sabato 29 gennaio 2022

GDL Il mio nome è nessuno di Valerio Massimo Manfredi - ULTIMA TAPPA



Titolo: Il mio nome è Nessuno. Il giuramento

Autore: Valerio Massimo Manfredi 

Editore: Mondadori

Data di pubblicazione: 22 maggio 2017

Pagine: 353

Prezzo: 11,40 €

Versione e-book: 7,99 €


Trama: 

Ulisse, Odysseo, Nessuno: l'uomo dal multiforme ingegno, il mito che solca i mari, l'eroe più formidabile e moderno di tutti i tempi è qui, in queste pagine. E ci parla in prima persona, raccontandosi con tutta l'umanità e il coraggio che lo hanno reso, lungo ventisette secoli, più immortale di un dio.Dalla nascita nella piccola, rocciosa Itaca alla formazione di uomo e di guerriero al fianco del padre Laerte, dalle braccia materne della nutrice Euriclea al vasto mare da navigare sino a Sparta, dalla abbagliante e pericolosa bellezza di Elena all'amore per Penelope, dal solenne giuramento tra giovani principi leali al divampare della tremenda discordia: questo romanzo, primo di due volumi, segue Odysseo fino alla resa di Troia, grandiosa e terribile. Prima ancora che inizi il nòstos – lo straordinario viaggio di ritorno – l'avventura già è costellata di incontri folgoranti, segnata da crisi profonde, dominata dall'intelligenza e dall'ardimento di un uomo capace, passo dopo passo, di farsi eroe.La figura di Odysseo ha avuto lo straordinario destino di "reincarnarsi" infinite volte: i più grandi poeti lo hanno cantato, la sua orma profonda e sempre nuova è riconoscibile nei testi più importanti della letteratura di ogni tempo, a ogni latitudine. Tutti noi abbiamo la sensazione di ricordare da sempre le gesta di Odysseo, ma in questo romanzo, attingendo all'immensa messe di miti che lo vedono protagonista, Valerio Massimo Manfredi porta alla luce episodi e personaggi che non conoscevamo, ci regala la viva emozione di scoprire un intero universo brulicante di uomini, donne, imprese gloriose o sventurate. Ci mostra come accanto a quel personaggio fluisca gran parte dell'epos greco: Alcesti, le fatiche di Herakles, i sette contro Tebe, gli Argonauti, oltre ai due poemi di Omero. Odysseo non si erge solitario tra le ombre di dei guerrieri, ma il suo intero percorso di formazione, le sue radici famigliari, gli epici racconti di cui è nutrito dal nonno-lupo Autolykos e dal padre argonauta, i dialoghi con con Herakles e Aias, gli incontri con la misteriosa Athena dagli occhi verdi, ogni dettaglio dà corpo a un racconto profondamente sorprendente.Con assoluto rigore, ma anche con una vibrante adesione a questa materia "in continuo movimento", Manfredi compie la scelta forte di affidare la narrazione proprio a colui che disse di chiamarsi Nessuno: una voce diretta, potente, scolpita nella sua semplicità. Una voce dal fascino assoluto, una storia incalzante come i tamburi di guerra, tempestosa come il mare scatenato da Poseidone, piena di poesia come il canto delle Sirene


----------------------ATTENZIONE SPOILER - - - - - - - - - -


In questa ultima parte vediamo svolgersi e concludersi la guerra di Troia con i suoi alti e bassi, i momenti di gloria e di disonore. Penso che l'autore sia stato molto bravo nel descrivere la guerra senza renderla eccessivamente noiosa e ripetitiva ma allo stesso tempo dando la sensazione del tempo che si prolunga per ben dieci anni. Ho trovato i personaggi molto fedeli a quello che era il mio ricordo di studentessa, soprattutto per quel che riguarda Achille anche se avrei preferito che Ettore fosse descritto in modo più onorevole, ho sempre amato la sua figura e sono un po' di parte probabilmente. Ho notato che la scena del trascinamento del corpo di Ettore è stata tagliata e non ho ben capito il motivo. Mentre ho trovato lo stratagemma per descrivere la venuta di Priamo ottima per la trama. Per quanto riguarda Aiace invece non ricordavo questa fine né il conflitto per l'armatura di Achille ma probabilmente è una mia lacuna. Anche la fine di Eumelos mi ha lasciato un po' di amaro in bocca. Terribile ma a suo modo perfetta la descrizione della presa di Troia con la morte di Priamo e Astianatte. Il personaggio di Phyrro è terrificante, soprattutto pensando che la colpa ricade interamente su Odisseo. Avrei voluto qualche accenno in più su Cassandra ma capisco che sarebbe stato difficile inserire la sua figura in una trama narrata da Odisseo.

È voi cosa ne pensate?

Il mese prossimo leggerete il secondo volume?

Io penso proprio di sì! 

Acqua passata di Valeria Corciolani



Per la Rubrica 5 blogger per un autore, in collaborazione con Chiara La lettrice sulle nuvole,Chicca Libriintavola, Desperate Bookswife e Daniela Un libro per amico. In questo secondo appuntamento facciamo la conoscenza di Valeria Corciolani . 




Titolo : Acqua passata

Autore:Valeria Corciolani

Editore : Amazon publishing

Pagine : 332

Sinossi:

Una colf dai fianchi robusti e dalla mente sottile capace di leggere la realtà più lucidamente di Sherlock Holmes.

Chiavari. In un vicolo della placida cittadina ligure, uno sconosciuto viene rinvenuto in fin di vita. Poche ore dopo, Alma Boero, quarantenne dallo sguardo acuto, poche parole e selvatica fierezza, trova il cadavere di una giovane editor nel palazzo dove lavora come colf.

A indagare sui casi è l’ispettore Jules Rosset, che resta presto folgorato dalle intuizioni della giunonica colf e dalla sua capacità di fotografare le persone scandagliandole attraverso le loro abitudini, la loro spazzatura, il loro modo di sistemare i calzini e dalle piccole e grandi manie che ogni essere umano custodisce gelosamente.

Quando alle indagini si aggiunge un nuovo mistero, Rosset capisce di avere per le mani uno strumento impareggiabile per sbrogliare la matassa di quegli eventi all’apparenza slegati tra loro e per evitare le reticenze investigative del questore: una colf insospettabile, discreta e affidabile, che può infilarsi nelle pieghe più intime delle vite altrui. Ma Alma – quattro figli, una suocera e un ex marito – è uno strumento tutt’altro che facile da usare.


L'autore

Valeria Corciolani è nata e vive a Chiavari, con marito, due figli, un geco e un gatto di nome Elwood, in onore del personaggio dei Blues Brothers. Laureata in Belle Arti, lavora come grafica/illustratrice e conduce corsi nelle scuole per avvicinare i bambini all’arte e alla creatività. Si occupa di fotografia, allestimenti e complementi di arredo in eco-design. Zitta zitta, si mette a scrivere e nel 2010 pubblica per Mondadori il suo primo romanzo, Lacrime di coccodrillo. Nel 2012 si cimenta con il racconto Il gatto l’Astice e il cammello (Antologia “Giallo Panettone”, Mondadori) e si diverte moltissimo, tanto che ne scrive un altro, Mephisto (Antologia “Animali noir”, Falco Editore). Con Emma Books pubblica Il morso del ramarro (finalista al Premio internazionale di letteratura Città di Como 2015), il racconto Pesto dolce – la ricetta della possibilità e La mossa della cernia. Ah, giusto a onor di cronaca, il geco si chiama Attilio. Acqua passata è il suo primo titolo per Amazon Publishing.


Recensione :

Siamo in Liguria, più precisamente a Chiavari, una cittadina bagnata dal mare. In una notte di pioggia torrenziale viene ritrovato un uomo svenuto sul ciglio della strada e poco dopo in un alloggio poco distante, il cadavere di una donna. A fare il macabro ritrovamento è Alma Boero, una giunonica colf di quarant'anni. Sul posto come investigatore interviene Jules Rosset, da poco trasferitosi a Chiavari dalla Valle d'Aosta. Questo romanzo dovrebbe essere un giallo ma più che le indagini di per sé a farla da padrone sono i personaggi e le loro storie. Alma è un bellissimo personaggio, dopo essere stata abbandonata dal marito si è tirata su le maniche e si è buttata a capofitto nel lavoro per mantenere oltre a se stessa i quattro figli e la suocera anziana. Alma è una persona forte, determinata e dalla mente acuta, a volte è un po' scontrosa ma ha un cuore grande e generoso, l'amore per i suoi figli e la generosità verso la suocera sono commoventi. Jules dal canto suo è un uomo pieno si spigoli, affezionato alla solitudine, alla buona musica e ai suoi libri non è abituato a rapportarsi con le persone, l'empatia spesso non è il suo forte. Anche alcuni personaggi secondari sono descritti in maniera eccellente, come la vecchia suocera Alfonsina fissata con la fisionomia dei volti e totalmente dipendente dalla nuora, l'affetto tacito tra queste due donne, scottante dalla vita è palese e toccante nonostante entrambe siano troppo dure e testare per ammetterlo. Nella parte iniziale del romanzo ho fatto un po' di fatica a entrare nella storia, lo stile narrativo dell'autrice è molto particolare, un po' arzigogolato e io che sono abituata a stili più lineari non sono riuscita subito a entrare in sintonia con la narrazione. In questa prima parte inoltre vengono presentati in ogni capitolo dei personaggi differenti che raccontano la storia attraverso il loro punto di vista creando un po' di confusione poi una volta compreso il meccanismo la storia vola. Ho trovato molto carino anche il vezzo di utilizzare l'ultima parola di un capitolo per iniziare quello successivo,stratagemma che dona una sorta di continuità alla storia. Le descrizioni della città sono piene e complete, ricostruiscono bene i luoghi in cui si svolgono le vicende. Altro aspetto importante di questo libro sono i temi trattati dall'autrice, in primis il cyber bullismo, un tema quanto mai attuale. La componente giallo invece l'ho trovata un po' scarna e abbastanza prevedibile, non ci sono grandi colpi di scena e nonostante siano presenti delle indagini sia da parte di Jules che da parte di Alma che indossa i panni della "Signora in giallo" queste non creano un grande interesse da parte del lettore quindi se cercate un giallo questo libro non so se fa per voi, se invece cercate un buon libro di stampo italiano direi che questa potrebbe essere un ottima lettura. 

mercoledì 26 gennaio 2022

L'istante perfetto di Jay Asher





Autore: Jay Asher 

Editore : Mondadori

Pagine :200


Sinossi 

Da quasi trent'anni la famiglia di Sierra coltiva "alberi di Natale" in un grande vivaio dell'Oregon. E ogni inverno si trasferisce per un mese in California per venderli. Sierra vive perciò due vite: una in Oregon e l'altra in California, ma solo per il periodo natalizio. Finché si trova lì si è ripromessa di non legarsi a nessun ragazzo, perché sarebbe doloroso poi, dopo solo un mese, doverlo lasciare. Ma quando incontra Caleb, tutto cambia. Certo, da quel che si dice in giro, non è proprio il fidanzato ideale. Pare infatti che, anni prima, abbia commesso un errore enorme, del quale sta continuando a pagare le conseguenze, fatte di ostilità, pregiudizi e isolamento. Ma a Sierra tutto questo non interessa. Anche se migliaia di pensieri le ronzano in testa minacciando di distoglierla dal momento magico che sta vivendo, forse vale la pena di chiudere gli occhi, lasciarsi andare e mandare al diavolo la logica. Dopo tutto, la logica non sa quello che desideri e che quello che conta, alla fine, è l'amore. Vero, puro, necessario. Come il loro. 


Recensione :

Dopo aver letto Tredici di Jay Asher ho deciso di dargli una seconda occasione con questo romanzo sempre per ragazzi. La protagonista è Sierra, una ragazza divisa tra due vite, una in Oregon dove i suoi genitori hanno un vivaio di pini e una in California dove trascorre un mese ogni anno per Natale nel vivaio temporaneo che i suoi genitori gestiscono in occasione delle feste natalizie per la vendita degli alberi di Natale. Quest'anno però è diverso dal solito perché su di loro incombe la possibilità che sia l'ultimo anno visto che economicamente le cose non vanno bene. Durante quest'ultimo mese in California Sierra cerca di passare un Natale speciale con la sua amica di sempre Ether. A complicare le cose sarà la fossetta di un bel ragazzo che incrocerà la strada di Sierra. Caleb infatti è bello, simpatico e divertente ma ha un segreto nel suo passato che gli corrode l'anima. La storia di per sé è carina, niente di particolarmente entusiasmante ma neanche da scartare. Una storia romantica e natalizia al tempo stesso, ideale per le più giovani. Affronta anche temi importanti per i giovanissimi, come l'amicizia, la rabbia, il divorzio e i problemi che ne conseguono per le famiglie. Lo stile narrativo di Asher è molto semplice e scorrevole, permette al lettore di leggere la sua storia in poco tempo senza annoiare. Nel complesso una storia carina e leggera.

Zia Antonia sapeva di menta di Andrea Vitali





Titolo : Zia Antonia sapeva di menta

Autore : Andrea Vitali 

Editore : Garzanti

Pagine : 147


Sinossi

"Aglio, cipolle, rape, ravanelli e porri sono verdure indigeste che non diamo mai agli ospiti della casa!" Suor Speranza ne è sicura: nel minestrone che ha distribuito ai pazienti della Casa di Riposo di Bellano l'aglio non l'ha fatto mettere di sicuro. Allora come mai Ernesto Cervicati, entrando nella stanza di zia Antonia, ha sentito quell'odore, invece dell'aroma inconfondibile e fresco della menta? Ernesto conosce bene il rassicurante profumo delle mentine di cui è golosa la sua anziana parente. Certo meglio di suo fratello Antonio, che della zia non ha mai voluto saperne: gli interessava molto di più Augusta Peretti, una trentacinquenne ossigenata e vogliosa, nonché figlia di salumiere. Ernesto invece aveva accolto zia Antonia in casa sua e l'aveva accudita per tre anni, finché lei, un po' per non gravare troppo sul nipote, un po' per pudore, aveva deciso di trasferirsi all'ospizio. Quel sorprendente odore d'aglio è un piccolo enigma. Forse è l'indizio di qualcosa di più grave. A indagare, oltre a Ernesto e all'energica suor Speranza, si ritrova anche il dottor Fastelli, medico dal carattere gioviale ma di grande sensibilità. Intorno a questo profumato mistero, Andrea Vitali costruisce un romanzo carico di tenerezza, una di quelle storie che, come zia Antonia, ti accarezzano in un fresco abbraccio. Per poi regalarti, alla fine, una sorpresa.


Recensione 

Sono anni che Ernesto si prende cura di zia Antonia, prima a casa sua poi quando lei non ha più potuto essere autosufficiente, in casa di riposo. Va a trovarla spesso e nella sua camera ha sempre sentito il tipico profumo di menta delle mentine che piacciono tanto alla zia. Ma quel giorno nella camera della zia c'è l'inconfondibile odore dell'aglio che nella casa di riposo non viene dato a nessuno dei pazienti e il giorno dopo la zia rifiuta il cibo. Nasce così una sorta di commediola degli equivoci. Cosa è successo nella camera della zia? Chi è entrato non riconosciuto? E perché? I personaggi nonostante la brevità della storia sono ben caratterizzati, anche se sono più spesso di quanto avrei gradito delle caricature. Simpatico il rapporto tra la suora e il medico, un po' alla Don Camillo e Onorevole Peppone, anche se in alcuni passaggi l'ho trovato un po' forzato. Odiosa la coppia Antonio e consorte, che fino a quel momento hanno preferito se stessi al benessere della zia passando sopra persino al rapporto con il fratello. Lo stile narrativo dell'autore mi è piaciuto, scorrevole e divertente ma la storia di per sé l'ho trovata insulsa, non ci sono avvenimenti degni di nota, la cosiddetta indagine era molto scontata come anche la soluzione del dilemma. Anche il colpo di scena finale era se non scontato quanto meno inconsistente. È, con un certo dispiacere da parte mia, un ni per questo autore. 

sabato 22 gennaio 2022

GDL Il mio nome è nessuno di Valerio Massimo Manfredi



Titolo: Il mio nome è Nessuno. Il giuramento

Autore: Valerio Massimo Manfredi 

Editore: Mondadori

Data di pubblicazione: 22 maggio 2017

Pagine: 353

Prezzo: 11,40 €

Versione e-book: 7,99 €


Trama: 

Ulisse, Odysseo, Nessuno: l'uomo dal multiforme ingegno, il mito che solca i mari, l'eroe più formidabile e moderno di tutti i tempi è qui, in queste pagine. E ci parla in prima persona, raccontandosi con tutta l'umanità e il coraggio che lo hanno reso, lungo ventisette secoli, più immortale di un dio.Dalla nascita nella piccola, rocciosa Itaca alla formazione di uomo e di guerriero al fianco del padre Laerte, dalle braccia materne della nutrice Euriclea al vasto mare da navigare sino a Sparta, dalla abbagliante e pericolosa bellezza di Elena all'amore per Penelope, dal solenne giuramento tra giovani principi leali al divampare della tremenda discordia: questo romanzo, primo di due volumi, segue Odysseo fino alla resa di Troia, grandiosa e terribile. Prima ancora che inizi il nòstos – lo straordinario viaggio di ritorno – l'avventura già è costellata di incontri folgoranti, segnata da crisi profonde, dominata dall'intelligenza e dall'ardimento di un uomo capace, passo dopo passo, di farsi eroe.La figura di Odysseo ha avuto lo straordinario destino di "reincarnarsi" infinite volte: i più grandi poeti lo hanno cantato, la sua orma profonda e sempre nuova è riconoscibile nei testi più importanti della letteratura di ogni tempo, a ogni latitudine. Tutti noi abbiamo la sensazione di ricordare da sempre le gesta di Odysseo, ma in questo romanzo, attingendo all'immensa messe di miti che lo vedono protagonista, Valerio Massimo Manfredi porta alla luce episodi e personaggi che non conoscevamo, ci regala la viva emozione di scoprire un intero universo brulicante di uomini, donne, imprese gloriose o sventurate. Ci mostra come accanto a quel personaggio fluisca gran parte dell'epos greco: Alcesti, le fatiche di Herakles, i sette contro Tebe, gli Argonauti, oltre ai due poemi di Omero. Odysseo non si erge solitario tra le ombre di dei guerrieri, ma il suo intero percorso di formazione, le sue radici famigliari, gli epici racconti di cui è nutrito dal nonno-lupo Autolykos e dal padre argonauta, i dialoghi con con Herakles e Aias, gli incontri con la misteriosa Athena dagli occhi verdi, ogni dettaglio dà corpo a un racconto profondamente sorprendente.Con assoluto rigore, ma anche con una vibrante adesione a questa materia "in continuo movimento", Manfredi compie la scelta forte di affidare la narrazione proprio a colui che disse di chiamarsi Nessuno: una voce diretta, potente, scolpita nella sua semplicità. Una voce dal fascino assoluto, una storia incalzante come i tamburi di guerra, tempestosa come il mare scatenato da Poseidone, piena di poesia come il canto delle Sirene. 


Ed ecco il CALENDARIO:

29 GENNAIO 2022 - Discussione  tappa finale sul blog Ombre di Carta da pagina 282 (capitolo 28) alla fine.




------------------ATTENZIONE SPOILER--------------------

Posso dire tranquillamente che questa tappa è quella che mi è piaciuta più di tutte fino a qui. Ho trovato molto toccante l'addio di Odisseo alla famiglia, soprattutto alla nutrice (sempre un passo indietro rispetto alla madre ma mille volte più madre di Anticlea) e al cane Argo. L'incontro tra Achille e Odisseo è molto diverso da quello che ricordavo e non capisco bene il motivo di questa modifica, così viene cancellato completamente lo scopo della venuta di Odisseo e tutta la parte relativa al suo ingegno perché nel mito è lui a riconoscere Achille travestito e a convincerlo a combattere, mentre in questo caso Achille ha già deciso da sé e lo stratagemma di Odisseo diventa solo una conversazione tra i due e nulla di più . 

Finalmente abbiamo un incontro diretto tra Odisseo e Athena, la parte divina di questa storia finalmente viene a galla anche se rimane al limite tra la realtà e l'immaginario proprio come l'ho sempre immaginato. Mi ha rattristato molto la fine dei due grandi eroi del passato Iason e Herakles, una fine triste e indegna ma in qualche modo sensata per il proseguire della nostra storia, sancisce la fine di un epoca e l'inizio di un altra, nuovi eroi nasceranno dalle loro gesta.

"Il mondo di Herakles, di Iason, dei sette re contro Te e, di Teseo di Atene che aveva vinto contro l'uomo-toro nel suo Labirinto, svaniva nella foschia che il vento solleva a dalla cresta delle onde"

Conoscevo già la sorte di Iphigenia per cui non ne sono rimasta particolarmente toccata Manfredi ne accenna appena assieme al fato che aspetta Agamennone al ritorno che ho sempre caldamente applaudito) . Ho trovato detestabile e terribile quello che ha comandato Odisseo ai due soldati che dovevano addestrare il piccolo Phyrro e la giustificazione divina non l'ho mai digerita, per la prima volta il suo personaggio mi è risultato antipatico. Mi è piaciuto molto il modo in cui Manfredi racconta gli anni della guerra, narrando solo i fatti salienti e saltando di anno in anno fino ad arrivare all'ultimo. Allo scontro tra Agamennone e Achille, al ritiro di quest'ultimo dalla guerra per vendetta. Facciamo a questo punto anche la conoscenza di Patroclo, ci viene presentata Criseide e viene accennata la figura di Briseide e il suo legame con Achille. Lo scontro tra Ettore e Aiace chiude la nostra tappa lasciando una grandissima voglia di continuare con questo romanzo. 

sabato 15 gennaio 2022

GDL Il mio nome è nessuno : TAPPA 2



Titolo: Il mio nome è Nessuno. Il giuramento

Autore: Valerio Massimo Manfredi 

Editore: Mondadori

Data di pubblicazione: 22 maggio 2017

Pagine: 353

Prezzo: 11,40 €

Versione e-book: 7,99 €


Trama: 

Ulisse, Odysseo, Nessuno: l'uomo dal multiforme ingegno, il mito che solca i mari, l'eroe più formidabile e moderno di tutti i tempi è qui, in queste pagine. E ci parla in prima persona, raccontandosi con tutta l'umanità e il coraggio che lo hanno reso, lungo ventisette secoli, più immortale di un dio.

Dalla nascita nella piccola, rocciosa Itaca alla formazione di uomo e di guerriero al fianco del padre Laerte, dalle braccia materne della nutrice Euriclea al vasto mare da navigare sino a Sparta, dalla abbagliante e pericolosa bellezza di Elena all'amore per Penelope, dal solenne giuramento tra giovani principi leali al divampare della tremenda discordia: questo romanzo, primo di due volumi, segue Odysseo fino alla resa di Troia, grandiosa e terribile. Prima ancora che inizi il nòstos – lo straordinario viaggio di ritorno – l'avventura già è costellata di incontri folgoranti, segnata da crisi profonde, dominata dall'intelligenza e dall'ardimento di un uomo capace, passo dopo passo, di farsi eroe.

La figura di Odysseo ha avuto lo straordinario destino di "reincarnarsi" infinite volte: i più grandi poeti lo hanno cantato, la sua orma profonda e sempre nuova è riconoscibile nei testi più importanti della letteratura di ogni tempo, a ogni latitudine. Tutti noi abbiamo la sensazione di ricordare da sempre le gesta di Odysseo, ma in questo romanzo, attingendo all'immensa messe di miti che lo vedono protagonista, Valerio Massimo Manfredi porta alla luce episodi e personaggi che non conoscevamo, ci regala la viva emozione di scoprire un intero universo brulicante di uomini, donne, imprese gloriose o sventurate. Ci mostra come accanto a quel personaggio fluisca gran parte dell'epos greco: Alcesti, le fatiche di Herakles, i sette contro Tebe, gli Argonauti, oltre ai due poemi di Omero. Odysseo non si erge solitario tra le ombre di dei guerrieri, ma il suo intero percorso di formazione, le sue radici famigliari, gli epici racconti di cui è nutrito dal nonno-lupo Autolykos e dal padre argonauta, i dialoghi con con Herakles e Aias, gli incontri con la misteriosa Athena dagli occhi verdi, ogni dettaglio dà corpo a un racconto profondamente sorprendente.

Con assoluto rigore, ma anche con una vibrante adesione a questa materia "in continuo movimento", Manfredi compie la scelta forte di affidare la narrazione proprio a colui che disse di chiamarsi Nessuno: una voce diretta, potente, scolpita nella sua semplicità. Una voce dal fascino assoluto, una storia incalzante come i tamburi di guerra, tempestosa come il mare scatenato da Poseidone, piena di poesia come il canto delle Sirene. 


Ed ecco il CALENDARIO:


22 GENNAIO 2022 - Discussione terza tappa sul blog Ombre di Carta da pagina 193 a pagina 281, (ovvero fino al capitolo 27 compreso).


29 GENNAIO 2022 - Discussione quarta tappa sul blog Ombre di Carta da pagina 282 (capitolo 28) alla fine.


------------------ATTENZIONE SPOILER--------------------

Dopo due mesi si è concluso il viaggio di Odisseo e Laerte, sono rientrati a Itaca e il ragazzo sperimenta per la prima volta un senso di inquietudine, la sua amata isola gli sta stretta.

"Ti ho solo mostrato una parte di ciò che ti attende quando verrà il momento, ma l'ho fatto amandoti, come si fa con un figlio, e questo ti resterà nel cuore". Disse queste parole guardandomi negli occhi con il suo sguardo profondo come il mare.

Anche in questa seconda parte del romanzo ho apprezzato moltissimo il rapporto padre figlio, il loro modo di sostenersi e amarsi, senza smancerie ma con basi profonde.

Dalle parole di Mentore veniamo a conoscenza della storia triste dei genitori del piccolo Eumelos, l'ho trovata dolce e amara, tipicamente greca. Come anche la conclusione della storia di Erakles. Pian piano Manfredi ci mostra la linea di demarcazione tra i vecchi eroi e quelli nuovi che stanno sorgendo. Ritroviamo Elena ormai donna in procinto di essere data in moglie, il timore del padre è che la scelta sarà fatale, in ogni caso qualcuno sarà scontento portando una guerra intestinali in Achaja per questo Odisseo, che non brama una donna tanto bella e capricciosa, propone un accordo tra i principi. Sarà Elena stessa a decidere chi sarà il suo sposo fra loro e tutti gli altri giureranno di rispettare la scelta e di battersi per la loro unione, qualunque cosa accada. Un giuramento pericoloso ma efficace. La giovane Elena che voleva colui che non la desiderava, sceglie uno a caso tra gli altri pretendenti. Nel frattempo Odysseo incontra e si innamora di Penelope e la porta via con sé dopo un primo momento burrascoso. 

Penelope mi è piaciuta molto come personaggio, peccato solo che Manfredi sia stato un po' troppo frettoloso con l'innamoramento, passino gli instant love ma qui è un po' eccessivo. Avrei preferito qualche parola in più prima della classica fuitina che i due hanno tentato.

Ci sarà quindi il matrimonio dei due piccioncini, l'insediamento sul trono di Odysseo, l'ultimo incontro tra quest'ultimo e suo nonno, che gli donerà il famoso arco e il fedele cane Argo e infine la nascita del figlio Telemaco. Da ama te delle storie di Ulisse ho apprezzato moltissimo questa parte, il modo in cui pian piano viene fuori il personaggio e come l'autore ricrea tutti i passaggi salienti della sua vita. Purtroppo a turbare questo periodo di pace è felicità giunge sull'isola Menelao con una richiesta di aiuto, Elena infatti è stata rapita da Paride, principe di Troia. I due si recano a Troia nella speranza di trovare una soluzione pacifica che però viene vanificata da Priamo e dal suo popolo. 


Mi è piaciuta molto questa ricostruzione, il modo in cui viene descritta Troia, anche se non ho apprezzato moltissimo il modo in cui viene descritto Ettore, che assieme a Odysseo era il mio personaggio preferito nell'Iliade, spero che nel proseguo del romanzo l'autore non ne saturi troppo le caratteristiche del carattere. Altra piccola pecca l'ho individuata anche in Odysseo, non è un brutto personaggio, anzi, ma in qualche modo non rispecchia appieno quella che era la mia idea di lui. In queste pagine Odysseo è fondamentalmente un uomo buono, che cerca di barcamenarsi tra i problemi della vita con un po' di ingegno ma sempre imbeccato dal padre che lo consiglia. Io invece me lo immaginavo naturalmente arguto, dalla lingua tagliente e dalla mente fine. 


Voi cosa ne pensate? 

Avete individuato altri pro e contro?


sabato 8 gennaio 2022

GDL Il mio nome è nessuno di Valerio Massimo Manfredi capitoli 1-10



Titolo: Il mio nome è Nessuno. Il giuramento
Autore: Valerio Massimo Manfredi
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 22 maggio 2017
Pagine: 353
Prezzo: 11,40 €
Versione e-book: 7,99 €


Trama: 

Ulisse, Odysseo, Nessuno: l'uomo dal multiforme ingegno, il mito che solca i mari, l'eroe più formidabile e moderno di tutti i tempi è qui, in queste pagine. E ci parla in prima persona, raccontandosi con tutta l'umanità e il coraggio che lo hanno reso, lungo ventisette secoli, più immortale di un dio.
Dalla nascita nella piccola, rocciosa Itaca alla formazione di uomo e di guerriero al fianco del padre Laerte, dalle braccia materne della nutrice Euriclea al vasto mare da navigare sino a Sparta, dalla abbagliante e pericolosa bellezza di Elena all'amore per Penelope, dal solenne giuramento tra giovani principi leali al divampare della tremenda discordia: questo romanzo, primo di due volumi, segue Odysseo fino alla resa di Troia, grandiosa e terribile. Prima ancora che inizi il nòstos – lo straordinario viaggio di ritorno – l'avventura già è costellata di incontri folgoranti, segnata da crisi profonde, dominata dall'intelligenza e dall'ardimento di un uomo capace, passo dopo passo, di farsi eroe.
La figura di Odysseo ha avuto lo straordinario destino di "reincarnarsi" infinite volte: i più grandi poeti lo hanno cantato, la sua orma profonda e sempre nuova è riconoscibile nei testi più importanti della letteratura di ogni tempo, a ogni latitudine. Tutti noi abbiamo la sensazione di ricordare da sempre le gesta di Odysseo, ma in questo romanzo, attingendo all'immensa messe di miti che lo vedono protagonista, Valerio Massimo Manfredi porta alla luce episodi e personaggi che non conoscevamo, ci regala la viva emozione di scoprire un intero universo brulicante di uomini, donne, imprese gloriose o sventurate. Ci mostra come accanto a quel personaggio fluisca gran parte dell'epos greco: Alcesti, le fatiche di Herakles, i sette contro Tebe, gli Argonauti, oltre ai due poemi di Omero. Odysseo non si erge solitario tra le ombre di dei guerrieri, ma il suo intero percorso di formazione, le sue radici famigliari, gli epici racconti di cui è nutrito dal nonno-lupo Autolykos e dal padre argonauta, i dialoghi con con Herakles e Aias, gli incontri con la misteriosa Athena dagli occhi verdi, ogni dettaglio dà corpo a un racconto profondamente sorprendente.
Con assoluto rigore, ma anche con una vibrante adesione a questa materia "in continuo movimento", Manfredi compie la scelta forte di affidare la narrazione proprio a colui che disse di chiamarsi Nessuno: una voce diretta, potente, scolpita nella sua semplicità. Una voce dal fascino assoluto, una storia incalzante come i tamburi di guerra, tempestosa come il mare scatenato da Poseidone, piena di poesia come il canto delle Sirene.



Ed ecco il calendario
 
CALENDARIO:

15 GENNAIO 2022 - Discussione seconda tappa sul Blog Ombre di Carta fino a pagina 192 (ovvero fino al capitolo 19 compreso).

22 GENNAIO 2022 - Discussione terza tappa sul blog Ombre di Carta da pagina 193 a pagina 281, (ovvero fino al capitolo 27 compreso).

29 GENNAIO 2022 - Discussione quarta tappa sul blog Ombre di Carta da pagina 282 (capitolo 28) alla fine.

- - - - - - - - - - - ATTENZIONE SPOILER- - - - - - - - - - 

Odysseo, "colui che odia/che è odiato" un nome strano e maledetto, gli era stato imposto dal nonno Autolykos quando il protagonista aveva solo un mese di vita. 

In questi primi capitoli facciamo la conoscenza di un Odysseo giovanissimo, un bambino che cresce su un isola del mediterraneo fatta di sole, roccia e sale.


Il suo primo incontro con il padre Laerte avviene che Odysseo è già grandicello, l'uomo infatti era lontano per mare assieme agli Argonauti alla ricerca di un tesoro, il cosiddetto Vello d'oro. Fin da subito si dimostra un bambino sveglio e dalla lingua veloce. Ha un istruttore, impara l'arte della caccia, si allena per diventare un giorno un re, per prendere il posto di suo padre come condottiero, marinaio, signore della sua isola. Da Laerte conoscerà, e permetterà al lettore di conoscere, le storie degli Argonauti, di Herakles, di Iason, di Kastor e Polydeukes, di Peleo dei Mirmidoni. Laerte è un uomo giusto e ama teneramente il figlio, tra i due si crea un bel rapporto padre-figlio che ho apprezzato molto, mi è piaciuta molto la figura di Laerte, il modo in cui cresce e istruisce il figlio. Quando è appena fatto uomo Odisseo fa la conoscenza del nonno Autolykos , questi infatti l'aveva invitato ad una battuta di caccia quando era un neonato, Odysseo si reca quindi sul Parnaso, dove questi ha la sua residenza. 


Autolico al contrario di Laerte è un uomo duro e senza scrupoli , che mette Odysseo alla prova con un tranello durante la caccia al cinghiale. È un personaggio strano che non sono riuscita bene a inquadrare, però sono curiosa di capire se avrà un ruolo più avanti. 




Quando è finalmente abbastanza adulto per partire Laerte porta Odysseo con sé per un viaggio attraverso l'Achaya per conoscere i più importanti re e i loro eredi in modo da stringere alleanze e conoscere la bellezza come le brutture del mondo. La primissima parte di questa tappa non mi ha coinvolta moltissimo nonostante lo stile narrativo di Manfredi si riveli ancora una volta impeccabile, ha uno stile semplice e molto diretto, non si perde in mille fronzoli ma descrive e racconta con dovizia di particolari. Gli ultimi due capitoli invece, con la partenza per il viaggio tra i re dell'Achaya diventa molto più interessante e coinvolgente. Sono molto curiosa di scoprire cosa succederà nella prossima tappa. 

giovedì 6 gennaio 2022

Jacopo salva il Natale di Bianca Marconero


Titolo : Jacopo salva il Natale

Autore :Bianca Marconero

Pagine : 125

Sinossi

Essere il punto di riferimento di tutta la propria famiglia può essere davvero impegnativo. Lo sa bene Jacopo Serristori che, alle soglie della Vigilia di Natale, viene ingaggiato da sua madre per completare l’acquisto dei regali e per occuparsi di Niccolò, il fratello perennemente confinato in zona punizione.Essere la pecora nera della famiglia può essere davvero impegnativo. Lo sa bene Niccolò Serristori, troppo diverso dai suoi fratelli per sentirsi parte della famiglia, troppo arrabbiato con il padre per sentirsi amato. E in genere troppo impegnato a tirare di boxe per occuparsi di altro.Essere fratelli può essere piuttosto complicato, quando si è diversi come il giorno e la notte, quando il Natale sta per arrivare e bisogna coalizzarsi, quando forse ci si sta innamorando della stessa ragazza, o forse si ha solo paura che accada.Essere genitori può essere davvero impegnativo, lo sanno bene Brando e Agnese alle prese con i loro quattro figli, i loro amici di sempre e figure del passato che non si rassegnano alla sconfitta.Tra giri per il centro di Roma, risse di strada, vecchie conoscenze e nuovi amici, Jacopo cercherà di salvare il Natale della sua famiglia e salvare se stesso da un’ospite inattesa che sta arrivando da Milano. Qualcuno in grado di scombinare tutte le sue certezze e fargli perdere la testa. La serie di Brando e Agnese Un maledetto addio (novella prequel)Un maledetto lieto fineMontreal**Amalfi**Un maledetto per sempreSono Bianca Marconero. Ho esordito con la saga di Albion e continuo a esordire ogni volta che pubblico qualcosa di mio. Oltre ai romanzi e alle novelle della storia di Brando e Agnese ho scritto anche "Le nostre prime sette volte" e "L'ultimo bacio" .Se volte restare aggiornati su quello che faccio, vi rimando ai miei profili su Facebook, Instagram e Wattpad.**La versione digitale (ebook) di "Montreal" e "Amalfi", si trova in un unica edizione dal titolo "Montreal + Amalfi"La versione cartacea di "Montreal" e "Amalfi" si trova in due edizioni separate, rispettivamente intitolare "Montreal" e "Amalfi".

Recensione 

Premetto che questo libro è un sequel della serie di Brando e Agnese e che per essere letto bisogna aver letto prima la loro storia. Brando e Agnese hanno avuto il loro maledetto lieto fine, quattro figli dopo sono ancora assieme e si apprestano a festeggiare il Natale assieme a Pier, Giamaica e la figlia di quest'ultimo. La storia è narrata dal punto di vista alternato di Jacopo e suo fratello minore Niccolò. I due ragazzi sono come il giorno e la notte, per  Jacopo sono fondamentali le regole e l'educazione, il suo comportamento è sempre impeccabile, se la sua famiglia ha bisogno di qualcosa si presta sempre ma non fa altro che rimarcarlo, è così preso da se stesso da non vedere le sofferenze altrui, quelle più profonde. Il fatto di essere il fratello maggiore lo fa sentire importante ma anche oberato dalle necessità di tutti, non sa dire di no. Niccolò invece è quello che fisicamente assomiglia di meno ai fratelli Serristori, è grande e grosso, scuro nei colori ma anche nel carattere. A differenza dei suoi fratelli a difficoltà di apprendimento e si sente isolato. Per difesa si comporta in maniera strafottente, fa il cascamorto con tutte ma il suo cuore è di una soltanto. Niccolò mi è piaciuto di più anche se è ancora un po' grezzo ha delle buone possibilità, mi ricorda moltissimo Brando, il suo cuore buono, la sua generosità ma anche il suo animo spezzato. Una bella storia, che ricatapulta i lettori nell'universo creato da questa autrice.