lunedì 30 settembre 2019

Gruppo di Lettura - Gli Scomparsi di Chiardiluna di C. Dabos


Buongiorno a tutti, come state? Ebbene sì, mi sono lasciata trascinare dall'entusiasmo di Baba del Blog Desperate Bookswife e ho deciso così di organizzare con lei questo gruppo di lettura, dedicato al secondo romanzo della trilogia #l'attraversaspecchi. Chi partecipa? Questo post serve proprio per questo, ovvero iscriversi. Se mi scrivete la vostra email vi notificheremo i post di questo gdl (solo questi e nient'altro). Intanto vi presento il libro. 

Titolo: Gli scomparsi di Chiardiluna 

Serie: L'attraversaspecchi #2

Autore: Christelle Dabos

Casa Editrice: e/o

Pagine: 563

Genere: Letteratura fantastica francese

Prezzo:16,00 €

Link per l'acquisto: cartaceo QUI e Ebook QUI


TRAMA:
Secondo volume della saga dell’Attraversaspecchi (dopo il primo, Fidanzati dell’inverno), Gli scomparsi di Chiardiluna trascina il lettore in una girandola di emozioni lasciandolo, alla fine, con una voglia matta di leggere il terzo volume.

Sulla gelida arca del Polo, dove Ofelia è stata sbattuta dalle Decane perché sposi suo malgrado il nobile Thorn, il caldo è soffocante. Ma è soltanto una delle illusioni provocate dalla casta dominante dell’arca, i Miraggi, in grado di produrre giungle sospese in aria, mari sconfinati all’interno di palazzi e vestiti di farfalle svolazzanti. A Città-cielo, capitale del Polo, Ofelia viene presentata al sire Faruk, il gigantesco spirito di famiglia bianco come la neve e completamente privo di memoria, che spera nelle doti di lettrice di Ofelia per svelare i misteri contenuti nel Libro, un documento enigmatico che nei secoli ha causato la pazzia o la morte degli incauti che si sono cimentati a decifrarlo. Per Ofelia è l’inizio di una serie di avventure e disavventure in cui, con il solo aiuto di una guardia del corpo invisibile, dovrà difendersi dagli attacchi a tradimento dei decaduti e dalle trappole mortali dei Miraggi. È la prima a stupirsi quando si rende conto che sta rischiando la pelle e investendo tutte le sue energie nell’indagine solo per amore di Thorn, l’uomo che credeva di odiare più di chiunque al mondo. Sennonché Thorn è scomparso...


TAPPE:
30 settembre 2019: iscrizioni e calendario. Scrivetemi nei commenti la vostra email e io vi notificherò i post come promemoria. Inizio lettura

7 ottobre 2019: Tappa 1 - lettura fino a pagina 135 ovvero fino al sotto-capitolo "La pipa" compreso. Discussione sul blog Desperate Bookswife

14 ottobre 2019: Tappa 2 - lettura da pag 135 fino a pagina 277 ovvero fino al sotto-capitolo "La carovana" compreso. Discussione sul blog Ombre di Carta

21 ottobre 2019: Tappa 3 - lettura da pagina 277 fino a pagina 418 ovvero fino al capitolo "Il grido" compreso. Discussione sul blog sul Blog Desperate Bookswife

28 ottobre 2019: Tappa 4 - lettura fino al termine del romanzo. Discussione sul blog e considerazioni finali. Sul blog Ombre di Carta.

E adesso aspetto le vostre iscrizioni! Dai che ci divertiremo a spoilerare insieme. 



lunedì 23 settembre 2019

Recensione: Tempesta di guerra di Victoria Aveyard




Titolo: Tempesta di guerra
Autore: Victoria Aveyard
Pagine: 585
Editore: Mondadori
Genere: Fantasy/Distopico
Pov: Unico
Data di uscita: 13 Novembre 2018

Il mio voto

Sinossi
Mare Barrow lo ha imparato fin troppo bene quando Cal l’ha tradita, ferendola a morte. Ora, desiderosa di proteggere il proprio cuore – e di assicurare la libertà ai rossi e ai novisangue come lei -, è determinata a rovesciare il regno di Norda una volta per tutte e togliere la corona dalla testa di Maven.
Ma non esiste battaglia che si possa vincere da soli, perciò, in attesa che i rossi si preparino a insorgere, Mare è costretta a fare fronte comune proprio con il ragazzo che le ha spezzato il cuore. Solo così potrà forse riuscire nel suo intento e sconfiggere colui che l’ha quasi distrutta. Perché lei, insieme agli argentei, i potenti alleati di Cal, e alla Guardia Scarlatta, ha nelle mani una forza formidabile. Ma l’ossessione che guida le mosse di Maven è profonda e lui non si fermerà fintanto che non avrà di nuovo dalla sua parte Mare, anche se questo significa demolire tutto – e tutti – lungo la strada.
La guerra è ormai alle porte e ciò per cui Mare ha lottato finora è in pericolo. Sarà sufficiente la vittoria per far cadere i regni argentei? Oppure la ragazza che controlla i fulmini sarà costretta per sempre al silenzio?
Nel capitolo finale della straordinaria serie di Victoria Aveyard, Mare dovrà finalmente abbracciare il suo destino e chiamare a sé l’intero suo potere, perché a questo punto tutto dovrà essere messo alla prova. Ma non tutto sopravviverà…

Recensione
Siamo giunti all'ultimo capitolo di questa serie, le strade di Mare e Cal sembrano destinate a rimanere separate come il loro mondi. Cal si lascia trascinare dalle mire di potere della nonna e in questo ultimo libro sembra essersi ridotto ad un povero fantoccio. Un vero peccato per questo personaggio che inizialmente mi piaceva molto. Il fatto che continui imperterrito ad incapponirsi a voler osservare le tradizioni di fmiglia da un lato lo capisco considerando il modo in cui è stato cresciuto,ma dall'altro è molto irritante,sembra sempre indeciso,troppo debole per prendere una decisione che vada contro le abitudini di una vita nonostante sia consapevole che sarebbe la scelta migliore.Call in questo ultimo libro è ilpersonaggio che mi ha delusa maggiormente ,avevo delle grandi aspettative nei suoi confronti nonostante il finale del libro precedente pensavo davvero che cambiasse idea di sua spontanea volontà senza farsi trascinare dagli eventi. Mare invece rimane fedele a sé stessa, hai suoi ideali ma soprattutto al suo cuore. La famiglia e le persone care sono sempre al primo posto per lei, le ansie e le paranoie non mancano di certo quando come Mare si deve andare in guerra lasciando da sola la propria famiglia da un lato ma portando con sé in battaglia molti amici. Questo lato di Mare mi ricorda un po' il carattere di Katniss in Hunger Games, che io ho amato molto. Anche il suo rapporto con l'amico di una vita mi è piaciuto nonostante i richiami anche in questo punto con Hunger games siano un pò troppo forti. Lei è una persona tutta d'un pezzo, combatte per quello in cui crede, per le persone che ama e lo fa con tutta sé stessa e io non posso non apprezzarla per questo. Un altro personaggio fondamentale in questa storia è sicuramente Maven, mi ha fatto veramente molta pena in questo libro, l'autrice infatti ci mostra più che mai quanto le azioni di sua madre abbiano intaccato irreversibilmente il suo cervello. Nonostante lei sia morta rimane latente la sua voce nel cervello di Maven facendolo impazzire e impedendogli di fare le scelte giuste anche per se stesso, sua madre con la sua smania di potere lo ha privato anche delle emozioni che lo rendevano una persona vera,l'affetto per suo fratello, l'amore per Mare tutto si trasforma e si contorce nella mente di questo ragazzo rendendo tutto ossessivo e spaventoso. Il suo matrimonio con la giovane lacustre creerà nuove e improbabili alleanze e inimicizie, nuove battaglie e strategie politiche si intrecceranno tra le varie fazioni in gioco, creando un intreccio molto avvincente. Evangeline la magnetron destinata a sposare Call nei libri precedenti risultava essere uno dei personaggi più antipatici e fastidiosi mentre in questo ultimo capitolo riesce a rifarsi, l'autrice ce la mostra sotto una luce un pò diversa, nonostante il suo carattere sia sempre duro e  inacidito, possiamo scorgere sotto una corazza difensiva creata per sopravvivere al padre padrone,un cuore che sa amare e sacrificarsi per coloro a cui tiene di più. Il rapporto di Evangeline con Mare mi è piaciuto tantissimo perché se da un lato sembrano diverse e inconciliabili dall'altro si scopre che hanno molti punti in comune quando si parla dei loro affetti. Le descrizioni sia delle battaglie che dei luoghi sono sempre molto belle e d'impatto, sembra di ritrovarsi sul campo di battaglia tra fulmini colorati, fiammate e acque agitate, veramente molto suggestivo. Nonostante sia un libro che supera le 500 pagine non mi sono mai annoiata. L'unico punto veramente negativo è stato il finale, non mi ha convinta appieno ho avuto la sensazione che l'autrice avesse fretta di finire e che abbia cercato una scappatoia ma senza dare la giusta dose di pathos.
Voi lo avete letto cosa ne pensate? avete apprezzato il finale?


giovedì 19 settembre 2019

Recensione: Non è detto che mi manchi di Bianca Marconero




Titolo: Non è detto che mi manchi
Autore: Bianca Marconero
Editore: Newton Compton
Data: 19 Luglio 2018
Genere: Contemporary Romance
Narrazione: prima persona, pov alternato
Sinossi

Pietro è il classico nerd: appassionato di videogiochi, brillante informatico e con un carattere chiuso. La sua fidanzata Gaia però non ne può più di vederlo davanti a un computer a programmare. Per non deluderla, Pietro ha accettato di lavorare per una rivista, anche se cova in segreto il sogno di licenziarsi per terminare il videogioco che sta realizzando. Intanto tutta la redazione è in fermento per l'arrivo di Emily, una modella star dei social, che collaborerà con la rivista per qualche tempo. Per Pietro l'arrivo della popolarissima influencer non è altro che l'ennesima scocciatura, ma una serie di coincidenze ed equivoci porterà i due ad avvicinarsi e a scoprire un'affinità sorprendente... Chi avrebbe mai potuto immaginare che mondi tanto diversi potessero comunicare e capirsi? Perché più passa il tempo e più Emily si dimostra essere l'unica persona che sappia vedere Pietro per quello che è davvero. E, per la prima volta nella loro vita, i sogni non sembrano più tanto stupidi, ma straordinariamente realizzabili.

Recensione
Pietro Foscarini, detto Fosco, è il giovane redattore di una rivista di videogiochi, ma il suo sogno nel cassetto sarebbe di diventare un giorno un programmatore affermato e lo sarebbe anche diventato se la vita è la sua fidanzata non lo avessero spinto ad accettare il lavoro di redattore. Fosco è il classico nerd tutto occhiali e videogame, sbadato e confusionario (se non fosse che pratica parkur e ha un fisico niente male), la sua famiglia lo fa sentire costantemente inadeguato. Ha un intelligenza nettamente sopra la media ma a volte sembra proprio un allocco e di quelli cechi....come si fa a scambiare un Instagirl per un idraulico?

"Vorrei non pensare ai cliché e neppure alle stupide trame di stupidi film porno,ma l'idraulico donna e per giunta molto bella è stabilizzante."

Emilia è l'Instagirl del momento, giovane e bellissima,la sua vita è fatta di social, like e paparazzi. La sua ultima fiamma è un calciatore famosissimo e sposato, apparentemente è una ragazzina senza spessore, un ochetta vuota. Le vite di questi due ragazzi non potrebbero essere più diverse ma in qualche modo pian piano finiscono per toccarsi,intrecciarsi e cambiare definitivamente le loro strade e le loro prospettive. Oltre ai personaggi principali troviamo anche Alice,la migliore amica di Fosco e Alessandro cugino di Fosco e proprietario delle testate giornalistiche per cui lavorano Fosco e Alice e presso le quali lavorerà per un breve periodo anche Emilia. Questi ultimi due personaggi hanno una loro storia fatta di continui litigi e parole non dette miste ad altre che invece non riescono a dirsi,penso che siano due personaggi che avrebbero veramente molto altro da raccontare, non li vedrei per niente male come i personaggi di un romanzo tutto loro.
Le storie di Bianca Marconero mi strappano ogni volta un pezzetto di sanità mentale,l'ansia apocalittica che mi travolge che mi stringe la gola finché non riesco a leggere quell'ultima maledetta riga che mi spiega come andrà a finire anche questa storia. I personaggi sono così realistici che avrei avuto voglia di schiaffeggiarli, tutti senza nessuna esclusione, di sbattere le loro stupide teste una contro l'altra. 

E,dopotutto ,devo ammettere che il problema più serio che ho con questa ragazza è che non ho nessuna voglia di risolvere il problema serio che ho con lei.

In questo romanzo troviamo quattro personaggi splendidi coinvolgenti al punto da provare la tentazione fortissima di lanciare fuori dalla finestra il mio e-reader(non posso proprio permettermi di comprarne un altro per cui mi sono trattenuta ma è stata una dura lotta). Non essendo il primo Romanzo che leggo di questa autrice incomincio veramente a chiedermi perché....perché le tue storie sono così adorabilmente ansiolitiche? Fino all'ultima riga ci fai soffrire, noi poveri lettori in balia delle tue parole non possiamo che andare a dormire alle ore più assurde nel vano tentativo di vedere se nel capitolo dopo possiamo finalmente respirare con un po' più di tranquillità e invece...niente....dobbiamo arrenderci all'evidenza che se apriamo la copertina di un tuo libro dobbiamo aspettare fino alla fine con il cuore in sospeso. Sono realmente in dubbio se arrabbiarmi o dirti..... Grazie per aver scritto storie così coinvolgenti.



martedì 17 settembre 2019

Recensione: Un maledetto per sempre di Bianca Marconero




The Fucking Forever Series
1. Un maledetto lieto fine, 7 febbraio 2019
1.5 Montréal, febbraio 2019
2. Un maledetto per sempre, 15 luglio 2019
0.5 Un maledetto addio, 16 luglio 2019

Autore: Bianca Marconero
Editore: Newton compton/self publishing
Genere: Contemporary Romance
Narrazione: prima persona, pov alternato
Finale: conclusivo
Il mio voto:
Sinossi

Cosa sei disposto a fare per la persona che ami?
Cosa sei disposto a fare per ritornare a casa?

Brando e Agnese si sono lasciati. Sono passati tre anni dalla loro separazione. I ricordi sono i loro compagni silenziosi ma cercano di andare avanti e ricostruire le loro vite. Brando, dopo le vicende accadute a Montréal, desidera una felicità di base, fatta di amicizia, lavoro e affetti. Vuole consolidare il successo della sua band, gli Urban Knights, e soprattutto desidera innamorarsi di nuovo. Quando incontra Penny, una giovane fotografa, si convince di aver trovato la persona che può aggiustare il suo cuore spezzato.
Agnese vive a Milano e ha un unico obiettivo: proteggere la persona più importante della sua vita. Affronta le difficoltà a testa alta, in fuga dal padre, il senatore Goffredo Altavilla e in lotta continua con Lucio, divenuto ora l’avvocato del senatore.
Dopo una serie di appuntamenti mancati con il destino, Brando ritrova Agnese e scopre l'esistenza di Jacopo. L'incontro fornirà l'occasione per ripartire un'altra volta o sarà l'ennesima caduta verso un finale sbagliato? In che direzione va il "per sempre", quando i segreti del passato diventano troppo ingombranti, quando l'amore deve essere gridato, quando la fiamma brucia ancora, pronta a divampare, per l’ultima volta?
Capitolo conclusivo della storia di Brando e Agnese, protagonisti di "Un maledetto lieto fine".
Recensione
Sono passati 3 anni da quando Brando e Agnese si sono separati e le loro strade sono andate in due direzioni completamente diverse. Brando per la disperazione si è buttato nell'alcool, nella droga e nel sesso, tutto pur di non pensare. Agnese invece ha dovuto prendere una decisione importante, cambiare completamente la sua vita e da ragazzina viziata trasformarsi in una donna, tirarsi su le maniche 3 fare ogni genere di lavori pur di tenere le gelide mani di suo padre lontane da Jacopo. Quello per Jacopo è l'amore della vita, quello che ti riempie il cuore, che nonostante il dolore e la stanchezza ti fa andare avanti a testa bassa, è quell'amore unico e completo che solo un figlio ti può dare.

"... ho la sensazione che la vita sia davvero una brutta situazione :è un mare in burrasca. Eppure abbiamo il dovere di salvarci, quando c'è qualcosa di prezioso da difendere. Penso a Jacopo e so che continuerò a nuotare, non importa quanto sarà brutta la tempesta. "

 Quando i mondi di Agnese e Brando si incrociano nuovamente non è facile aggiustare le cose perché a volte le parole non dette fanno più male di quelle urlate con rabbia.
Così, petto contro petto, il mio cuore riconosce il suo. Mi sento sfumare. Cinta dal suo braccio, sotto tiro di un bacio che non mi dà, io ho l'inconsistenza di un ricordo. Sono il fantasma di un Natale passato. 
Non dovrebbe riuscirci. 
Non dovrebbe saperlo fare ancora. 
Non dovrebbe ridurmi così. 


E questi due personaggi sembrano fatti apposta per attrarsi a vicenda ma anche per ferirsi in ogni modo possibile.

<<Agnese? Si tratta di lei, vero? >> E io per la prima volta in tre giorni mi sento sgravato di una parte del peso che mi opprime. E cedo. Perché essere con lui è sempre meglio che stare da solo. 
<< È per lei >>ammetto << È sempre per lei >>

Attorno alla loro piccola bolla di casini però girano anche altri personaggi altrettanto interessanti Pier risulta di nuovo un personaggio importante e meraviglioso, penso di non essere la sola a sognare un libro che ci parli di lui magari con un suo lieto fine. Camilla d'altro canto si rende odiosa quasi fino alla fine....da notare il quasi! Poi abbiamo di nuovo a che fare con Lucio e Mattia, tanto duro e disperato uno quanto floscio e triste l'altro. Entrambi ancora irrimediabilmente attratti da lei entrambi con la stessa speranza di riconquistarla. In un certo senso anche Lucio verso la fine riesce a racimolare qualche punticino ma piccolo piccolo eh.
Per ultima ma non meno importante per questo libro conclusivo facciamo la conoscenza di Penny, morbida e frizzante fotografa riesce a conquistare Brando, il quale cercherà di ricostruirsi una vita e un futuro proprio con lei....ve lo assicuro sarà durissima da digerire la loro storia per tutti coloro che sperano in un lieto fine per Brando e Agnese. Come sempre l'autrice mi ha fatto soffrire e tremare per tutto il libro fino all'ultima maledetta pagina e quando dico "ultima pagina" intendo proprio in senso letterale. Tutto il libro è un alternanza di alti e bassi, un attimo sei lì che speri e gioisci tre pagine dopo ti strappi i capelli e scuoto il libro con quella voglia matta di saltare dentro(un po' alla Inkheart) e scuotere con violenza i personaggi ma ormai ci ho fatto il callo, penso di poter affermare che sia il tratto distintivo di questa splendida autrice. In conclusione leggetelo ma preparatevi, fazzolettini e camomilla in quantità.


lunedì 9 settembre 2019

Recensione: Fiori sopra l'inferno di Ilaria Tuti



Titolo: Fiori sopra l’inferno

Autore: Ilaria Tuti

Casa editrice: Longanesi

Prezzo: 16.90 €

eBook: 8.99 €
Il mio voto:

Sinossi
«Tra i boschi e le pareti rocciose a strapiombo, giù nell’orrido che conduce al torrente, tra le pozze d’acqua smeraldo che profuma di ghiaccio, qualcosa si nasconde. Me lo dicono le tracce di sangue, me lo dice l’esperienza: è successo, ma potrebbe risuccedere. Questo è solo l’inizio. Qualcosa di sconvolgente è accaduto, tra queste montagne. Qualcosa che richiede tutta la mia abilità investigativa. Sono un commissario di polizia specializzato in profiling, e ogni giorno cammino sopra l’inferno. Non è la pistola, non è la divisa: è la mia mente la vera arma. Ma proprio lei mi sta tradendo. Non il corpo acciaccato dall’età che avanza, non il mio cuore tormentato. La mia lucidità è a rischio, e questo significa che lo è anche l’indagine. Mi chiamo Teresa Battaglia, ho un segreto che non oso confessare nemmeno a me stessa, e per la prima volta nella vita ho paura».
Recensione

Ho iniziato la lettura di questo libro per una challenge, in caso contrario devo ammettere che non l'avrei mai preso in considerazione. I primi due capitoli mi hanno dato una sensazione di ansia e inquietudine legate al fatto che non riuscivo a capire dove volesse andare a parare l'autrice. Nelle prime pagine ci troviamo in un tempo passato all'interno di un orfanotrofio dove accadono cose strane ma non molto chiare,sono vaghi accenni ma non si riesce ad afferrare dove l'autrice voglia andare a parare con queste digressioni. La storia vera e propria si svolge ai giorni nostri in un paesino di montagna dove un brutale omicidio scuote gli animi degli abitanti. Inizialmente non riuscivo a collegare le due parti della narrazione e la cosa mi lasciava perplessa. Superato l'impatto iniziale però la storia ha iniziato a coinvolgermi, ho apprezzato moltissimo la protagonista Teresa Battaglia, un commissario di polizia intento a cercare assieme alla sua Squadra, un assassino feroce quanto anomalo. È una donna dal carattere forte e volitivo ma dal cuore grande e sensibile, l'autrice ce la mostra sia come commissario integerrimo sia come donna fragile e ferita,non abbiamo moltissime notizie sulla sua vita passata ma i piccoli accenni che ci vengo mostrati ci permettono comunque di entrare in sintonia con il personaggi. In particolare,mi è piaciuto il suo rapporto con gli uomini al suo comando e con Marini, l'ultimo acquisto della sua squadra, con il quale ingaggia spesso dei botta e risposta simpatici, essere una donna in un mondo di uomini come quello della polizia di certo non rende le cose facili,ma questo commissario non solo è riuscita ad avanzare nella sua carriera ma anche a creare un rapporto solido con i suoi uomini che la rispettano e a sostengono in ogni occasione. Quasi tutta la storia gravita attorno al piccolo centro montano Traveni e ai suoi abitanti, il luogo che ha le sembianze di un paradiso in terra, ha dei segreti nascosti dietro le porte dei suoi cittadini . Teresa si trova fin da subito a dover affrontare le reticenze dei paesani che davanti alle loro paure si chiudono a riccio. Le descrizioni dei luoghi le ho trovate veramente bellissime e suggestive, ci si trova ad ammirare con emozione i boschi e le vette che circondano Traveni. I personaggi principali sono tutti ben caratterizzati, lasciando però un alone di mistero attorno a ognuno, che intriga il lettore. Le indagini e i flash back sul passato dell'orfanotrofio ci consentono pian piano di vedere il volto dell'assassino e le sue motivazioni, tutto ha un perché in questa storia anche se l'autrice ce lo fa scoprire con molta lentezza. Unica piccola pecca l'ho riscontrata nella tessera finale del puzzle che consente ai nostri eroi di catturare il cattivo ma che secondo me è stata gestita in maniera un pochino troppo semplicistica,in ogni caso non rovina minimamente la storia nel suo complesso. L'ho trovata un ottima lettura, consigliatissima per chi cerca un thriller che lascia con il fiato sospeso ma senza essere eccessivamente macabro.


mercoledì 4 settembre 2019

Recensione "Il castello tra le nuvole" di Kerstin Gier





Autrice: Kerstin Gier
Titolo: Il castello tra le nuvole
Editore: Corbaccio
Data di pubblicazione: 4 ottobre 2018
Pagine: 364
Il mio voto:

Sinossi
Immerso nelle Alpi svizzere si trova il Castello nelle nuvole, un Grand Hotel d'altri tempi che ha ormai perso l'antico splendore. Per rilanciarlo viene organizzato un veglione per festeggiare l'ingresso nel nuovo millennio, a cui sono invitati ospiti da ogni parte del mondo. Gli antichi lampadari vengono lucidati per l'occasione e gli enormi saloni brulicano di persone. La diciassettenne Fanny, che ha temporaneamente deciso di abbandonare gli studi, fa parte del personale e, come tutti gli altri, lavora notte e giorno per assicurare agli ospiti la vacanza lussuosa a cui aspirano. E tuttavia, Fanny è convinta che non tutti i clienti siano lì per festeggiare e che fra di loro ci sia qualcuno sotto falso nome. Ma qual è il piano criminoso che verrà messo in atto? Davvero la moglie del misterioso oligarca russo è in possesso del leggendario diamante di Nadezhda? E perché il bellissimo Tristan preferisce arrampicarsi per la facciata dell'edificio invece di salire le scale come tutti? Senza rendersi conto, a causa della sua curiosità Fanny si troverà invischiata in un'avventura pericolosa quanto intrigante, in cui rischierà di perdere non solo il lavoro, ma anche il suo cuore...


Recensione
Il Castello nelle nuvole altro non è che un antico castello da generazioni utilizzato come Grand Hotel, Fanny la protagonista è una diciassettenne che ha abbandonato gli studi per provare a seguire una strada diversa, farà un anno di praticantato all'interno del Castello come tuttofare. Si ritroverà a svolgere le mansioni più disparate dall'assistente del massaggiatore, alla donna delle pulizie, alla baby sitter. Proprio quest'ultimo impiego le procurerà non pochi guai ma anche parecchie soddisfazioni. Tra i bambini affidati alle sue cure troverà cuccioli bisognosi di attenzioni, amiche sincere ma anche piccole pesti desiderose di creare scompiglio nelle vite altrui come il giovane Don, un ragazzino arrogante e viziato munito di una mente molto acuta, una vera peste da film.

"Don rimase in silenzio per un momento. Nei suoi grandi occhi castani si rifletteva una ridda di emozioni che non sapevo decifrare. Poi incrociò le braccia sul petto. <<E' un vero peccato che senza diploma tu non possa studiare psicologia, Fanny Funke, diciassette anni,caso disperato di Achim presso Brema.>>

Ma che tenero angioletto...
Fanny farà anche la conoscenza di due giovani aitanti, il figlio del proprietario e Tristan, il nipote di un ricco gioielliere. La storia scorre bene risulta carina senza mai però toccare veramente il lettore, i personaggi sono ben caratterizzati ma nessuno di loro mi ha veramente intrigata. Ho trovato molto belle le descrizioni del Castello tra le nuvole, con le sue atmosfere fiabesche e un po' gotiche ma la storia nel suo complesso non decolla. Non ho capito dove volesse andare a parare l'autrice, il romanzo è classificato fantasy ma di fantasy non c'è praticamente nulla se non il vago accenno ad un fantasma che infesta i corridoi del Castello e la vaga sensazione che una parte del personale viva nel castello da molto più tempo del normale ma la cosa finisce lì. Da metà romanzo in avanti abbiamo un mistero da risolvere, la storia si dipana bene e abbiamo anche un discreto colpo di scena con tanto di sparatoria e inseguimenti adrenalinici ma non si può comunque classificare il romanzo come un giallo. Sembrano le bozze di due storie separate che non riuscendo a spiccare per conto loro sono state mischiate per dare vita ad un unico romanzo, diciamo che è una storia carina, leggibile scritta da un autrice momentaneamente confusa.