martedì 23 aprile 2019

Recensione: The 100 #2, Day 21 di Kass Morgan






Titolo: The 100 #2 Day 21
Autore: Kass Morgan
Uscita: 15 settembre 2016
Genere: Distopico/Fantascienza
Casa editrice: Rizzoli
Prezzo: €16.90 
Pagine: 340

Il mio voto:



Sinossi
Sono passati 21 giorni da quando i 100 sono arrivati sulla Terra con la missione di ricolonizzare il pianeta a seguito della guerra nucleare che l'ha devastato secoli prima. I ragazzi pensano di essere i soli esseri umani sul suolo terrestre, ma non è così, e per sopravvivere dovranno lottare contro un nemico sconosciuto e minaccioso, e dovranno farlo insieme, perché questa è la loro unica arma.

Recensione
I giorni passano e i ragazzi giunti sulla Terra iniziano ad adattarsi alla nuova situazione, si vanno creando delle dinamiche tra i componenti del gruppo, Wells si assume a pieno il peso del comando e pian piano riesce a creare una sorta di piccola società con delle regole e dei ritmi. Clarke e Bellamy, che sembravano aver finalmente trovato il loro "posto al sole" uno tra le braccia dell'altra, si trovano di fronte alla loro prima vera crisi di coppia, la situazione sembra irrisolvibile tanto da far credere a Clarke di averlo perso per sempre ma una crisi più grave li riporterà ad avvicinarsi, va bene che la situazione è ai limiti dell'inimmaginabile  ma trovo che l'autrice risolva questa crisi in maniera troppo approssimativa, rovinando un po' il coinvolgimento che il lettore avrebbe potuto provare.

Accanto a lei c'era Bellamy, il viso sporco e stravolto;eppure le stava sorridendo in un modo che Clarke non gli aveva mai visto:un sorriso sincero, raggiante, senza alcuna traccia di scherno o di sarcasmo. C'era qualcosa di sorprendentemente intimo in quel sorriso, come se mettesse a nudo Bellamy più di quanto avesse fatto il bagno con indosso soltanto la biancheria "


La storia essendo raccontata dal punto di vista di 4 ragazzi ma in terza persona  rende la narrazione un po' impersonale, trovo difficile immedesimarmi in loro, la caratterizzazione dei personaggi secondari rimane molto blanda, quasi inesistente, mentre iniziano a prendere forma in modo più importante i personaggi principali. Wells è i 100 fanno inoltre una scoperta per loro assolutamente sconvolgente, la Terra è abitata, non sono soli e dovranno imparare a difendersi. Facciamo una brevissima conoscenza dei terresti e abbiamo un rapida descrizione del loro villaggio ma è tutto appena accennato, facciamo inoltre la conoscenza di una di loro Sasha (la Lincoln della situazione) che viene catturata da Wells fuori dall'accampamento dei 100 e fatta prigioniera. I ragazzi in un Primo momento, aizzati dalla paura, vorrebbero vendicarsi su di lei, solo la ragionevolezza di Wells li fa desistere e ci permette di conoscere qualcosa di ciò che è accaduto alla gente rimasta bloccata sulla Terra morente per le radiazioni.

"Più si allontanava dall'accampamento, più respirare gli divenne facile. L'aria aveva un odore diverso rispetto alla boscaglia che orla a la radura. Forse erano le specie di alberi, o la composizione del suolo, ma c'era anche qualcos'altro  Gli odori delle foglie, della terra, della pioggia si erano mescolati insieme per secoli, indisturbati dalla presenza umana. L'atmosfera era più limpida, più pura:un luogo dove nessuno aveva mai parlato, né versato lacrime. "


La situazione si fa più interessante e coinvolgente all'interno della stazione spaziale dove l'aria inizia a scarseggiare. La narrazione risulta sempre un po' grezza, quasi abbozzata, la parte descrittiva è troppo abbondante, tanto da risultare un po' noiosa, come se l'autrice volesse colmare le lacune del primo romanzo. Come per il libro precedente credo di apprezzare questo romanzo più che altro per la mia passione per la serie tv più che per il libro in sé stesso, lo consiglio quindi a tutti gli appassionati del telefilm, ai Bellarke in particolar modo, ma tutti gli altri lettori posso farne a meno. La storia ha delle grandissime potenzialità ma l'autrice è non le ha sapute sviluppare al meglio.

2 commenti:

  1. mio marito per un certo periodo ha preso la fissa per la serie tv, a me invece non ha mai fatto impazzire. non so perchè ma qualcosa mi frena sia verso il libro che verso la serie

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    Risposte
    1. La serie tv mi piace molto ma capisco che è un genere un po' particolare mentre per i romanzi ti consiglio di lasciar perdere, li sto leggendo solo perché amo la serie tv se lo avessi letti prima li avrei stroncato, la scrittrice non è proprio il massimo, troppo approssimativa

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