Titolo : Custode dell'oltretomba
Recensione :
La storia riparte esattamente un anno dopo gli avvenimenti che hanno portato Moon alla rovina, nella vecchia casa di Nimphe ora vive Metelaine, assieme ad un oscura tutrice e a due divinità, Iside e Osiride. Purtroppo Borgo Opaco non è tornato quello di prima, come sperava Moon, le persone muoiono ma non riescono a passare di là, restano bloccate nei loro corpi. Il compito di Metelaine da un anno è proprio quello di aiutare i morti a passare di là, guidata in questo lavoro da Iside e Osiride.
"Iside e Osiride, la storia dell'eterno amore.
In un tempo lontano, la lotta tra due fratelli era quella più temuta perché il sangue sparso avrebbe reso desolato e maledetto ogni territorio "
Devo dire che questi due personaggi li ho trovati molto gretti, come tutte le divinità antiche, sono molto egoisti, vedono i loro problemi ma non quelli di coloro che li attorniato. In particolar modo Osiride non riesce proprio a farsi apprezzare, assieme alla sua divinità ha perso anche molto del fascino che dovrebbe avere un dio e le sue azioni non possono portare a nulla di buono per nessuno.
Nello stesso tempo Moon vive una sorta di esistenza folle e disperata, ha perso la ragione dopo essersi votata a Lilith, la sua sete di sangue è insaziabile e l'unica compagnia di Provenza non la aiuta di certo a ritrovare sé stessa.
"Perché, per un disperato, l'unica salvezza che c'è...è il buio."
La salvezza di Moon potrebbe trovarsi nell'affetto di un amica e nell'amore di una madre, ma come abbiamo già imparato nel precedente capitolo solo le nostre scelte ci possono veramente salvare. Ho trovato invece molto interessante l'escamotage utilizzato dall'autrice per permettere a Provenza di accompagnare il lettore ancora per un tratto di strada.
Un altra figura presente in questo libro è quella di Castalia, scopriremo tra queste pagine cosa ne è stato dei genitori di Moon. Quale sacrificio hanno compiuto per la salvezza della loro unica figlia.
"Una madre fa ogni cosa per la propria figlia. Sacrifica la sua vita ad Anubi.
Perde pietà per le anime defunte.
Commette atti odiosi pur di ritrovarla e proteggerla"
Sono stata molto felice di avere l'occasione di conoscere meglio Castalia, il suo coraggio e la forza che ha dimostrato nel tentare in tutti i modi di salvare la sua bambina. Da mamma non ho potuto non sentirmi vicina a lei e alle sue scelte più di ogni altro personaggio della storia. Il suo percorso nell'Oltretomba ci permette di visitare un luogo molto affascinante della religione egizia, tra mostri, divinità e custodi dell'oltretomba. Il fascino della morte e dell'oscurità in questo capitolo è quanto mai potente e Castalia è forse il personaggio più positivo e luminoso, anche nel suo atto conclusivo, per quanto drastico ho percepito tutto il dolore e l'amore che si nascondeva in lei.
"Le storie non sempre hanno quel lieto fine che ci si aspetta, ma ciò non significa che non vadano raccontate"