domenica 31 maggio 2020

Recensione : Carve the Mark di Veronica Roth


Titolo: Carve the Mark
Autore: Veronica Roth
Editore: Mondadori
Pagine: 454

Trama
 In una galassia lontana, dove la vita degli uomini è dominata dalla violenza e dalla vendetta, ogni essere umano possiede un "donocorrente", ovvero un potere unico e particolare, in grado di determinarne il futuro. Ma mentre la maggior parte degli uomini trae un vantaggio dal dono ricevuto in sorte, Akos e Cyra non possono farlo. Al contrario, i loro doni li hanno resi vulnerabili al controllo altrui. Cyra è la sorella del brutale tiranno Shotet Ryzek. Il suo donocorrente, ovvero la capacità di trasmettere dolore agli altri attraverso il semplice contatto fisico, viene utilizzato dal fratello per controllare il loro popolo e terrorizzare i nemici. Ma Cyra non è soltanto un'arma nelle mani di un tiranno. La verità è che la ragazza è molto più forte e in gamba di quanto Ryzek pensi. Akos appartiene al pacifico popolo dei Thuve, e la lealtà nei confronti della famiglia è assoluta. Quando lui e il fratello vengono catturati dai soldati Shotet di Ryzek, l'unico suo pensiero è di riuscire a liberarlo e a portarlo in salvo, costi quel che costi. Quando poi viene costretto a entrare a far parte del mondo di Cyra, l'ostilità tra i loro due popoli sembra diventare insormontabile, tanto da costringere i due ragazzi a una scelta drammatica e definitiva: aiutarsi a vicenda a sopravvivere o distruggersi l'un l'altro.

Recensione 

In una galassia lontana un piccolo pianeta è abitato da due popoli rivali, gli Shotet e i Thuvhe, il primo un popolo dedito alla guerra, duro e in alcuni casi crudele con un capo ancora più crudele, i secondi vivono tra i ghiacci in pace e serenità. In entrambi i popoli ci sono degli individui che possiedono dei poteri in grado di sfruttare la corrente che scorre nella galassia, i donicorrente. Cyra è la sorella minore del sovrano di Shotet, è cresciuta assistendo a moltissime crudeltà, il dolore fa parte integrante della sua vita infatti il suo donocorrente è quello di provare dolore e procurare dolori terribili a chi la sfiora. Akos è il figlio più piccolo dell'oracolo, colei che può vedere i possibili futuri. Akos viene rapito dagli shotet durante un incursione e portato assieme al fratello alla loro corte. Qui le strade dei due ragazzi si scontreranno cambiando il corso delle loro vite per sempre. Io avevo odiato profondamente la serie di Divergent, non ero riuscita a entrare in sintonia con la protagonista e la facilità con cui l'autrice faceva morire i personaggi senza versarci una sola lacrimuccia mi avevano sconvolto per questo motivo ho iniziato questa seconda serie con molto timore. Invece mi sono dovuta ricredere, lo stile dell'autrice, come nella serie precedente, è scorrevole e molto fluido, ben dosato tra descrizioni e azione. I personaggi sono ben caratterizzati, anche quelli meno importanti rendendo la storia molto realistica nonostante si tratti di fantascienza. Ma soprattutto i due protagonisti sono entrambi splendidi, la Roth ha una passione per le donne forti e volitive e questa volta, secondo me, ha proprio fatto centro. Cyra è infatti un dura in tutto e per tutto, sa combattere e il suo donocorrente è terrificante sotto tutti i punti di vista ma il suo cuore, nonostante lei pensi esattamente il contrario è puro e speciale. Akos invece è semplicemente buono, è grande e grosso e nonostante le brutture a cui a dovuto assistere dopo il rapimento riesce ancora a essere compassionevole e empatico verso il suo prossimo, l'ho apprezzato molto soprattutto perché nonostante per sopravvivere debba fare cose di cui non va fiero soffre per le sue azioni. Una storia bella e coinvolgente.

giovedì 28 maggio 2020

Blogtour - Recensione : La ballata dell'usignolo e del serpente di Suzanne Collins




  • Titolo: Hunger games, ballata dell'usignolo e del serpente
Autore: Suzanne Collins 
Editore : Mondadori
Pagine: 572
Prezzo: 20,90 cartaceo, 13,99 ebook 


Trama

L'AMBIZIONE LO NUTRE, LA COMPETIZIONE LO GUIDA, MA IL POTERE HA UN PREZZO

È la mattina della mietitura che inaugura la decima edizione degli Hunger Games. A Capitol City, il diciottenne Coriolanus Snow si sta preparando con cura: è stato chiamato a partecipare ai Giochi in qualità di mentore e sa bene che questa potrebbe essere la sua unica possibilità di accedere alla gloria. La casata degli Snow, un tempo potente, sta attraversando la sua ora più buia. Il destino del buon nome degli Snow è nelle mani di Coriolanus: l'unica, esile, possibilità di riportarlo all'antico splendore risiede nella capacità del ragazzo di essere più affascinante, più persuasivo e più astuto dei suoi avversari e di condurre così il suo tributo alla vittoria. Sulla carta, però, tutto è contro di lui: non solo gli è stato assegnato il distretto più debole, il 12, ma in sorte gli è toccata la femmina della coppia di tributi. I destini dei due giovani, a questo punto, sono intrecciati in modo indissolubile. D'ora in avanti, ogni scelta di Coriolanus influenzerà inevitabilmente i possibili successi o insuccessi della ragazza. Dentro l'arena avrà luogo un duello all'ultimo sangue, ma fuori dall'arena Coriolanus inizierà a provare qualcosa per il suo tributo e sarà costretto a scegliere tra la necessità di seguire le regole e il desiderio di sopravvivere, costi quel che costi.

Come sono nati gli Hunger Games? A questa domanda la Collins ha deciso di rispondere con la stesura di questo romanzo. Siamo esattamente 64 anni prima degli eventi che vedono coinvolta Katniss e 10 dopo la fine della rivolta dei Giorni Bui. Capitol City inizia adesso lentamente a riprendersi ma i segni della devastazione portata dalla guerra sono ancora evidenti. Coriolanus Snow, figlio di una ricca e celebre famiglia di Capitol, vive con sua nonna, o meglio la signoranonna, e con sua cugina Tigris nell'attico di famiglia sopravvissuto ai bombardamenti. Purtroppo però le cose non sono semplici come potrebbe sembrare, infatti dopo la fine della guerra gli Snow, a parte l'appartamento, hanno perso tutto, sono poveri e vivono del poco che riescono a raccimolare fingendo, con il prossimo, che nulla sia cambiato.

"Gli Snow si posano sempre in cima" 

Questo è il motto di famiglia e secondo questo ideale vive Coriolanus. Frequenta l'ultimo anno all'Accademia, una scuola che forgia i figli delle ricche famiglie di Capitol, coloro che dovranno un giorno prendere le redini della nazione, impegnandosi con tutto se stesso per riuscire ad emergere, a creare una posizione che gli permetta di riscattare il prestigio della sua famiglia. Coriolanus non è un personaggio facile da inquadrare, è molto ambiguo, il suo passato da principino viziato, nonostante le brutture e le privazioni dovute  alla guerra, lo porta ad avere la cosiddetta "puzza sotto il naso" che riesce a nascondere molto bene grazie al suo fascino e al suo savoir faire, è astuto e intelligente e a tratti molto distaccato. In alcuni momenti l'autrice ci porta quasi ad apprezzare il ragazzo, ci mostra un suo lato buono e altruista, ci coinvolge nel suo passato spiegandoci il suo amore per le rose e il suo affetto per la signoranonna e per la cugina ma per la maggior parte del tempo non riesce a non far emergere il suo lato più profondamente egocentrico. Infatti lo vediamo alle prese con i rapporti con i suoi compagni di scuola, ma nessun rapporto è del tutto sincero e profondo. Si affeziona al suo tributo, Lucy Gray, ma in fondo è più possessività che affetto vero e proprio. Coriolanus dalla sua posizione di mentore e sotto la spinta della dottoressa Gaule impara come sfruttare i media e le persone che ha attorno per i suoi scopi personali, lui vuole vincere e anche se nel suo intimo a volte prova sdegno per le brutture degli Hunger games, le sue mire rimangono al primo posto non sacrificherebbe mai nulla per la "giustizia". A parte il protagonista principale non ci sono altri personaggi degni di nota, neppure quella che dovrebbe essere la coprotagonista, Lucy Gray. I personaggi sembrano tutti caratterizzati solo in funzione di uno scopo ben preciso, per rappresentare un sentimento o una tematica importanti per l'autrice ma nessuno di loro suscita nel lettore un vero attaccamento. Infatti incontriamo Seianus, ricco figlio di un mercante del distretto 2 che con i soldi si è comprato l'accesso a Capitol, il ragazzo però odia la capitale e quelli che sono i suoi principi, lui è la correttezza morale fatta persona. Dall' inizio della storia si batte per contrastare le brutture dei giochi. Tigris rappresenta il sacrificio personale, lei da tutta se stessa per la sua famiglia anche quando questa non lo meriterebbe,la dottoressa Gaule è la follia e la crudeltà e così via. Questa storia è incentrata sopratutto sul personaggio di Coriolanus, sugli Hunger Games e la loro evoluzione. A questo stadio infatti ci ritroviamo davanti dei giochi completamente diversi da quelli della trilogia. Siamo agli albori, i giochi sono un esperimento in fase di evoluzione, sotto la supervisione della Capostratega Dottoressa Gaule, una donna veramente spaventosa, stanno tentando di renderli accattivanti per il pubblico, vogliono coinvolgere attivamente il popolo.

"Il problema era come rendere lo spettacolo più avvincente. A questo scopo, per la prima volta nella storia dei Giochi ai tributi sarebbero stati assegnati dei mentori. Per l’incarico erano stati selezionati ventiquattro tra gli studenti più brillanti all’ultimo anno di Accademia, ma i particolari erano ancora in fase di definizione. Si parlava di preparare ogni tributo a un’intervista personale, magari di dargli una ripulita a uso delle telecamere. Tutti concordavano sul fatto che, se gli Hunger Games dovevano continuare a esistere, era necessario che evolvessero in un’esperienza più profonda, e l’abbinamento dei giovani rampolli di Capitol City con i tributi dei distretti aveva incuriosito la gente"

Ho trovato molto interessante, anche se molto meno avvincente, il punto di vista esterno all'Arena. Durante i settantaquattresimi Hunger Games, avevamo letto la storia dal punto di vista di Katniss, un tributo, e per questo motivo la storia si svolgeva all'interno dell'Arena, quali potessero essere le dinamiche esterne e la funzione vera e propria dei mentori ci erano quasi sconosciute. In questo romanzo invece la storia è narrata in terza persona dal punto di vista di Snow, uno dei mentori. Questo ci consente di vedere non solo ciò che accade nell'arena, che in questa edizione è molto poco e molto lento, ma anche cosa accade fuori, come si destreggiano i mentori e il modo in cui tentano più o meno abilmente di convincere la popolazione a scommettere e a inviare doni ai tributi. Cosa in cui Coriolanus diventa pian piano sempre più abile. Effettivamente in questo romanzo il coinvolgimento sentimentale è molto scarso ma essendo scritto dal punto di vista di Snow io l'ho trovato molto azzeccato, lo stile dell'autrice riesce comunque a tenere incollato il lettore alle pagine, anche nella terza parte della storia, che è molto lenta e descrittiva. La crudezza degli avvenimenti e la repulsione per la facilità con cui alcuni personaggi si abituano alle atrocità rende la storia avvincente. Oltretutto essendo vista attraverso gli occhi di Snow trovo più che giusto il fatto che la narrazione sia fredda e impersonale. Lo stile di questa autrice mi piace molto e mi coinvolge. In conclusione posso consigliare questa lettura a tutti coloro che hanno amato la serie precedente ma non a coloro che si approcciano per la prima volta a questo mondo, questo anche se è un prequel non è ideato per essere una lettura per tutti, da leggere prima ma un approfondimento per coloro che già amano la storia e vogliono saperne di più.

lunedì 25 maggio 2020

Recensione : Alaska di Brenda Novak



TITOLO: ALASKA
AUTORE: BRENDA NOVAK
EDITORE: GIUNTI
PAGINE: 468
PREZZO: Cartaceo € 9.90 - Ebook € 4.99

Trama

Una clinica di massima sicurezza, una tormenta di neve, alcuni fra i serial killer più spietati d'America.
Da un'autrice bestseller del New York Times, ''Alaska'' è un thriller ad alta tensione carico di atmosfera e di colpi di scena.
Stanno accadendo strane cose nel piccolo villaggio di Hilltop, remota località dell'Alaska dove l'inverno è così gelido da ottenebrare le coscienze. Da quando, tre mesi prima, è stata aperta Hanover House, una clinica psichiatrica di massima sicurezza che ospita con finalità scientifiche i più feroci serial killer d'America, nessuno dorme più sonni tranquilli e a nulla servono le rassicurazioni di Evelyn Talbot, la psichiatra trentenne e determinata che dirige l'istituto insieme al collega Fitzpatrick.
Soprattutto quando nella neve avviene un macabro ritrovamento: i resti di una donna, orrendamente martoriata. Per il giovane sergente Amarok è la conferma di ciò che ha sempre temuto: portare un branco di efferati assassini a pochi metri dalle loro case e dalle loro famiglie è stata una decisione estremamente pericolosa. Ma la sua fermezza si scontra con il fascino fragile e misterioso di Evelyn, il cui passato nasconde il più nero e atroce degli incubi.
E mentre una violenta tormenta di neve si abbatte sul paese rendendo impossibili i collegamenti e le comunicazioni, la psichiatra ha più di un motivo per pensare che quel primo omicidio sia un messaggio destinato proprio a lei e che l'ombra del passato la stia per raggiungere ancora una volta.

Recensione
Evelyn Talbot è una giovanissima dottoressa in psichiatria, con un gruppo di psicologi è riuscita nell'impresa di creare Hannover House, una prigione di massima sicurezza per criminali psicopatici. Assieme ai suoi colleghi studia il comportamento di questi efferati criminali, gli studi hanno stabilito che gli psicopatici non sono recuperabili ma lei spera di trovare un modo di prevenire i loro atti. Per Evelyn non è solo lavoro, è una vera e propria missione, da ragazza infatti ha subito delle terrificanti sevizie da parte del fidanzatuno del liceo che l'hanno segnata irreversibilmente e lei vuole ad ogni costo trovare un modo per evitare che alti subiscano il suo stesso destino. Per ottenere ciò si è trasferita in Alaska, luogo in cui Hannover House sorge, tra ghiaccio e tempeste di neve, la nostra psicologa si troverà di fronte ad un nuovo e terribile mistero, a pochi passi dal carcere è stato rinvenuto parte di un cadavere di donna e la paura che i detenuti siano responsabili dilaga nel paese vicino, un microscopico assembramento di case con un solo poliziotto a vigilare. Amarok si trova a dover indagare per la prima volta su un omicidio e per di più da solo, lui che era contrario alla costruzione della prigione. Inoltre l'attrazione irresistibile che prova per la giovane psicologa la coinvolge ancora di più nel mistero. Questa storia poteva essere valida, il tema trattato è molto interessante e l'ambientazione assolutamente suggestiva, peccato che la scrittrice non abbia sfruttato appieno le sue possibilità. L'Alaska è un paese che per più di metà anno è gelido e coperto di neve ma ha una vegetazione lussureggiante e affascinante che in questo romanzo non si vedono per nulla. L'autrice si è completamente dimenticata di descrivere i paesaggi, a parte alcuni accenni all'interno del carcere e di alcune insignificanti descrizioni di tormente di neve. Per la maggior parte del libro non avevo assolutamente idea di dove si svolgesse la storia. I personaggi sono ben caratterizzati ma li ho trovati tutti molto scialbi, in particolar modo quelli principali, come Evelyn e Amarok, lei passa la maggior parte del tempo a piagnucolare mentre lui da l'idea del belloccio di paese senza grandi attrattive a parte i muscoli. Nessun personaggio mi è veramente rimasto impresso o mi ha coinvolta in nessun modo. La parte psicologica legata alle motivazioni dei criminali è preponderante e in alcuni cadi anche abbastanza interessante ma non basta. I criminali, anche quello più pazzo e pericoloso non creano grandi stati di ansia o angoscia. Come se non bastasse le indagini sull'omicidio sono veramente molto scarne, tanto da risultare quasi noiose. Gli accenni alla vita amorosa della dottoressa sono totalmente fuori luogo e la parte più hot si poteva proprio evitare. La storia è facilmente leggibile, lo stile dell'autrice è fluido ma poco coinvolgente, è una di quelle storie che non lasciano nulla al lettore.


sabato 16 maggio 2020

Blogtour: Ballata dell'usignolo e del serpente di Suzanne Collins




Buongiorno a tutti e benvenuti in questa seconda tappa del blog tour relativo ai romanzi, dell'autrice Suzanne Collins. Per chi ancora non li conoscesse vi avviso che gli SPOILER sulla prima trilogia non mancheranno, mentre se avete già letto i libri e volete fare un ripassino in previsione della nuova uscita di questo romanzo, questa è sicuramente la tappa che fa per voi. Cercherò di farvi un riassunto della storia e della trama di questi libri  sperando di rinfrescarvi la memoria. 
Hunger Games è una serie di romanzi distopici young adult, il primo è stato pubblicato negli Stati Uniti nel settembre 2008 mentre in Italia è approdato nell'agosto 2009 grazie a Mondadori. Da questa serie di libri sono stati tratti anche quattro film, il primo dei quali è uscito nel 2012. Come nasce l'idea degli Hunger Games?
Beh l'autrice ha dichiarato che l'idea le è balzata in mente facendo zapping alla televisione tra notizie di guerra e reality show, che molto l'aveva colpita il film svedese The Gladiators, nel quale per evitare la guerra Mondiale le nazioni inviavano dei giovani a combattere tra loro, e  che inoltre di grande aiuto le sia stato il reportage girato da suo padre sulla guerra in Vietnam, per comprendere i comportamenti degli esseri umani spinti dalla paura di perdere le persone care. 

 Ma ora addentriamoci nella storia vera e propria.

Il tutto si svolge in un ipotetico futuro, in un Nord America post-apocalittico, più o meno dove oggi sorgono gli Stati Uniti.

"Non appena l'orologio cittadino batte le due, il sindaco sale sulla pedana e comincia a leggere. È la stessa storia ogni anno. Racconta di Panem, la nazione risorta dalle ceneri di un luogo chiamato Nord America. Elenca i disastri, le siccità, gli uragani, gli incendi, l'avanzare dei mari che inghiottirono buona parte della terraferma, la lotta brutale per le poche risorse rimaste. Il risultato fu Panem, una splendente Capitol City attorniata da tredici distretti, che portò pace e prosperità ai suoi cittadini. Poi vennero i Giorni Bui, la rivolta dei distretti contro la capitale. Dodici furono sconfitti, il tredicesimo distrutto. Il Trattato del Tradimento ci diede nuove leggi, per assicurare la pace e per ricordarci ogni anno che i Giorni Bui non dovranno più ripetersi, e ci diede anche gli Hunger Games."

Sappiamo che dopo una serie di catastrofi, calamità e guerre che distrussero tutto ciò che esisteva, venne fondata Panem, una nazione suddivisa in tredici Distretti con capitale Capitol City.
Ogni distretto ha una sua funzione specifica:


Distretto 1: oggetti di lusso
Distretto 2: armi
Distretto 3: elettronica
Distretto 4: pesca
Distretto 5: energia ed elettricità
Distretto 6: trasporti
Distretto 7: legname

Distretto 8: tessuti e vestiti
Distretto 9: cereali
Distretto 10: bestiame
Distretto 11: agricoltura
Distretto 12: estrazione del carbone

Distretto 13: nucleare 


La tranquillità però venne nuovamente turbata da una rivolta tra i distretti che si ribellarono al potere di Capitol City durante i cosiddetti "Giorni Bui", la rivolta venne in qualche modo sedata e il distretto tredici distrutto, i distretti sopravvissuti vennero messi a tacere. Per ristabilire una pace duratura e ricordare ai distretti cosa succede se ci si ribella, coloro che detenevano il potere decisero di creare gli Hunger Games, i "Giochi della Fame".

"È così che Capitol City ci ricorda che siamo totalmente alle sua mercé. Che avremmo ben poche possibilità di sopravvivere a un'altra ribellione."

Ogni anno, ognuno dei dodici distretti deve trarre a sorte un ragazzo e una ragazza tra i dodici e i diciotto anni che verranno inviati a Capitol City per partecipare a un reality show durante il quale i ventiquattro tributi dovranno combattere all'interno di un arena, tra loro per la sopravvivenza, solo uno potrà uscirne vivo e tornare a casa.
L'Arena è un luogo super tecnologico, pieno di telecamere nascoste, di tranelli orribili comandati a distanza dagli strateghi, un gruppo di persone riunite dal Presidente per "giocare" con la vita dei tributi. Perché il semplice fatto di doversi uccidere tra loro non basta, non è sufficientemente divertente per il pubblico che osserva da casa. Perché tutto il popolo di Panem ha l'obbligo di assistere alle messe in onda dello spettacolo, se così vogliamo chiamarlo. Ma non tutti si divertono, solo i distretti più ricchi partecipano con passione e i loro giovani vengono addestrati fin da piccoli per poter vincere nell'arena. Inoltre tutti gli spettatori e gli Sponsor hanno la possibilità di scegliere di inviare dei doni e degli aiuti ai loro beniamini all'interno del gioco, il tutto per rendere ancora più avvincente la visione, perché la gente si senta coinvolta attivamente in ciò che accade. Rispetto alla Capitale che trasuda ricchezza e benessere, i distretti soffrono fame e povertà, l'unica possibilità di sopravvivere sta nel barattare le forniture di cibo con la possibilità dei ragazzi di essere sorteggiati per gli Hunger games.

La nostra storia si svolge ben settantacinque anni dopo i primi Hunger games, a Capitol City il potere è nelle mani del Presidente Coriolanus Snow, un vero e proprio tiranno, un uomo freddo, spietato e calcolatore, un politico senza scrupoli. La capitale è ricca e fiorente, i distretti dal primo all'ultimo devono lavorare per far funzionare tutto il meccanismo di questo Stato, ogni distretto ha un compito specifico, dai primi, più vicini alla capitale e più ricchi, ai più distanti e poveri, a cui sono assegnati i compiti più duri e degradati. La storia inizia nel Distretto 12 , il distretto più povero, quello delle miniere, è il giorno della mietitura, in cui saranno sorteggiati i tributi di quest'anno. Katniss, sua sorella Prim e Gale, il suo migliore amico, sono tutti e tre in età per essere scelti, Katniss e Gale che hanno delle famiglie alle spalle di cui occuparsi hanno moltissimi biglietti con il loro nome nell'urna, ma la sfortuna ovviamente punta il dito sulla piccola Prim. Dolce e delicata com'è, non avrebbe scampo negli Hunger Games e per questo motivo sua sorella Katniss, decide di offrirsi volontaria al posto suo(facendo commuovere tutti). 

 "Mi offro volontaria, mi offro volontaria come tributo!" 

Katniss ha un brutto carattere ma un cuore grande, non sopporta le ingiustizie e non può fare a meno di sacrificarsi per coloro che ama. Dalla sua parte c'è il fatto che il padre, prima di morire, le ha segretamente insegnato a usare l'arco e questo le da una speranza di sopravvivere in un'arena piana di potenziale assassini. Suo compagno in questa disavventura sarà Peeta Mellarck, il giovane figlio del panettiere, un ragazzo sensibile e dolce, che alcuni anni prima in un momento difficile le aveva salvato la vita lanciandole del pane. I due ragazzi vengono condotti, su un treno lussuosissimo, alla capitale, qui faranno la conoscenza del loro mentore, Haymitch Abernaty, un ex tributo vincitore. Prima e durante i giochi sarà lui ad aiutarli, a consigliarli e a cercare di farli sopravvivere dentro l'arena. Haymitch è un personaggio molto controverso, è sopravvissuto agli Hunger Games, ma non si è mai ripreso del tutto, è un alcolizzato, è sempre scorbutico e scostante con tutti, Peeta è troppo buono perchè Haymitch possa maltrattarlo ma con Katniss fanno fuoco e fiamme. Tra i due si instaura un rapporto di comprensione reciproca, sono in un certo qual modo due anime affini.
Siamo dunque agli sgoccioli, i giochi stanno per iniziare, i ragazzi hanno fatto la conoscenza degli altri tributi, alcuni sono dei ragazzini viziati e crudeli, altri sono delle povere anime come loro che sperano solo di sopravvivere. I nostri due giovani tributi, grazie alla bravura di Cinna, il loro stilista, riescono a farsi notare dal pubblico e dagli sponsor mentre Peeta, che non è solo buono ma anche sveglio, capisce che la sua unica possibilità di salvezza risiede nell'ingraziarsi il pubblico e per questo motivo, spinto da Haymitch, dichiara davanti alle telecamere, durante un intervista, di essere innamorato da sempre di Katniss (cosa tra l'altro vera), creando così il mito dei due "sfortunati amanti" del distretto 12. All'interno dell'arena è difficile sopravvivere ma i due ragazzi ce la fanno nonostante le insidie e i pericoli, sempre mantenendo la loro umanità per quanto possibile.

"Non voglio perdere me stesso, non voglio che mi trasformino in una specie di mostro che non sono. Continuo ad augurarmi di trovare un modo di dimostrare a quelli di Capitol City che non sono una loro proprietà. Che son più di una semplice pedina"

All'interno dell'Arena Katniss stringe amicizia con Rue, una piccola concorrente del distretto11, che nonostante gli sforzi di Katniss viene uccisa sotto i suoi occhi, questo avvenimento la ferisce profondamente e per rendere onore alla sua piccola amica la depone al centro di una radura e la ricopre di fiori, Katniss vuole in qualche modo lanciare un messaggio a coloro che guardano, i tributi non sono solo delle pedine ma degli esseri umani che hanno diritto al rispetto. Questo suo gesto,così sentito, scatena una prima scintilla di ribellione nel Distretto 11. Il finale a sorpresa vede entrambi i nostri eroi salvi ma tutto ha un prezzo, Katniss infatti è diventata, con i suoi modi diretti, il simbolo della ribellione verso Capitol e le sue leggi ingiuste.

Nel secondo libro sono passati alcuni mesi dalla vittoria dei ragazzi, sono tornati a casa e ora loro e le loro famiglie vivono negli agi, ma devono fare i conti con il Presidente che non è stato per nulla contento del risultato degli Hunger Games e dell'immagine da ribelle che ha mostrato Katniss; della sensazione di speranza e libertà che è serpeggiata tra i più oppressi. Per questo motivo minaccia apertamente la fanciulla, se non riuscirà a convincere tutti che i suoi atti sono stati dettati dall'amore e non dalla sete di ribellione, a pagarne il prezzo saranno coloro che ama. Ma l'ubbidienza e la sottomissione non sono il forte di Katniss e nonostante tutti i suoi sforzi non riesce a convincere nessuno. Proprio per questo motivo il Presidente decide di istituire l'Edizione della memoria, i tributi verranno estratti tra i vincitori ancora in vita. Katniss e Peeta si ritroveranno di nuovo nell'arena ma questa volta dovranno affrontare non dei ragazzini spaventati bensì una schiera di assassini. Questa volta l'arena sarà un isola tropicale, un ambiente per nulla congeniale a Katniss. Haymitch spinge i ragazzi a farsi degli alleati e Katniss, che è inevitabilmente attratta dai più deboli ed emarginati, sceglie Megs, Beetee e Wires. Si troveranno costretti a unirsi anche a Finnick, il più giovane vincitore, famoso a Capitol per la sua bellezza. Come smacco finale verso la ragazza Snow ordina il pestaggio a sangue di Cinna, il suo amico stilista, proprio sotto gli occhi di Katniss, un attimo prima dell'inizio dei giochi. Questa volta l'Arena sarà ancora più terribile e il Presidente ancora più determinato a liberarsi di Katniss. Purtroppo per lui il Capo stratega non gli è fedele e assieme a un gruppo di tributi ha organizzato un'evasione dall'Arena. Dopo un ennesimo e assolutamente involontario atto di ribellione da parte di Katniss i tributi vengono liberati (tutti tranne Peeta e Jhoanna che sono stati catturati dagli uomini del Presidente) e la ragazza si risveglia in volo verso il distretto 13.

Nell'ultimo romanzo, Il canto della rivolta, il mondo di Katniss è andato distrutto, il Presidente ha bombardato il distretto 12 per vendicarsi e solo una manciata di persone sono riuscite a salvarsi grazie alla prontezza di Gale. Peeta è ancora prigioniero e il presidente Snow lo usa per minare la credibilità di Katniss e al tempo stesso per intimidirla, mostrandole attraverso dei video il lento ma terribile declino del ragazzo. Come se non bastasse la vita nel redivivo distretto 13 non è per nulla semplice, le regole da seguire sono molte e Katniss non riesce a riprendersi dalla crisi profonda in cui è piombata dopo gli ultimi avvenimenti. Il distretto 13 si sviluppa completamente nel sottosuolo per non essere individuato da Capitol e la sua Presidentessa, Alma Coin, lo gestisce nella più assoluta rigidità. Ogni giorno e ogni ora all'interno del distretto sono organizzati da chi comanda attraverso un programma giornaliero delle attività, non c'è aspetto della vita di ogni cittadino che non sia in qualche modo controllato, la libertà personale non è quasi per nulla contemplata. I profughi pian piano riescono a trovare un loro posto in questa struttura, solo Katniss fatica ad ambientarsi, ma la rivoluzione non può aspettare e la ragazza deve diventarne a tutti gli effetti il volto, deve diventare la Ghiandaia imitatrice. Nonostante le sue reticenze Katniss arriva a stringere un accordo con la Presidentessa, lei sarà la Ghiandaia a patto che tutti i tributi ricevano l'immunità, che Peeta venga fatto evadere e che lei stessa abbia la possibilità di uccidere Snow. inizia così la Rivolta vera e propria, il distretto 13 con il supporto dei ribelli di ogni distretto inizia la lenta scalta alla conquista di tutti i Distretti sotto il controllo del Presidente Snow e di Capitol City. Katniss ,come Ghiandaia imitatrice, dovrebbe girare dei go-pro ossia dei video promozionali in cui lei inneggia alla rivolta dei distretti, lei però non è brava a fingere e riesce a dare il meglio di se stessa solo sul campo. Per questo motivo la portano al distretto 12 per vedere cosa ha fatto Snow alla sua gente  e come previsto, il fuoco sopito nella ragazza riprende ad ardere e la sua voglia di vendetta divampa. Si reca anche nel distretto 8 presso un ospedale da campo e mentre si trova lì Snow ordina di bombardarlo, uccidendo indiscriminatamente donne, bambini e uomini inabili.

"Se noi bruciamo, voi bruciate con noi"

Il grido di dolore e rabbia di Katniss si diffonde e alimenta ulteriormente la ribellione in corso.
Nel frattempo viene istituita una squadra per liberare Peeta, Jhoanna e Annie dalle grinfie di Snow. I tre giungono salvi al distretto 13 ma le conseguenze della prigionia sulla mente di Peeta sono state devastanti, tramite il depistaggio, il Presidente gli ha inculcato l'idea che Katniss sia il male e che debba essere uccisa. Questo più che mai convince la ragazza che sia ora di farla finita una volta per tutte con il presidente Snow.
Ottenuto il controlla di tutti i distretti i ribelli si preparano all'assalto di Capito City e Katniss viene inviata sul campo assieme ad una squadra, le cose però non vanno proprio come programmato e dopo una fuga rocambolesca nel sottosuolo della città, Katniss giunge in vista della residenza del Presidente Snow con l'intento di ucciderlo. Attorno alla residenza però si accalcano uomini,donne ma soprattuttoun gran numero di bambini spaventati e in cerca di rifugio. Lo scoppio di alcune bombe fa numerose vittime e attrae i soccorsi, anche tra i ribelli, tra essi c'è la piccola Prim, un secondo scoppio colpisce tra bambini e soccorsi ferendo anche Katniss. Dopo aver assistito alla morte della sorella Katniss entra in una crisi profonda, solo un colloquio con Snow, ora imprigionato e in attesa di esecuzione la risveglierà dalla disperazione. Snow infatti le rivelerà che l'hovercraft che ha sganciato le bombe su bambini e infermieri uccidendo sua sorella non era di Capitol bensì dei ribelli per ordina della Coin. Quest'ultima ha inoltre deciso di organizzare una nuova edizione degli Hunger games, con i figli di Capitol per vendicarsi dell'oppressione subita in tutti questi anni. Il giorno dell'esecuzione di Snow, Katniss, che ormai ha capito quali siano le vere mire della Coin, invece di uccidere Snow, che muore comunque per mano del popolo, uccide la Presidentessa e con questo atto mette fine alla rivolta una volta per tutte. Adesso lei e Peeta hanno la possibilità di costruirsi una nuova vita lontano da tutto e tutti.

Spero di non avervi annoiati troppo con il mio resoconto sugli Hunger games, e vi ricordo le prossime tappe del nostro blog tour:
  • Il 17 Maggio, lasciati guidare da I Libri di Cristina che analizza il messaggio che si nasconde dietro agli Hunger Games

  • Il 18 Maggio gioca con La ragazza della metro e prova a scoprire qual è il personaggio che ti rappresenta in Hunger Games

  • Il 19 Maggio, giorno di uscita del romanzo, La lettrice sulle nuvole ci parlerà di cosa i lettori si aspettano da questa storia

  • Il 20 Maggio scopri cosa si nasconde nei distretti insieme a Silvia tra le righe 

  • Il 21 Maggio scopri la recensione del prequel su tutti i blog partecipanti

  • Il 22 Maggio Flavia's diary analizza la visione dell'uomo anestetizzato di fronte alle tragedie, quanto la nostra società è diventata passiva?

  • Il 23 Maggio scopri con La cantastorie dei boschi quanto sia disposto a fare l'uomo pur di sopravvivere

  • Il 24 Maggio fermati ne Il mondo di sopra e scopri la perdita di se stessi che avviene nei personaggi di Hunger Games

  • Il 25 Maggio scopri Libri di cristallo che ti porta all'interno dei romanzi precedenti.

  • Il 26 Maggio scopri Letture a pois che ti porta a conoscere il potere politico e la sua corruzione


venerdì 15 maggio 2020

Blogtour: Ballata dell'usignolo e del serpente di Suzanne Collins


Ad Aprile è stata annunciata l'uscita italiana del libro prequel: La ballata dell'usignolo e del serpente, di Suzanne Collins, ed ora che siamo arrivati a Maggio, il tempo sembra essere volato per portarci qui, davanti a questo inizio, davanti ad un blogtour che vi guarderà dentro.

Prima di essere blogger, siamo lettrici e in questo caso siamo fangirl di personaggi che hanno tirato fuori il meglio da ogni lettore e poi spettatore con la trasposizione cinematografica.

Ora dopo anni, ritrovarci tra queste pagine nuove, lascia di nuovo senza fiato. E tu sei pronto a scoprire cosa ti attende?

In contemporanea con gli Stati Uniti, La ballata dell'usignolo e del serpente, arriva in Italia il 19 Maggio dove la Mondadori ci trasporta nel mondo di Panem sessantaquattro anni prima degli eventi che hanno visto protagonista Katniss Everdeen. 

Nel nuovo romanzo di Suzanne Collins, troviamo come protagonista il diciottenne, Coriolanus Snow, descritto come adolescente nato in condizioni agiate alla ricerca di qualcosa di più, un personaggio molto diverso dall’uomo che sappiamo che diventerà. Qui lo troviamo amichevole, affascinante e, almeno per il momento, eroico.

Lo so, come noi state fremendo all'idea di iniziare a leggerlo, ma se siete curiosi vi invito a scoprirne un estratto tradotto in italiano sulla pagina Il Distretto 12, sito dedicato alla saga di Hunger Games. 

Il blogtour che riempirà queste giornate, vi accompagnerà tra vari approfondimenti e analisi:

  • Il 16 Maggio Ombre di carta, ci racconta la storia degli Hunger Games

  • Il 17 Maggio, lasciati guidare da I Libri di Cristina che analizza il messaggio che si nasconde dietro agli Hunger Games

  • Il 18 Maggio gioca con La ragazza della metro e prova a scoprire qual è il personaggio che ti rappresenta in Hunger Games

  • Il 19 Maggio, giorno di uscita del romanzo, La lettrice sulle nuvole ci parlerà di cosa i lettori si aspettano da questa storia

  • Il 20 Maggio scopri cosa si nasconde nei distretti insieme a Silvia tra le righe 

  • Il 21 Maggio scopri la recensione del prequel su tutti i blog partecipanti

  • Il 22 Maggio Flavia's diary analizza la visione dell'uomo anestetizzato di fronte alle tragedie, quanto la nostra società è diventata passiva?

  • Il 23 Maggio scopri con La cantastorie dei boschi quanto sia disposto a fare l'uomo pur di sopravvivere

  • Il 24 Maggio fermati ne Il mondo di sopra e scopri la perdita di se stessi che avviene nei personaggi di Hunger Games

  • Il 25 Maggio scopri Libri di cristallo che ti porta all'interno dei romanzi precedenti.

  • Il 26 Maggio scopri Letture a pois che ti porta a conoscere il potere politico e la sua corruzione




lunedì 11 maggio 2020

Recensione: La catena d'oro di Cassandra Clare



Serie: Shadowhunters. (The Last Hours #1)
Titolo: La Catena d’Oro
Autore: Cassandra Clare
Editore: Mondadori
Data di uscita: 03/03/2020
voto:

Trama

Cordelia Carstairs è una Shadowhunter, e in quanto tale le è stato insegnato fin dalla più tenera età come si combattono i demoni. Quando il padre viene accusato di un terribile crimine, lei e il fratello Alastair partono alla volta di Londra con la speranza di riuscire a evitare la rovina della famiglia. Sona, la madre, vorrebbe che lei trovasse un marito e si sistemasse, ma Cordelia è più determinata a diventare un'eroina che una sposa. Presto, nella capitale britannica, la sua strada si incrocia nuovamente con quella di James e Lucie Herondale, suoi cari amici d'infanzia, che la trascinano in un mondo sfavillante e affascinante, fatto di sale da ballo, missioni segrete e luoghi magici popolati da vampiri e stregoni, dove Cordelia però è costretta a tenere nascosto il suo amore per James, promesso sposo di un'altra fanciulla.
La nuova vita della ragazza viene sconvolta quando una serie di attacchi demoniaci devasta la città, e questa volta si tratta di qualcosa di completamente diverso da ciò con cui hanno avuto a che fare fino a questo momento gli Shadowhunters. Qualcosa di apparentemente impossibile da uccidere che si muove alla luce del sole e colpisce la gente ignara con un veleno letale. Londra è messa immediatamente in quarantena e gli amici di Cordelia, intrappolati come lei nella città, scoprono di essere dotati di poteri incredibili, un'eredità oscura di cui fino a quel momento ignoravano l'esistenza. Questo li costringe a compiere una scelta drammatica che li condurrà a comprendere quanto crudele sia il prezzo da pagare per essere eroi.

Recensione
Dopo un numero considerevole di romanzi di questa autrice , tutti ambientati nello stesso mondo fantastico, temevo seriamente che sarei rimasta delusa. La serie incentrata su Emma e Jiulian mi era piaciuta, come ogni cosa scritta dalla Clare, ma non conquistata completamente. Questa volta l'autrice si cimenta in ulteriore azzardo, crea una trilogia ambientata nuovamente in epoca vittoriana, i protagonisti sono i figli di Will e Tessa, James e Lucie. James è, un po' come suo padre, bello e tormentato, ha ereditato dalla madre dei poteri demoniaci e ama una ragazza che non può avere, Grace la figlia adottiva di Tatiana Blacktorn. Quest'ultima odia profondamente gli Herandale, i Carstarirs ei suoi stessi fratelli Gabriel e Gideo perché li incolpa della morte di suo padre e di suo marito, corrosa dall'odio e dal dolore si è rinchiusa nella residenza di famiglia assieme alla ragazza, isolando entrambe dal mondo esterno. James possiede lo sharm del padre ma non quella vena irriverente e ironica che a me piace tanto ma per alcuni risulta fastidiosa. Lucie invece è una piccola forza della natura, ha una caratterino niente male e da grande vuole fare la scrittrice, è diversa dai personaggi tipici del mondo shadowhunters. Tra gli altri personaggi troviamo Cordelia Carstairs,cugina di Jem, anche lei voce narrante della storia , con lei ho faticato un po' di più a entrare in sintonia,è da sempre innamorata di James ma lui non sembra essersene mai reso conto, o forse non può.

"La bellezza può lacerarti il cuore come dei denti, pensò, ma lei non amava James perché era bello: le sembrava bello perché lo amava"

Con il procedere della storia però ho imparato ad apprezzarla e sul finale non ho potuto fare a meno di  soffrire per lei.
Ultimi ma non meno importanti ci sono Matthew Fairchil, il parabatai di James e figlio di Charlotte e Harry, che nasconde un segreto che gli corrode l'anima, Thomas grande e grosso ma buono come il pane, Christopher lo scienziato, Alastair il fratello scorbutico di Cordelia e alla fine Grace, lei l'ho proprio odiata dall'inizio alla fine. Per quanto riguarda le vecchie conoscenze ci rituffiamo appieno nei personaggi di Infernal Device con Will, Jem, Tessa, Magnus, Jessamine devo dire che per coloro che hanno amato questi personaggi è una vera goduria incontrarli nuovamente! Dopo anni di inattività i demoni ricominciano ad attaccare Londra e per qualche oscuro motivo riescono a farlo anche in piena luce e il loro morso è velenoso. I nostri giovani eroi, come in ogni storia Shadowhunters che si rispetti, si getteranno a capofitto nelle ricerche del colpevole. Unica pecca di questa storia per quel che mi riguarda sta nel fatto che tolto l'abbigliamento dell'epoca in alcune cose questi personaggi sono un po' troppo moderni, non danno la sensazione di essere personaggi del 1900. Ma in ogni caso è un dettaglio insignificante, la storia mi ha conquistata, le descrizioni sono come sempre stupende e i personaggi hanno una caratterizzazione tale da farli sembrare vivi e vegeti. Amo lo stile narrativo della Clare è unica nel suo genere, riesce a creare mille personaggi diversi e unici, ognuno con una sua storia personale intensa e intrigante. Il tema principale di questo romanzo è stato sicuramente quello dell'alcolismo che colpisce due dei suoi personaggi, l'autrice ci mostra quali possono essere i suoi effetti sulle persone e quanto possono soffrire coloro che li hanno a cuore.

"Pensò ai segreti delle persone e al fatto che erano come cicatrici o ferite sotto pelle. Non sempre riuscivi a vederle, ma se le toccavi nel modo sbagliato potevi causare grande sofferenza"
 


venerdì 8 maggio 2020

Recensione: La ragazza di fuoco di Suzanne Collins



Titolo: La ragazza di fuoco. Hunger games
Autore: Suzanne Collins
Editore: Mondadori (collana Chrysalide)
Prezzo: € 14,45
Anno: 2010
Pagine: 373
Genere: Fantascienza,Distopico

VOTO:


Sinossi
Non puoi rifiutarti di partecipare agli Hunger Games. Una volta scelto, il tuo destino è scritto. Dovrai lottare fino all'ultimo, persino uccidere per farcela. Katniss ha vinto. Ma è davvero salva? Dopo la settantaquattresima edizione degli Hunger Games, l'implacabile reality show che si svolge a Panem ogni anno, lei e Peeta sono, miracolosamente, ancora vivi. Katniss dovrebbe sentirsi sollevata, perfino felice. Dopotutto, è riuscita a tornare dalla sua famiglia e dall'amico di sempre, Gale. Invece nulla va come Katniss vorrebbe. Gale è freddo e la tiene a distanza. Peeta le volta le spalle. E in giro si mormora di una rivolta contro Ca-pitol City, che Katniss e Peeta potrebbero avere contribuito a fomentare. La ragazza di fuoco è sconvolta: ha acceso una sommossa. Ora ha paura di non riuscire a spegnerla. E forse non vuole neppure farlo. Mentre si avvicina il momento in cui lei e Peeta dovranno passare da un distretto all'altro per il crudele Tour della Vittoria, la posta in gioco si fa sempre più alta. Se non riusciranno a dimostrare di essere perdutamente innamorati l'uno dell'altra, Katniss e Peeta rischiano di pagare con la vita...

Recensione
Gli Hunger Games sono finiti,Peeta e Katniss sono tornati a casa ma la paura e il dolore non sono rimasti nell'arena. Katniss per sopravvivere e salvare Peeta ha involontariamente sfidato Capitol City e il suo potere,così facendo ha dato una speranza alla gente oppressa di Panem che in suo nome dà il via alla rivolta. La vita sembra ricominciare ma tutto è segnato da ciò che è accaduto loro durante il reality show.Il rapporto con Gale non è più lo stesso,Peeta non le rivolge più la parola e gli incubi la perseguitano.

“Mi appisolo solo per essere risvegliata da incubi che continuano ad aumentare per numero e intensità Peeta che passa buona parte della notte vagando per il treno mi sente urlare mentre lotto per uscire dalla foschia farmacologica...Riesce a svegliarmi e a calmarmi. Poi si ficca nel letto e mi tiene abbracciata finchè non mi riaddormento....ogni notte gli permetto di entrare nel mio letto. Affrontiamo il buio proprio come facevamo nell'arena,stretti l'uno nelle braccia dell'altra,attenti ai pericoli che possono piombarci addosso in qualsiasi momento.”

Sono passati pochi mesi e l'orrore torna a travolgerli con il Tour della Vittoria, dodici tappe durante le quali dovranno apparire in ogni distretto davanti a tutta Panem e parlare di sé stessi,del loro grande amore e dei tributi morti. Il presidente Snow conscio che il suo potere è in pericolo a causa di una ragazzina la affronta e molto poco velatamente minaccia di morte lei e tutti coloro che ama a meno che lei non riesca a convincere tutti del suo amore per Peeta e così facendo a sedare i focolai di ribellione che si sono innescati a causa del suo gesto.

“Anche senza le nostre considerazioni personali a scatenare il dissenso...si percepisce qualcosa nell'aria,il ribollire profondo di una pentola prossima a traboccare”

In questo secondo romanzo Katniss si mostra in tutta la sua fragilità di adolescente,indecisa,insicura e in alcuni frangenti terribilmente egoista ed egocentrica ma al tempo stesso testarda e risoluta davanti al pericolo che incombe sulle persone che ama.Io credo che la sua più grande forza sia al tempo stesso la sua più grande debolezza....Katniss ha il bisogno atavico di proteggere tutti coloro che sono più deboli e bisognosi,nascosta dietro una corazza da dura c'è una ragazzina che ha dovuto crescere troppo in fretta. Anche in questo libro Peeta si dimostra il personaggio migliore,nonostante debba ammettere che inizialmente lo trovavo un po' noioso nella su bontà così disarmante(sopratutto per il fatto di vederlo solo dal punto di vista di Katniss),ho scoperto di amarlo sempre più con l'avanzare della storia perchè la sua non è una bontà assoluta,non è immune ai difetti ma ci mette tutto se stesso per proteggere ciò che ama di più e lo fa con coraggio e disperazione.
Un'altro personaggio che riusciamo a conoscere meglio è il buon vecchio Haymitch che in questo romanzo ci mostra alcuni retroscena della sua vita come il suo passato da tributo che ci permettono di scorgere le sue paure e gli incubi che lo ossessionano portandolo alla dipendenza dal bere e ad un totale degrado della sua persona. Tra le new entry che preferisco c'è Finnick Odair che dopo una partenza un po' ambigua dimostra una grande bontà e tenerezza,soppratutto nei confronti dell'anziana Mags,unite ad una buona dose di coraggio!

DAL LIBRO AL FILM:
Titolo originale: The Hunger Games: Catching Fire
Anno: 2013
Durata: 146 min
Regia: Francis Lawrence


Attori:
Jennifer Lawrence: Katniss Everdeen
Josh Hutcherson: Peeta Mellark
Elizabeth Banks: Effie Trinket
Donald Sutherland: Presidente Snow
Liam Hemsworth: Gale Hawthorne
Sam Claflin: Finnick Odair
Jena Malone: Johanna Mason
Woody Harrelson: Haymitch Abernathy
Lenny Kravitz: Cinna

Il cambio di regia ha veramente giovato a questo film,nonostante per motivi di tempo siano state tralasciate alcune cose è totalmente fedele al libro(cosa di cui non posso che gioire profondamente!!!!). Ho trovato anche perfetta la colonna sonora con quel continuo richiamo al motivetto della ghiandaia imitatrice(simbolo della rivoluzione). Le ambientazioni sono molto belle e curate nei particolari,rispecchiano a meraviglia le descrizioni fatte nel romanzo,in particolar modo ho apprezzato l'Arena con le sue trappole mortali(le scimmie,la nebbia e la cornucopia). Alcuni difetti che ho riscontrato sono legati al personaggio di Haymitch(eredità della precedente regia),l'attore mi piace ma non rappresenta il personaggio come dovrebbe,questi infatti è costantemente ubriaco(i momenti di lucidità sono quasi inesistenti),irascibile,trasandato e cosa per me fondamentale:il suo rapporto con Katniss è un alternanza di odio e affinità che li lega contro la loro volontà. Al contrario l'attore ci mostra un Haymitch lucido e ironico,palesemente affezionato ai suoi giovani tributi. Un'altra cosa che non ho apprezzato è l'indifferenza di Katniss di fronte al sacrificio compiuto da Mags,nel libro la ragazza ne esce distrutta! 


Non ho apprezzato molto neppure il modo in cui sono stati rappresentati i preparatori di Katniss che secondo me non sono presentati nel modo giusto e che svolgo un ruolo più importante di quello che gli è stato affidato nel film. Nel complesso è un ottimo film veramente avvincente!