giovedì 21 gennaio 2021

Rubrica 5 blogger per un autore: A volte ritorno di Jhon Niven

Buongiorno lettori, eccoci qua con una nuova rubrica, in collaborazione con Desperate Bookswife , Un libro per amico, La lettrice sulle nuvole e Librintavola. Ogni due mesi leggeremo tutte un libro di uno stesso autore; un modo per ampliare i nostri orizzonti letterari e approcciarci tutte insieme ad autori che magari non avremmo considerato. L'autore prescelto per il mese di gennaio è John Niven ed il libro da me scelto è A volte ritorno edito da Einaudi.





Titolo: A volte ritorno

Autore :Jhon Niven 

Editore : Einaudi 

Pagine: 388

Trama:

Dopo una vacanza di qualche secolo Dio è tornato in ufficio, in Paradiso, e per prima cosa chiede al suo staff un brief sugli ultimi avvenimenti. I suoi gli fanno un quadro talmente catastrofico – preti che molestano i bambini, enormità di cibo sprecato e popolazioni che muoiono di fame… – che Dio si vede costretto a rimandare giù il figlio per dare una sistemata. JC (Jesus Christ) gli dice: “Sei sicuro sia una buona idea? Non ti ricordi cosa è successo l’altra volta?” Ma Dio è irremovibile. Così JC piomba a NY, dove vive con alcuni drop-out e ha modo di rendersi conto in prima persona dell’assurdità del mondo degli uomini. E cerca, come può, di dare una mano. Il ragazzo non sa fare niente, eccetto suonare la chitarra. E riesce a finire in un programma di talenti alla tv. Un gran bel modo per fare arrivare il suo messaggio a un sacco di gente. Ma, come già in passato, anche oggi chi sta dalla parte dei marginali non è propriamente ben visto dalle autorità.

Recensione :

Questo romanzo parte raccontandoci il ritorno di Dio dopo una settimana (per noi qualche secolo) di vacanza. Rientra in ufficio e chiede alla segretaria Janine e ai suoi angeli cosa sia capitato sulla Terra in sua assenza. Peccato che gli esseri umani ne abbiano combinate di tutti i colori (guerre mondiali, genocidi, bombe atomiche e chi più ne ha più ne metta) tanto che uno degli arcangeli arriva a proporre di fare piazza pulita e ricominciare un altra volta in mondo da zero. L'elenco delle malefatte umane è talmente lungo che Dio si dispera, incredulo di fronte a ciò che gli tocca sentire. 

"...funziona più o meno così: tutti gli uomini sono potenziali stupratori che si trattengono a stento, e quindi basta un millimetro di caviglia scoperta per alluparli. Ergo, le tipe devono andarsene in giro infilate in un sacco, coperte dalla testa ai piedi. E comunque tutte le donne sono baldracche tentatrici che vorrebbero scoparsi tutti quelli che incontrano. Quindi se una di loro in qualche modo piega la volontà di un bravo padre di famiglia lasciandogli intravedere, diciamo, una rotula, e lui non resiste e se la scopa, allora è cosa buona e giusta che lei venga lapidata a morte - una bella marmaglia di maschiacci spara una sassaiola alla sua testolina - mentre l'adultero se la cava con una piccola multa."

Dio è talmente schifato dal nostro comportamento che decide di rimandare suo figlio sulla Terra. Peccato che il ragazzo, dopo l'ultimo tentativo conclusosi in modo non troppo felice, non ne abbia molta voglia. Al momento preferisce suonare la chitarra con Jimmi Hendrix e Satana e sfondarsi di birra e spinelli. Nonostante tutto si ritroverà sulla Terra, dove cercherà di aiutare il suo prossimo suonando per un programma televisivo, dopotutto i messaggi del mondo moderno passano tutti dalla TV. 

Eh niente, ci ho provato....non sono credente, non mi ritengo bacchettona ma di sicuro non ho senso dell'umorismo. In questo romanzo l'autore con l'intento di muovere una sorta di critica sociale e religiosa dissacra tutto ciò che riguarda il cristianesimo. E fin qui per me non ci sono problemi, la critica sociale tutto sommato è giusta, stiamo distruggendo il nostro mondo, ci odiamo tra noi per ogni motivo possibile e immaginabile, siamo l'animale più dannoso del pianeta, una vera e propria piaga. Siamo riusciti a creare miliardi di culti e sette differenti solo per il gusto di discutere gli uni con gli altri. è il modo in cui decide di farlo che mi disturba. È il messaggio che invia alle nuove generazioni che mi turba profondamente. Perché per l'autore Dio, JC ( Jesus Christ) e tutte le schiere di angeli e arcangeli sono solo un enorme e disgustoso gruppo di drogati e degenerati. 

Dio non disdegna uno spinello di prima mattina, ma a volte si pente del risultato. Gli squali martello? L'ornitorinco? Il culo dei babbuini? Eddai. Fareste marcia indietro anche voi, no?"

È se da un lato mi fa sorridere dall'altro mi indigna, non perché dissacra Dio e le sue schiere ma perché permette che passi il messaggio che se Dio ha creato la droga perché non usarla? Quando Dio scopre che in alcuni Stati le droghe sono vietate si stupisce e ne chiede il motivo! Ma davvero? E c'è bisogno di chiederlo?

Anche lo stile narrativo non è proprio il mio, troppo diretto e distaccato. Anche se passata la parte iniziale, per me quasi illeggibile, con il procedere della storia migliora un pochino dal punto di vista di parolacce e droghe, dall'altro vira al noioso. Decisamente non è un autore che fa al caso mio. 

Per questo primo appuntamento di 5 blogger per un autore è tutto. 

Se volete leggere le recensioni delle mie colleghe le trovate nei link qui sotto:

Baba: QUI

Daniela: QUI

Chiara: QUI

Chicca: QUI

Ci ritroviamo con un altro appuntamento di questa rubrica - se lo vorrete - Lunedì 22 marzo con un nuovo autore: Antonio Lanzetta.

6 commenti:

  1. Niven o si ama follemente o si odia profondamente. Io ho adorato questo libro e ne ho tratto spunti e riflessioni diversi. Il bello però è proprio questo, guardare anche da un'altra prospettiva, quindi grazie

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    1. Grazie a te! L'idea di base mi piaceva ma il modo in cui li ha esposti non è proprio il mio😅

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  2. Mi spiace che non sia andata bene. Un peccato davvero ma sono certa che ti rifarai al prossimo giro!

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  3. Concordo con Chiara: o lo ami o lo odi. Immaginavo non ti sarebbe piaciuto, ma sono contenta che tu lo abbia letto. Bacino...e grazie per la grafica ❤️

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