Autore : Barbara Fiorio
Editore : Feltrinelli
Pagine : 267
Sinossi
Vittoria non crede nella spiritualità dei manuali, negli aforismi da calamite e soprattutto non crede nei cartomanti: molto meglio un piatto di trenette al pesto con un’amica che farsi leggere i tarocchi. Fotografa genovese con alle spalle alcune pubblicità di successo, è sempre riuscita a navigare tra le difficoltà della vita grazie a un valido mix di buonsenso e ironia. Credeva anche di aver trovato l’amore ma, quando Federico se ne va, lasciandola sola in una casa piena di ricordi, il mondo le crolla addosso. Disorientata e in profonda crisi creativa, Vittoria si ritrova a quarantasei anni senza compagno, senza lavoro e senza sapere più con quali soldi comprare le crocchette a Sugo, il suo adorato gatto. A soccorrerla arriva un aiuto inatteso, sotto forma di un mazzo di tarocchi che suo malgrado, e nonostante il suo scetticismo, scopre di saper leggere con imprevedibile talento. E così, tra la carta dell’Eremita che le ricorda Obi-Wan Kenobi e la Ruota della fortuna che sembra un party psichedelico, nel suo salotto fanno la loro comparsa tanti volti nuovi, consultanti di ogni età che le portano uova fresche, insalatina a chilometro zero e ratafià in cambio di un vaticinio. Circondata da anime gentili che come lei cercano di rammendare il loro cuore spezzato, e da amici fidati che per mesi la incoraggiano e la proteggono, Vittoria senza rendersene conto tornerà pian piano ad ascoltare il mondo che la circonda ritrovando, insieme alla vena creativa, la forza di credere in se stessa.
Recensione
Vittoria è la protagonista di questa storia, ha da poco rotto con il suo fidanzato, l'uomo con cui pensava di aver finalmente costruito qualcosa di importante e duraturo. Vittoria è disperata, vede tutto nero, la sua vita le sembra che non abbia più un senso, anche la sua più grande passionel
la fotografia non riesce più a farla sentire viva. Tutto quello che la circonda le ricorda lui e i loro momenti assieme rendendo ogni attimo una tortura. La sua migliore amica Alice cerca in ogni modo di aiutarla ma Vittoria non riesce a riemergere, nonostante il sostegno suo e di un bel gruppetto di amici sinceri. Un giorno per caso si trova a dover leggere i tarocchi ad una sconosciuta e scopre di essere molto brava, perché lei non sarà una maga ma di sicuro riesce a leggere l'anima delle persone. Vittoria ha una sensibilità molto forte e tra una tazza di tisana e una fotografia fatta per caso pian piano inizia a leggere le carte e a dare consigli. Perché coloro che si rivolgono a lei non lo fanno per sapere il futuro ma per essere ascoltati, capiti e indirizzati. In questo modo pian piano Vittoria ritrova se stessa.
Questo libro non è proprio il mio genere, di solito non amo le storie tristi, con personaggi depressi, con pochi avvenimenti e tanta introspezione però amo moltissimo la penna di questa autrice e le sue protagoniste. Vittoria mi è piaciuta subito, nonostante la sua disperazione in più di un occasione si dimostra spiritosa e ironica. I siparietti con i tarocchi mi hanno fatto sbellicare e hanno smorzato l'atmosfera deprimente che altrimenti mi avrebbe annoiata. Mi è piaciuto molto anche il messaggio che l'autrice manda alle lettrici, perché in Vittoria e nel suo dolore per un uomo, che in fondo ama solo se stesso, c'è un pezzetto di ognuna di noi. Tutte abbiamo vissuto prima o poi quell'amore che ci ha spezzato il cuore e che ci ha portato via un po' di autostima e amore per noi stesse. Però la rivincita di Vittoria è un bellissimo esempio per tutte, perché nessun uomo che ci ha abbandonato vale il nostro dolore. In un periodo in cui il booktok spopola di libri con amori tossici è un piacere leggere della rivincita di una donna anche da sola.
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