni di cucina che il commissario Berganza le impartirà per il libro. Anche questa volta ho amato ogni pagina, la storia scorre veloce e non si riesce a staccarsene. Lo stile narrativo di questa autrice si conferma splendido. 

Un nuovo e simpaticissimo capitolo di questa serie che mi sta facendo sbellicare dalle risate e che continua a tenermi incollata alle pagine dei suoi libri! Unica piccolissima pecca ha mio avviso l'ho riscontrata nel fatto che tanto l'autrice caratterizza i suoi personaggi tanto è scarna delle descrizioni dei luoghi, abbiamo un idea abbastanza precisa delle abitazioni in cui si svolgono gli avvenimenti ma della città in generale non ci sono quasi accenni e per me che sono torinese di nascita è un vero peccato, avrei veramente voluto qualche descrizione in più. 

lunedì 15 febbraio 2021

Cover Reveal : Custode dell'oltretomba


Buongiorno lettori e buon inizio settimana, oggi sono qui per presentarvi la cover di un nuovo e strepitoso romanzo di Emanuela Imineo, Custode dell'oltretomba. È il seguito di Al di là di Borgo Opaco uscito quest'autunno e di cui vi avevo già parlato QUI

SIETE CURIOSI DI SCOPRIRE DI COSA PARLERÀ QUESTA VOLTA ? 

Vi sentite attratti dalla mitologia egizia? 

"Iside e Osiride, la storia dell'eterno amore....."

Conoscete il loro mito? 


Titolo : Custode dell'oltretomba
Autore: Emanuela A. Imineo (Autrice già per Amazon per Guarda oltre ciò che vedi)
Prezzo: 13,51€
Data di pubblicazione : 27 febbraio 2021
Pagine: 343 con illustrazioni

Acquista su Amazon e nelle migliori librerie


Trama: 

Borgo Opaco non ha più l'aspetto bizzarro e fiducioso a cui eravamo abituati. La scelta di Moon ha rotto un delicato equilibrio e quel luogo, a metà strada tra il mondo degli uomini e quello degli dei, ha perso l'innocenza e conosciuto la morte. Neanche Metelaine è più come ricordavamo: la giovane strega tutta boccoli e buone maniere è fiaccata da una vita spesa al confine con l'Oltretomba. Tutti i giorni, Metelaine fa i conti con le conseguenze delle azioni di Moon, spegnendosi una sepoltura dopo l'altra, un errore dopo l'altro. Osiride però rimescola le carte in tavola con una proposta, perché esiste una via per riparare tutto ciò che si è rotto: Metelaine deve partire alla ricerca di un oggetto segreto e dal potere divino. Questa volta sarà lei a dover compiere una scelta, mettendo tutto in discussione, anche sé stessa. Da Valle Eterea alle Montagne dei Dimenticati per poi scendere nell'Oltretomba, Metelaine affronterà un cammino di vendetta e redenzione per poter pagare il prezzo delle scelte altrui, ma anche delle proprie.



COSA NE DITE? 
Vi ispira? 
A breve vi farò sapere cosa ne penso io, vi aspetto sul blog e su Instagram con la mia recensione il 27 febbraio in occasione dell'uscita del romanzo. 


sabato 13 febbraio 2021

Recensione : L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome di Alice Basso






Titolo: L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome
Autore : Alice Basso
Pagine: 271
Editore : Garzanti


Trama

Dietro un ciuffo di capelli neri e vestiti altrettanto scuri, Vani nasconde un viso da ragazzina e una innata antipatia verso il resto del mondo. Eppure proprio la vita degli altri è il suo pane quotidiano. Perché Vani ha un dono speciale: coglie l’essenza di una persona da piccoli indizi e riesce a pensare e reagire come avrebbe fatto lei. Un’empatia profonda e un intuito raffinato sono le sue caratteristiche. E di queste caratteristiche ha fatto il suo mestiere: Vani è una ghostwriter per un’importante casa editrice. Scrive libri per altri. L’autore le consegna la sua idea, e lei riempie le pagine delle stesse parole che lui avrebbe utilizzato. Un lavoro svolto nell’ombra. E a Vani sta bene così. Anzi, preferisce non incontrare gli scrittori per cui lavora. Fino al giorno in cui il suo editore non la obbliga a fare due chiacchiere con Riccardo, autore di successo in preda a una crisi di ispirazione. I due si capiscono al volo e tra loro nasce una sintonia inaspettata fatta di citazioni tratte da Hemingway, Fitzgerald, Steinbeck. Una sintonia che Vani non credeva più possibile con nessuno. Per questo sa di doversi proteggere, perché, dopo aver creato insieme un libro che diventa un fenomeno editoriale senza paragoni, Riccardo sembra essersi dimenticato di lei. E quando il destino fa incrociare di nuovo le loro strade, Vani scopre che le relazioni, come i libri, spesso nascondono retroscena insospettabili.

Recensione 

Sapete che cos'è un "ghostwriter"? è colui che scrive  per conto di quelle persone che hanno una storia da raccontare, che in qualche modo hanno qualcosa da dire ma che non possono o non sono capaci di trasformarla in un libro vero e proprio da soli, spesso si tratta di personaggi famosi, attori, dottori e via dicendo. Questa storia parla di Silvana Sarca, la ghostwriter  della casa editrice l'Erica a Torino, una delle più rinomate case editrici della città. Vani è una persona estremamente acuta e intelligente, ha una cultura poliedrica e riesce a entrare nella mente di chi la circonda con estrema facilità, capisce bene come funzionano i meccanismi di ragionamento delle persone, i loro pensieri e il loro stile, riesce a immedesimarsi e in tal modo riesce a scrivere per loro, come se fossero loro stessi a impugnare la penna. Inoltre può imparare un qualsiasi argomento con un'estrema facilità, in pochi giorni riesce a scrivere come un chirurgo, un calciatore, un attore.

«Commissario. Sono certa che il suo inglese è molto buono e che non sta confondendo il termine ghostwriter con il termine profiler, giusto?»«Cavilli terminologici. Coraggio, Sarca, aveva già cominciato così bene. Sia gentile, in cambio della lezione di tiro. Faccia quello che sa fare meglio. Entri nella testa altrui. È il suo mestiere. O no?»

 L'ultimo lavoro che le viene commissionato è però più difficile del solito per Vani, deve infatti immedesimarsi in Bianca, una sorta di Medium, una donna che dice di saper parlare con gli angeli e che da loro riceve messaggi per il genere umano. Vani da quando è ragazzina si veste di nero, porta i capelli corti e neri, le unghie viola, ama abbigliarsi come una dark. Bianca è l'esatto opposto, dolce, solare,in poche parole eterea. Ma la cosa che disturba più di tutto Vani è il fatto che parli con gli angeli, perché Vani di parlare con gli angeli non ne vuole proprio sapere. 

Il primo impatto con questo romanzo è sicuramente particolare, la protagonista ha un modo di presentarsi decisamente anomalo, per una lettrice come me che ama il cartaceo, sentirsi dire che la carta puzza è quantomeno strano . Per non parlare del fatto che si descrive come una persona chiusa, introversa e scorbutica a lei non frega niente di niente e di nessuno e lo ripete in più di un occasione. Cosa su cui l'autrice gioca molto all'inizio della storia, rimarcando in più di un occasione che Vani non sopporta nessuno, nemmeno la sua famiglia. 

«Lara, cosa vuoi?»«Ecco, lo vedi? Sei così ostile che non riesci nemmeno a concepire che ti si possa telefonare solo per il piacere di mantenere i contatti! Sei prevenuta come…»«Lara. Io non sono prevenuta, io tengo delle statistiche. E le statistiche mi dicono che ogni volta che mi chiami la telefonata si svolge in due fasi: la prima, in cui cerchi di farmi sentire in colpa per la mia assenza, e la seconda, in cui mi chiedi un favore. Visto che non ho alcuna intenzione di sentirmi in colpa per alcunché, possiamo farla breve e passare subito alla seconda, che ho da fare? »

In realtà il personaggio di Vani pian piano si riempie di mille sfaccettature e nonostante la storia di per sé non sia particolarmente innovativa, in parte infatti ricorda un po' la serie dell'Allieva della Gazzola cambiando la professione della protagonista. In compenso lo stile narrativo dell'autrice mi ha coinvolta moltissimo, non mi capita spesso di amare così tanto una storia e la sua protagonista. Vani è una forza della natura, mi ha fatto morire dal ridere per tutto il tempo, non è un personaggio semplice molti lettori sicuramente la odieranno mentre quelli come me che si ritrovano in molti dei suoi atteggiamenti e pensieri si divertiranno da morire. Tutta la storia è narrata in prima persona attraverso gli occhi di Vani e attraverso i suoi racconti facciamo la conoscenza di personaggi secondari ma comunque interessanti come Riccardo, all'apparenza il fidanzato perfetto e il commissario Berganza, un uomo tutto d'un pezzo che sembra apprezzare la protagonista fin da subito. L'autrice conclude il romanzo con un colpo di scena da vera maestra scombinando in un attimo tutte le tranquille certezze del lettore, sono sicura che nel prossimo capitolo di questa serie se ne vedranno delle belle.