Serie : Crescent city #3
Autore : Sarah J. Maas
Editore : Mondadori
Pagine : 732
Sinossi
Bryce Quinlan non si sarebbe mai aspettata di vedere un mondo diverso da Midgard ma, ora che è successo, l’unica cosa che vuole è tornare indietro. Tutto ciò che ama è lì: la sua famiglia, i suoi amici, il suo compagno. Bloccata in un luogo spaventoso e a lei sconosciuto, avrà bisogno di tutto il suo ingegno per riuscire a tornare a casa. E non è un’impresa facile dal momento che Bryce non ha la più pallida idea di chi potersi fidare. Hunt Athalar si è trovato in molte situazioni difficilissime nella sua vita, ma questa potrebbe essere la più complicata di sempre. Dopo alcuni mesi in cui ha avuto tutto ciò che desiderava, si trova di nuovo nelle prigioni degli Asteri, privato della sua libertà e senza alcun indizio sul destino di Bryce. Vuole disperatamente aiutarla ma, finché non riuscirà a sfuggire agli Asteri, ha le mani letteralmente legate. Il mondo di Bryce e Hunt è sull’orlo del collasso, e il suo futuro poggia sulle loro spalle.
Recensione
Nel libro precedente Bryce per sfuggire agli Asteri e per cercare un arma che li possa distruggere definitivamente era saltata dentro un portale aperto da lei con l'aiuto delle saette di Hunt. Dall'altra parte si era ritrovata a dover fronteggiare dei Fae a lei sconosciuti (a noi molto meno). In questo volume la storia riprende esattamente da dove l'avevamo lasciata con Hunt, Rhun e Baxian rinchiusi nelle segrete degli Asteri nella mani di Pollux mentre Bryce sta cercando di capire in che mondo è finita e chi sono le persone che l'hanno catturata, sono Fae potenti e proprio per questo non riesce a fidarsi di loro.
Devo dire di essere rimasta molto spiazzata da questo libro, non è stato ciò che mi sarei aspettata. In primis perché è terribilmente prolisso, la Maas scrive bene e non posso dire di essermi annoiata o di aver faticato a leggerlo, ma ho trovato veramente troppe descrizioni del passato di Midgard e di Prytian. Da un lato è interessante ma il modo che glha scelto l'autrice per raccontartelo è stato decisamente troppo lungo e tutto assieme. Io preferisco nettamente quelle storie che ci danno le spiegazioni man mano durante il racconto intervallate a momenti di azione mentre qui ho trovato capitoli e capitoli di racconti sul passato, su Theia e la sua magia delle stelle, sull'esodo verso Midgard dei vari popoli. Utile e interessante, ma troppo. Ho trovato anche tantissimi collegamenti al libro di Nesta e qualcosa anche alla serie del Trono di ghiaccio, quindi se dovete ancora leggere questo libro andate a farvi una bella rilettura di tutte le serie se volete un esperienza completa, la Maas è un genio da quel punto di vista. Un altra cosa che mi ha deluso è stato il fatto che avrei voluto molta più partecipazione da parte di Nesta & co, non sono stata soddisfatta del poco che ho avuto ma da come sono andate le cose spero ancora di avere un nuovo libro su di loro più avanti. Un altra cosa che ho patito è stata la confusione nelle varie trame, troppe linee di azione che non volevano saperne di convergere come avrei voluto io. Per non parlare del fatto che tutti, e dico tutti, i personaggi principali di cui abbiamo il POV passano la maggior parte del tempo a piangersi addosso per i sensi di colpa, e anche meno grazie, avete sbagliato ok, fatevene una ragione e andiamo avanti. Bryce, che non ho mai apprezzato molto, mi è piaciuta abbastanza è stata l'unica a tirare dritto per la sua strada, a perseguire il suo obiettivo a tutti i costi senza farsi tanti problemi. Forse un po' troppo wonderwoman per i miei gusti ma nel complesso è stata coerente. Unica mia gioia sono stati Ithan, che mi è piaciuto molto, ho apprezzato la sua evoluzione e Jesiba, che mi è sempre piaciuta moltissimo, così ironica e sprezzante ma sempre presente nei momenti di maggior bisogno di Bryce.
Nel complesso ho letto con piacere questa storia ma non mi ha coinvolta come avrei voluto, peccato.
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