Autore : Amanda Foody e C. L. Herman
Editore : Mondadori
Pagine : 396
Sinossi
A ogni generazione, al sorgere della Luna di Sangue, le sette famiglie della remota città di Ilvernath scelgono ciascuna un proprio campione che combatterà in un torneo all'ultimo sangue. In palio c'è il controllo assoluto sull'alta magia, la più potente al mondo, a lungo ritenuta esaurita e ora gelosamente custodita in segreto da una delle sette famiglie maledette di Ilvernath. Finora i crudeli Lowe hanno vinto quasi tutti i tornei, e si preparano a confermare il proprio dominio. Ma quest'anno c'è qualcosa di nuovo: grazie al bestseller Una tradizione tragica, che ha svelato tutti i segreti del torneo della Luna di Sangue, i sette contendenti sono sotto i riflettori del mondo intero. Possono avere nuove informazioni, nuovi mezzi per vincere. Più di tutto, possono avere una scelta: accettare il loro destino, o riscrivere la storia. Una storia che, però, deve essere intrisa di sangue
Recensione
Sulla città di Ilvenath ogni 20 anni cala il velo di sangue e le sette famiglie magiche più potenti fanno scendere in campo un campione, il più forte fra i giovani. I sette campioni si devono sfidare all'ultimo sangue per la conquista dell'alta magia, la più potente. Questa terribile e tragica tradizione è sconosciuta al resto della popolazione ma questa volta le cose saranno diverse perché qualcuno ha rivelato i segreti che la circondano. Le sette famiglie ora sono sotto l'occhio curioso della stampa, del governo e di tutta la popolazione. Di questo universo magico non conosciamo molto se non che la maggioranza della gente possiede la magia comune e raccogliendola in appositi contenitori può utilizzarla per gli incantesimi. Per quello che è lo svolgimento della trama quello che sappiamo è sufficiente ma ammetto di essere curiosa di conoscere altri particolari e spero che nel prossimo libro ci verranno dati maggiori dettagli. Conosciamo alcuni dei sette campioni direttamente dai loro pensieri, avremo infatti un punto di vista multiplo e alternato. Partiamo conoscendo Alastir, il rampollo della famiglia più potente, i Lowe, il ragazzo è stato cresciuto per essere il mostro che tutti si aspettano vinca il torneo ma lui non è proprio così. Il suo cuore è stato protetto per tutta la vita dal fratello Andry. Gavin al contrario di Alastir è cresciuto in una famiglia di perdenti da generazioni ma a lui la situazione non sta bene per niente e la disperazione unita alla voglia di sopravvivere a tutti i costi lo porteranno a fare scelte discutibili ma per certi versi comprensibili. Isobel non ha mai voluto essere una campionessa ma si è ritrovata suo malgrado coinvolta prima del tempo. Ognuno dei protagonisti ci mostrerà un lato molto umano e vero, sono solo dei ragazzini spaventati e disperati. Chi più chi meno si trovano tutti invischiati in un sistema che li ha travolti, le famiglie li hanno plasmati per vincere ma non sempre hanno ottenuto quello che volevano. Ho apprezzato particolarmente il risvolto emotivo della storia, ci troviamo davanti dei veri e propri Hunger Games magici, con tanto di arena e tributi ma quello che distingue questa storia, nella sua semplicità, è proprio la componente emotiva, la distinzione tra buoni e cattivi, eroi e mostri. Chi è entrato da eroe, chi da mostro e cosa ognuno di loro è disposto a sacrificare pur di sopravvivere o di salvare coloro che amano. Non è un romanzo perfetto ma mi è piaciuto e aspetto con ansia un seguito.
Questo mi ha un po' deluso, mi aspettavo più lotta. È molto young
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