mercoledì 15 luglio 2020

Recensione : L'allieva di Alessia Gazzola


Titolo: L'allieva 
Serie: 1# L'allieva
Autore: Alessia Gazzola
Editore: Longanesi
Pagine: 374

Trama
Alice Allevi è una giovane specializzanda in medicina legale. Ha ancora tanto da imparare e sa di essere un po' distratta, spesso sbadata. Ma di una cosa è sicura: ama il suo lavoro. Anche se l'istituto in cui lo svolge è un vero e proprio santuario delle umiliazioni. E anche se i suoi superiori non la ritengono tagliata per quel mestiere. Alice resiste a tutto, incoraggiata dall'affetto delle amiche, dalla carica vitale della sua coinquilina giapponese, Yukino, e dal rapporto di stima, spesso non ricambiata, che la lega a Claudio, suo collega e superiore (e forse qualcosa in più). Fino all'omicidio. Per un medico legale, un sopralluogo sulla scena del crimine è routine, un omicidio è parte del lavoro quotidiano. Ma non questa volta. Stavolta, quando Alice entra in quel lussuoso appartamento romano e vede il cadavere della ragazza disteso ai suoi piedi, la testa circondata da un'aureola di sangue, capisce che quello non sarà un caso come gli altri. Perché stavolta conosce la vittima.

Recensione 
Qualche tempo fa avevo letto il prequel di questa serie, il romanzo breve Sindrome da cuore in sospeso, nel quale ci veniva presentata la protagonista ancora all'università alle prese con la decisione di quale specialozzazione prendere e con un piccolo caso di possibile omicidio. Devo dire che oggi come allora  sono molto indecisa se queste storie mi piacciono o meno. Trovo adorabile lo stile di scrittura di questa autrice, che riesce a catturare il lettore con descrizioni ben dosate,portando i personaggi in pochi luoghi ma ben descritti, con una bella caratterizzazione dei personaggi e con una bravura fuori dal comune è risuscita a ricreare in chiave moderna il personaggio di Miss Marple. La nostra protagonista infatti una volta deciso che farà la patologa(rabbrividisco solo al pensiero), non riesce a fare a meno di infilare il naso dove non dovrebbe cacciandosi in guai più grossi di lei. Se da un lato l'ho trovata adorabile e buffa, un po' alla Bridget Jones per intenderci, dall'altro ho trovato la sua smania di ficcanasare e la sua curiosità smodata un po' fastidiose. È, più per pigrizia che altro, una studentessa mediocre con una cotta per il suo diretto superiore, un personaggio odioso fino al midollo, belloccio e consapevole di esserlo. Claudio Conforti risulta solo arrogante e superficiale. A questo punto vi chiederete come sia possibile che il libro mi sia piaciuto, in verità credo sia la bravura della scrittrice che coinvolge il lettore nel caso trascinando la sua curiosità, fino all'ultima pagina per capire cosa veramente sia successo e se le elucubrazioni folli di Alice siano in qualche modo fondate.

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