sabato 29 gennaio 2022

Acqua passata di Valeria Corciolani



Per la Rubrica 5 blogger per un autore, in collaborazione con Chiara La lettrice sulle nuvole,Chicca Libriintavola, Desperate Bookswife e Daniela Un libro per amico. In questo secondo appuntamento facciamo la conoscenza di Valeria Corciolani . 




Titolo : Acqua passata

Autore:Valeria Corciolani

Editore : Amazon publishing

Pagine : 332

Sinossi:

Una colf dai fianchi robusti e dalla mente sottile capace di leggere la realtà più lucidamente di Sherlock Holmes.

Chiavari. In un vicolo della placida cittadina ligure, uno sconosciuto viene rinvenuto in fin di vita. Poche ore dopo, Alma Boero, quarantenne dallo sguardo acuto, poche parole e selvatica fierezza, trova il cadavere di una giovane editor nel palazzo dove lavora come colf.

A indagare sui casi è l’ispettore Jules Rosset, che resta presto folgorato dalle intuizioni della giunonica colf e dalla sua capacità di fotografare le persone scandagliandole attraverso le loro abitudini, la loro spazzatura, il loro modo di sistemare i calzini e dalle piccole e grandi manie che ogni essere umano custodisce gelosamente.

Quando alle indagini si aggiunge un nuovo mistero, Rosset capisce di avere per le mani uno strumento impareggiabile per sbrogliare la matassa di quegli eventi all’apparenza slegati tra loro e per evitare le reticenze investigative del questore: una colf insospettabile, discreta e affidabile, che può infilarsi nelle pieghe più intime delle vite altrui. Ma Alma – quattro figli, una suocera e un ex marito – è uno strumento tutt’altro che facile da usare.


L'autore

Valeria Corciolani è nata e vive a Chiavari, con marito, due figli, un geco e un gatto di nome Elwood, in onore del personaggio dei Blues Brothers. Laureata in Belle Arti, lavora come grafica/illustratrice e conduce corsi nelle scuole per avvicinare i bambini all’arte e alla creatività. Si occupa di fotografia, allestimenti e complementi di arredo in eco-design. Zitta zitta, si mette a scrivere e nel 2010 pubblica per Mondadori il suo primo romanzo, Lacrime di coccodrillo. Nel 2012 si cimenta con il racconto Il gatto l’Astice e il cammello (Antologia “Giallo Panettone”, Mondadori) e si diverte moltissimo, tanto che ne scrive un altro, Mephisto (Antologia “Animali noir”, Falco Editore). Con Emma Books pubblica Il morso del ramarro (finalista al Premio internazionale di letteratura Città di Como 2015), il racconto Pesto dolce – la ricetta della possibilità e La mossa della cernia. Ah, giusto a onor di cronaca, il geco si chiama Attilio. Acqua passata è il suo primo titolo per Amazon Publishing.


Recensione :

Siamo in Liguria, più precisamente a Chiavari, una cittadina bagnata dal mare. In una notte di pioggia torrenziale viene ritrovato un uomo svenuto sul ciglio della strada e poco dopo in un alloggio poco distante, il cadavere di una donna. A fare il macabro ritrovamento è Alma Boero, una giunonica colf di quarant'anni. Sul posto come investigatore interviene Jules Rosset, da poco trasferitosi a Chiavari dalla Valle d'Aosta. Questo romanzo dovrebbe essere un giallo ma più che le indagini di per sé a farla da padrone sono i personaggi e le loro storie. Alma è un bellissimo personaggio, dopo essere stata abbandonata dal marito si è tirata su le maniche e si è buttata a capofitto nel lavoro per mantenere oltre a se stessa i quattro figli e la suocera anziana. Alma è una persona forte, determinata e dalla mente acuta, a volte è un po' scontrosa ma ha un cuore grande e generoso, l'amore per i suoi figli e la generosità verso la suocera sono commoventi. Jules dal canto suo è un uomo pieno si spigoli, affezionato alla solitudine, alla buona musica e ai suoi libri non è abituato a rapportarsi con le persone, l'empatia spesso non è il suo forte. Anche alcuni personaggi secondari sono descritti in maniera eccellente, come la vecchia suocera Alfonsina fissata con la fisionomia dei volti e totalmente dipendente dalla nuora, l'affetto tacito tra queste due donne, scottante dalla vita è palese e toccante nonostante entrambe siano troppo dure e testare per ammetterlo. Nella parte iniziale del romanzo ho fatto un po' di fatica a entrare nella storia, lo stile narrativo dell'autrice è molto particolare, un po' arzigogolato e io che sono abituata a stili più lineari non sono riuscita subito a entrare in sintonia con la narrazione. In questa prima parte inoltre vengono presentati in ogni capitolo dei personaggi differenti che raccontano la storia attraverso il loro punto di vista creando un po' di confusione poi una volta compreso il meccanismo la storia vola. Ho trovato molto carino anche il vezzo di utilizzare l'ultima parola di un capitolo per iniziare quello successivo,stratagemma che dona una sorta di continuità alla storia. Le descrizioni della città sono piene e complete, ricostruiscono bene i luoghi in cui si svolgono le vicende. Altro aspetto importante di questo libro sono i temi trattati dall'autrice, in primis il cyber bullismo, un tema quanto mai attuale. La componente giallo invece l'ho trovata un po' scarna e abbastanza prevedibile, non ci sono grandi colpi di scena e nonostante siano presenti delle indagini sia da parte di Jules che da parte di Alma che indossa i panni della "Signora in giallo" queste non creano un grande interesse da parte del lettore quindi se cercate un giallo questo libro non so se fa per voi, se invece cercate un buon libro di stampo italiano direi che questa potrebbe essere un ottima lettura. 

4 commenti:

  1. Dalle tue parole sembra che questo titolo faccia per me, anche perché conoscendoti molto bene...so cosa vuoi dire con esattezza quando scrivi e so che impatto ha su di me quel tuo pensiero lì.

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  2. Io adoro Alma e Jules, sono arrivata al terzo volume ma pian piano cercherò di finire tutta la serie. La Corciolani scrive benissimo, mi piace lo stile ma soprattutto i suoi personaggi

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  3. sono contenta che la Corciolani sia piaciuta anche a te! Io sto adorando questa serie

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  4. Non vedo l'ora di leggere anche questo.
    So che la questione ultima parola del capitolo precedente uguale alla prima del capitolo successivo piace molto, a me invece è l'unica cosa che mi ha lasciato un po' perplessa... La trovo una cosa un po' forzata, un'esercizio di scrittura che poco associo allo scrivere con impeto.

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