mercoledì 16 giugno 2021

Recensione : Shatter me di Tahereh Mafi




Titolo: Shatter Me (Shatter me #1)

Data di uscita: 2 Maggio 2012

Autore: Tahereh Mafi

Editore: Rizzoli

Pagine: 360

Sinossi :

264 giorni segregata in una cella, senza contatti con il mondo. Juliette non può parlare con nessuno, e nessuno deve avvicinarla, perché ha un potere terribile: se tocca una persona la uccide. Agli occhi dell'organizzazione che l'ha rapita il suo potere è un'arma stupefacente, per lei è una maledizione. Un giorno però nella cella viene spinto Adam. Juliette non vuole fargli del male, e così lo tiene a distanza. Ma Adam non sa del suo potere, e mentre lei dorme in preda agli incubi la prende tra le braccia per confortarla. Da quel momento tutto cambia, perché Adam, immune al tocco di Juliette, è l'unico che può accettarla così com'è. Insieme progettano la fuga, alla ricerca di un mondo che non la consideri più né un'arma né un mostro, ma una persona speciale, che con il suo potere può fare la differenza.

Recensione :

Questo romanzo è ambientato in ipotetico futuro, la Terra è sconvolta da squilibri ambientali, la gente, per paura e speranza, si è affidata alla Restaurazione, un organo che ha preso il governo con la promessa di aiutare la Terra a tornare quella di una volta. In mezzo a questo caos Juliette è rinchiusa in una cella  stanza di un ospedale psichiatrico, il suo unico contatto con il mondo esterno è attraverso una finestrella grazie alla quale vede uno spicchio di cielo. Juliette ha un potere che fa paura a tutti, compresi i suoi genitori, la sua pelle uccide con il solo tocco. La sanità mentale di questa ragazza dopo tre anni di reclusione e isolamento sta vacillando, lei è una persona dolce e sensibile, e  nonostante i maltrattamenti subiti crede ancora nella bontà, forse proprio questa sua propensione alla speranza la tiene ancorata ad una sorta di normalità ma la solitudine pesa. Finché un giorno le viene assegnato un compagno di stanza e tutta la sua vita cambia. L'idea di base del romanzo mi piace, amo i distopici, i personaggi sono tutti ben descritti e caratterizzati. Lo stile di scrittura di questa autrice mi ha piacevolmente colpita, con un semplicissimo stratagemma riesce a mostrarci i pensieri più profondi della protagonista. Unica pecca l'ho riscontrata in una sorta di faciloneria nello svolgersi di alcuni eventi, la protagonista ad esempio dopo tre anni che non vede anima viva incrocia lo sguardo di questo ragazzo e dopo un attimo di panico e smarrimento inizia ad avere le classiche farfalle nello stomaco e gli occhi a cuoricino. Capisco che una diciassettenne abbia gli ormoni a mille ma in questo caso mi sembra un po' eccessivo. Dal mio punto di vista è tutto troppo immediato, l'autrice avrebbe potuto sfruttare meglio questa coppia, in questo modo non sono riuscita ad apprezzarla appieno. 


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