martedì 12 gennaio 2021

Recensione : Il nostro momento imperfetto di Federica Bosco



Titolo: Il Nostro Momento Imperfetto

Autrice: Federica Bosco

Pagine :315

Editore: Garzanti

Genere: Narrativa Contemporanea

Data di uscita: 27 Settembre 2018


Trama:

Perché non è mai troppo tardi per ricominciare.

La vita non rispetta mai i piani, e Alessandra lo scopre nel peggiore dei modi. Credeva di avere tutto sotto controllo: il lavoro come docente di fisica all’università, una famiglia impegnativa ma presente, un uomo solido al fianco, un’esistenza senza scossoni che, varcata la soglia dei quarant’anni, le regala una stabilità agognata a lungo. Una stabilità che crede di meritare. Finché il castello di carte crolla per un colpo di vento inaspettato. Un colpo di vento che spalanca la finestra e travolge tutto, mandando in pezzi la sua relazione d’amore e una buona dose delle sue certezze di donna, insieme alla fiducia, all’autostima e all’illusoria certezza di conoscere l’altro. La tentazione, allora, è di tirare i remi in barca, di smettere di provare, perché il dolore è troppo forte, ma è proprio fra i dettagli stonati della vita che le cose accadono e l’improvvisa custodia dei due nipoti, deliziosi e impacciatissimi nerd, le regala una maternità che arriva quando ormai il desiderio è da tempo riposto in soffitta, portando con sé una rivoluzione imprevista, fatta di richieste di affetto e di rassicurazione e di lezioni in piscina osservate con orgoglio dagli spalti. È così che Alessandra incontra Lorenzo, un uomo dall’ottimismo senza freni, anche se fresco di divorzio con un’ex moglie perfida e una figlia adolescente, capricciosa e viziata. Tante cose li accomunano, ma tante li dividono, perché la paura è tanta e troppe le difficoltà, e ci vuole coraggio per azzardare un percorso sconosciuto che rischia di portarti fuori strada, ma ti permette di ammirare panorami inaspettati e bellissimi. Perché a volte la felicità risiede nella magia di un momento imperfetto.

Recensione :
Alessandra ha 40 anni e una vita fatta di piccole certezze, una famiglia unita, un fidanzato che presto la porterà all'altare, un buon lavoro come insegnante di fisica.  Alessandra è una persona razionale, ama la fisica perché ha delle regole fisse e inconfutabili e vive la sua vita allo stesso modo, un po' ingenuamente crede che le cose brutte non possano capitare alle persone buone, che la fiducia si dia a priori a tutti. Ma la vita più spesso di quanto vorremmo ci cambia le carte in tavola stravolgendo ogni cosa. E la sua vita così normale e tranquilla viene scardinata dalle fondamenta. Noi lettori la conosciamo nel momento peggiore della sua vita, quello in cui scopre che il fidanzato non è esattamente quello che lei credeva, distruggendo tutte le sue certezze. 

Non è così che dovrebbe funzionare?Rompi il sigillo, premi il pulsante rosso e tutto ritorna com’era prima di conoscerlo, memoria resettata, cuore intatto, e la vita riprende esattamente da dove l’avevi lasciata.Senza traumi, perdite definitive della fiducia nel genere umano, autostima in briciole, istinto omicida, sonniferi, lacrime, e un tempo indefinito per ricucire i pezzi di te. A caso.

Alessandra è distrutta dal dolore e la sua fiducia innata negli altri irrimediabilmente compromessa, si trascina avanti senza riuscire a vedere la luce al fondo del tunnel. Diventa una persona diversa, più dura e inflessibile finché un giorno non fa la conoscenza di Lorenzo, un uomo buono, tenero e affettuoso con una vita difficile alle spalle, l'ex moglie è una strega succhia soldi e la figlia quattordicenne è una ragazzina viziata e scorbutica che lo tiene sempre sull'attenti sfruttando i suoi sensi di colpa. A sconvolgere il suo mondo arriva anche sua sorella, una donna instabile sempre alla ricerca di un nuovo colpo di fulmine e di un nuovo progetto in cui lanciarsi, che decide di partire e lasciarle i figli in custodia. Apollo e Tobia sono due piccoli nerd, timidi e delicati, cresciuti tra una casa e l'altra, sballottati come pacchi postali. Alessandra che non ha potuto avere figli suoi scopre cosa vuol dire amare come una madre. Di punto in bianco la sua casa tranquilla e ordinata e la sua vita ordinaria diventano un caos, si trova a dover gestire due ragazzini traumatizzati, un adolescente arrabbiata e maleducata, un nuovo amore sempre sul filo del rasoio e un cane. Ho apprezzato moltissimo questa storia, tutti i personaggi sono ben caratterizzati e differenti gli uni dagli altri in modo speciale. La famiglia di Alessandra è un vero spasso, la madre, una donna volitiva e testarda, il centro pulsante e spesso urlante della famiglia, è lei che porta i pantaloni in casa. Il padre uno psicologo in pensione che ha dedicato tutta la sua vita alla famiglia, sempre sullo sfondo in balia del carattere autoritario della moglie e i fina Gaia, la sorella sempre alla ricerca di qualcosa, con una vita sregolata e folle, assolutamente priva di regole e stabilità. Li ho amati tutti, in un modo o nell'altro tutti i personaggi di questa storia riesco a farsi apprezzare. Poi c'è Lorenzo, lui che in punta di piedi entra nella vita di Alessandra, che con la sua dolcezza, nonostante i mille guai che lo colpiscono, riesce a entrare sotto pelle. 

Avrei voluto essere giovane per lui, donargli la migliore versione di me, poter avere tutta la vita davanti, quella incosciente e pazza, senza pianificazioni e scadenze.Quella che dormi fino a mezzogiorno di un lunedì mattina, che esci senza l’ombrello in una giornata di pioggia, e ti alzi a vedere l’alba per sentire che sei viva.Il destino ci aveva fatti incontrare nella seconda parte della nostra vita, dopo averci prosciugato della fede e dell’incanto.Quando ormai ci eravamo rassegnati a un’idea di relazione senza infamia né lode, per non stare soli o per stare soli in due.Invece era capitato un fulmine che ci aveva trafitti, lasciandoci stupefatti e spaventati da qualcosa di mai provato prima.Qualcosa di unico, inspiegabile che non aveva un termine di paragone nemmeno tornando indietro con la mente.Avevamo scoperto l’amore quando i nostri corpi e i nostri cuori si erano già arresi.Quando il mal di schiena del mattino ti ricorda la tua età, quando lo specchio non ti regala più niente e la mammografia diventa obbligatoria.Eppure dentro avevamo vent’anni e tutta la vita davanti.

L'autrice riesce di nuovo a farmi sorridere, ridere, piangere ed emozionare con la sua storia. Perché non puoi fare a meno di metterti nei panni della protagonista e soffrire con lei, sperare per lei e la sua famiglia allargata un lieto fine difficile da realizzare. Non è la prima volta che leggo una delle sue storie e ogni volta ho la sensazione di fare un salto nel buio. Unica piccola pecca che ho riscontrato è nella spiccata somiglianza tra la protagonista di questa storia e sua sorella e le due protagoniste del romanzo Ci vediamo un giorno di questi. Le tipologie di carattere sono molto simili, ma per fortuna le loro storie sono molto differenti e per questo motivo sono riuscita ad apprezzare moltissimo questa storia forse anche più dell'altra che secondo me affrontava troppe tematiche insieme rendendola storia un po' caotica. 

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