Autore :Ilaria Tuti
Editore :Longanesi
Uscita: 14 gennaio 2021
254 pagine
Luce della notte nasce da un lutto che ha colpito l'autrice, è uno sfogo, un suo modo di esternare la sofferenza. Io l'ho affrontato senza avere nessun tipo di aspettativa nei suoi confronti e per questo motivo non ne sono rimasta poi così delusa come è accaduto a molti altri lettori. Devo però ammettere che non sapere che fosse uno spin off della serie mi ha lasciata un po' confusa durante la lettura, perché questa storia si svolge immediatamente dopo gli eventi di Fiori sopra l'inferno e prima di Ninfa dormiente. Non è quindi un proseguo delle vicende ma una sorta di ritorno al passato. La casa editrice avrebbe dovuto farlo presente più chiaramente ai lettori.
Tutto parte da un sogno, fatto da una bambina di nove anni, Chiara affetta da una malattia genetica che le impedisce di avere qualunque tipo di contatto con i raggi solari. Tutta la vita di Chiara si svolge di notte, al buio. Teresa che come suo solito si lascia guidare dall'istinto e dal cuore, decide di indagare nonostante nulla faccia pensare che questo sogno possa affondare delle radici nella realtà. Il personaggio di Chiara mi ha toccata molto, ho trovato molto coinvolgente ed emozionante la sua storia e quella della sua famiglia. L'autrice è molto brava a descrivere, come suo solito, i personaggi dando loro vita, a descrivere i luoghi tanto da sentire la brezza profumata di legna da ardere che soffia dalla montagna. Altro tema fondamentale in questa storia è la tratta di esseri umani che durante gli anni novanta si svolge ai confini tra l'Italia e la Slovenia, del dolore e della paura dei profughi in fuga dalle loro terre. La storia è bella anche se presenta alcuni difetti, primo tra tutti il finale che risulta tronco, come mancante di una parte importante, si salta troppo velocemente alla fine e il lettore rimane a mio avviso un po' spiazzato, ma avevo già riscontrato la stessa cosa in Fiore di roccia. La scena finale (che non vi posso descrivere per ovvie ragioni) ha una nota romantica che ho trovato profondamente stonata. Inoltre la trama è molto più lineare di quello a cui ci ha abituati l'autrice cosa che però non ho trovato eccessivamente disturbante. Nel complesso la storia mi è piaciuta molto, più di Ninfa dormiente che si era conclusa in un modo che non mi aveva convinta del tutto. In ogni caso spero di leggere presto il prossimo volume di questa serie.
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