venerdì 7 giugno 2019

Recensione Il problema è che ti amo di Jennifer L. Armentrout





Titolo: Il problema è che ti amo

Autore: Jennifer Armentrout
Editore: Nord
Data: 7 luglio 2016
Genere: Young adult


Sinossi
Da quattro anni, il silenzio è lo scudo che la protegge dal resto del mondo. Circondata dall'affetto dei nuovi genitori adottivi, Mallory Dodge ha cercato di superare i traumi del passato, di convincersi di non avere più bisogno di essere invisibile, ma le cicatrici dell’anima bruciano ancora e non le permettono di dimenticare. Ecco perché dover frequentare l'ultimo anno di liceo in una scuola pubblica, dove sarà costretta a uscire dal guscio, la terrorizza. Tuttavia è proprio a scuola che accade l’inaspettato: tra i suoi nuovi compagni c’è Rider Stark, l’unico raggio di sole nella sua infanzia da incubo, il ragazzo che in più di un'occasione l'ha protetta dalla violenza del padre affidatario. Rider però è cambiato: ha un atteggiamento arrogante, una pessima reputazione e pare che sia invischiato in una rete di cattive compagnie. Anche se, dietro quella maschera da sbruffone, Mallory riconosce ancora il suo eroe d’un tempo… un eroe per di più molto affascinante.
Eppure gli anni trascorsi lontano da Mallory hanno segnato profondamente Rider, che ben presto si troverà davvero nei guai. E Mallory sarà la sola a poter fare la differenza. Ma riuscirà a far sentire la propria voce e a battersi per il ragazzo che ama, o la paura la farà tacere per sempre?
Recensione
Mallory a diciassette anni non ha ancora frequentato un solo giorno di liceo, non ha molti amici e le parole fanno fatica a uscire di bocca. Mallory ha alle spalle un passato difficile, una famiglia adottiva violenta che le ha lasciato una serie di cicatrici fisiche e psicologiche. L'ultimo anno di liceo però ha deciso di frequentarlo, di affrontare tutti i suoi demoni e di combattere per avere una vita normale. Il primo giorno di scuola però le riserverà molte più sorprese di quelle che pensava. Seduto di fianco a lei in un aula ritroverà colui che è stato l'ancora di salvezza della sua infanzia, Rider, il ragazzino che le faceva da scudo contro le brutture della loro casa. Mallory e Rider non sono parenti ma hanno condiviso un infanzia terribile tra botte e paura e questo li ha segnati e legati in maniera indissolubile. Ma i loro mondi sono cambiati completamente, Mallory è stata adottata da due medici che la amano e si prendono cura di lei, le hanno dato una vera casa, una famiglia e un futuro. Rider è stato preso in affido da un anziana signora che per poter mantenere i due giovani nipoti è costretta a lavorare e a usare gli assegno di ragazzi in affido, vivono in un quartiere malfamato e la vita di strada li mette spesso in pericolo. Adoro lo stile di scrittura della Armentrout, che in questo libro si cimenta con un genere diverso dal suo solito. I personaggi non sono marcati dalla solita vena di ironia, sono personaggi molto più seri e profondi per certi versi. Per tutto il romanzo la voce narrante è solo quella di Mallory che con la sua difficoltà ad esprimersi ci racconta tutti gli avvenimenti attraverso i suoi occhi e i suoi pensieri. In alcuni passaggi, essendo la storia tanto introspettiva, può risultare un po' noiosa ma nel complesso è molto coinvolgente ed emozionante. Anche i personaggi secondari rendono ottima questa storia, mi sono piaciuti tantissimo Jayden e Hector I due fratelli adottivi di Raider,che con le loro battutine in portoricano hanno dato una bellissima nota di colore alla storia. Nonostante il tipo di narrazione molto lenta i nostri personaggi dovranno affrontare molte difficoltà e le emozioni non mancheranno di certo. Per certi versi ho ritrovato molte analogie con le storie create da Katie McGarry con i suoi ragazzi con vissuto problematici, ma non le ho trovate fastidiose per quanto in alcuni punti siano molto forti. La Armentrout ha voluto cimentarsi con uan tematica per lei nuova e devo dire che mi è piaciuta molto. Un romanzo toccante, coinvolgente e molto ben strutturato, assolutamente consigliato.



2 commenti:

  1. Della Armentrout avevo letto solo Obsidian anni fa e lo avrei volentieri usato per accendere il camino, anche se, saggiamente, poi l'ho semplicemente rivenduto. Però sarei curiosa di leggere altro di suo, magari senza elementi fantasy o paranormal.

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    1. Oddio....io avevo adorato Obsidian, bè ognuno ha i suoi gusti, i personaggi della serie Lux o li ami o li odi,non ci sono vie di mezzo, questo romanzo è molto diverso come genere, più simile allo stile della McGarry. Magari potrebbe fare per te.

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