Titolo : Se non ti vedo non esisti
Autore : Levante
Editore : Rizzoli
Pubblicazione : 2018
Pagine : 262
Sinossi
Anita, redattrice in una rivista di moda, è quello che tutte sognano di essere: bella, giovane, elegante e colta. Ma anche tremendamente complicata. Sua madre e sua sorella, così concrete, non capiscono da dove arrivi la sua inquietudine. Lei però lo sa bene: quando si guarda allo specchio, le sue "mille me" riflettono i suoi cambiamenti di umore e la incoraggiano, la contraddicono, la rimproverano quando sbaglia. Perché Anita sbaglia spesso, soprattutto quando si tratta di uomini: i suoi tre errori più grandi sono Filippo, incontrato per caso, la miccia che scatena la crisi matrimoniale; Flavio, una passione soffocante, e Jacopo, il marito perfetto che non sembra riuscire più a capirla. Anita crede di amarli tutti, ma forse la verità è che la vita le sta sfuggendo di mano.
Recensione :
Difficilmente scrivo recensioni negative dei libri, il mio motto è "se non mi piace non lo finisco", la lettura per me è un hobby, qualcosa che mi distrae dai problemi della vita di tutti i giorni e che mi rende felice. Se un romanzo mi annoia o non mi piace difficilmente riesco ad arrivare alla fine. Questa volta a causa della challenge a cui partecipo ho dovuto per forza finirlo ed è stato un supplizio. Nella prima metà del romanzo facciamo la conoscenza della protagonista, ci racconta di sé, delle sue insicurezze e della sua costante irrequietezza. Ha un marito splendido ma non riesce a farselo bastare e per questo salta da un amante all'altro, le basta uno sguardo intenso e un sorriso per diventare una diciassettenne con le fregole.
"È sposato
È sposato
Ma perché vi sposate se poi non riuscite a stare assieme nemmeno con la colla"
Anita, la protagonista, è una persona profondamente superficiale, l'autrice spreca righe su righe a raccontarci di come si trucca(come se al lettore potesse veramente interessare). Sicuramente avrà voluto mandare al lettore un qualche messaggio subliminale, mostrandoci le maschere dietro cui si nasconde la sua protagonista, non per niente Anita nomina più volte le sue "mille me", ma dal mio punto di vista l'ho trovata una forzatura. Il marito di Anita è un brav'uomo che le lascia tutto lo spazio possibile per realizzarsi come redattrice e come donna, forse anche troppo spazio, ma di lui non sappiamo praticamente nulla. Tutto gira attorno agli amanti di Anita, al fatto che lei ogni volta pensa di essere innamorata ma al tempo stesso non ha il coraggio di lasciare il marito. È veramente una delle protagoniste più tristi di cui abbia mai letto. Ad un certo punto Anita conosce e si innamora di Flavio, un uomo che fin da subito appare per quello che è :
"Ingiusta era stata anche l'ultima fidanzata, Camilla, che lo aveva lasciato dopo aver scoperto di essere stata tradita e non ne aveva più voluto sapere di lui....le cose andavano male e lui era caduto in questa sorta di ipersessualità, dipendenza dal sesso, in cui aveva finito per portarsi a letto non volle ricordare quante donne. Le aveva chiesto perdono per questo ma il perdono non era stato mai abbastanza e forse...la colpa era del fatto che in fondo lei non lo amava davvero. Perché l'amore si sa, può superare ogni ostacolo. "
Dopo questo brano ero allibita e sconvolta, ma veramente l'autrice ha scritto delle frasi del genere?
Solo verso la fine se ne capisce il motivo e il senso ( se così si può dire), viene infatti introdotto il tema dello stalking e il romanzo si salva lievemente. la protagonista viene infatti perseguitata da uno dei suoi amanti che le rende la vita un inferno tra messaggi minatori e minacce vere e proprie. Il tema è molto attuale e sicuramente importante ,peccato che l'autrice lo affronti nel modo più sbagliato possibile, almeno secondo il mio punto di vista. Certo è, nonostante il suo stile sia abbastanza scorrevole e musicale, l'autrice dovrebbe limitarsi a scrivere canzoni perché per i libri a mio avviso proprio non è portata.
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