mercoledì 30 giugno 2021

Recensione : La Corte di fiamme e argento di Shara J. Maas





Titolo : La corte di fiamme e argento 

Autore : Sarah J. Maas 

Serie: A Court of Thorns and Roses #4

Editore: Mondadori

Pagine: 720 

Data di uscita: 23 Febbraio 2021


Trama

Nesta Archeron non è quel che si dice un tipo facile: fiera del suo carattere spigoloso, è particolarmente facile alla rabbia e poco incline al perdono. E da quando è stata costretta a entrare nel Calderone ed è diventata una Fae contro la sua volontà, ha cercato in ogni modo di allontanarsi dalla sorella e dalla corte della Notte per trovare un posto per sé all’interno dello strano mondo in cui è costretta a vivere. Quel che è peggio è che non sembra essere ancora riuscita a superare l’orrore della guerra con Hybern. Di certo non ha dimenticato tutto ciò che ha perso per colpa sua.

A rendere ancora più irritante la sua situazione, poi, ci pensa Cassian, apparentemente dotato di una naturale predisposizione a farle perdere il controllo. Ogni occasione è buona per stuzzicarla e provocarla, rendendo però allo stesso tempo evidente la natura del focoso legame che, loro malgrado, li unisce.

Nel frattempo, le quattro infide regine, che durante l’ultima guerra si erano rifugiate sul Continente, hanno siglato una nuova e pericolosa alleanza, una grave minaccia alla pace stabilita tra i regni. E la chiave per arrestare le loro mire potrebbe risiedere nella capacità di Cassian e Nesta di affrontare una volta per tutte il loro passato.

Sullo sfondo di un mondo marchiato dalla guerra e afflitto dall’incertezza, i due Fae tenteranno di venire a patti con i loro personali mostri, con la certezza di trovare, l’uno nell’altra, quel qualcuno che li accetta così come sono e che li può aiutare a lenire tutte le ferite.


Recensione :

In questo quarto volume ci ritroviamo alcuni mesi dopo le vicende del romanzo precedente. La guerra contro Hibern è finita e i nostri eroi sono tornati a Velaris carichi di speranza per il futuro . Elain è riuscita a ricostruirsi una vita, ha trovato un suo posto nella corte della Notte assieme a sua sorella Feyre, Nesta al contrario è distrutta dalla morte del padre, i sensi di colpa le corrodono l'anima e gli incubi della sua trasformazione nel Calderone la torturano. Come se non bastasse il suo caratteraccio la spinge ad allontanare tutti coloro che le vogliono bene. Nesta si ritrova così ad affondare in un girone di alcool, sesso e solitudine auto inflitta. Neanche la dolce Elain, che è sempre stata la sua ancora, non riesce ad avvicinarla. Fino al giorno i cui Feyre non la mette di fronte ad una scelta obbligata, tornare nel mondo degli uomini o andare nella Casa del Vento, disintossicarsi e lavorare. In questo cammino di redenzione Nesta sarà affiancata da Cassian, altro protagonista indiscusso di questo romanzo. 

 «Sei un bastardo arrogante.»

«E tu sei una strega altezzosa. Siamo fatti l’uno per l’altra.»

I loro saranno dei battibecchi incendiari, l'attrazione è palpabile e Nesta che non vuole legami tenterà in ogni modo di negarla. Ma la storia non si limita a questo, incontreremo un nuovo e temibile nemico che obbligherà la nostra protagonista a sfoderare tutte le armi nel suo arsenale (e vi assicuro che sono parecchie).

La parte fantasy di questo libro mi è piaciuta moltissimo, l'autrice ha creato con Nesta un personaggio veramente molto complesso, di quelli che piacciono a me, pieni di problemi, rancori e sfumature. Nesta è una donna dura, ma sotto la scorza da "regina delle str..ze" ha un gran cuore. Il suo percorso di rinascita mi ha colpita moltissimo, ha saputo perdonare e perdonarsi in moltissimo modi. Ha imparato ad aprire il suo cuore all'amore ma anche all'amicizia, quella vera e profonda senza però diventare un personaggio melenso. Cassian dal canto suo è un bel personaggio, un maschio solido e presente, che sa capire quando è il momento di insistere e quando è meglio lasciare del tempo. Non mi ha toccata come nel caso di Rhys o Azriel ma è stato comunque una buona voce narrante. Il finale è stato perfetto, adrenalinico fino al cardiopalma, tra emozioni, lacrime e sorrisi. L'ansia per le sorti dei vari personaggi raggiunge livelli mai visti anche perché si espande su più fronti, la Maas in questo caso è stata veramente sadica. Unica pecca, almeno dal mio punto di vista, sono state le mille mila scene di sesso, descritte minuziosamente di cui avrei fatto molto volentieri a meno. Se nella prima trilogia erano ben dosate e accettabili, in questo libro superano la soglia della noia ed è stato un vero peccato perché avrebbe potuto essere uno dei volumi più belli della serie. 

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