Titolo : La ragazza dei fiori di carta
Autore : Donato Carrisi
Pagine : 164
Editore : Tea
Data : settembre 2013
Sinossi
Il monte Fumo è una cattedrale di ghiaccio, teatro di una battaglia decisiva. Ma l'eco dei combattimenti non varca l'entrata della caverna in cui avviene un confronto fra due uomini. Uno è un prigioniero che all'alba sarà fucilato, a meno che non riveli nome e grado. L'altro è un medico che ha solo una notte per convincerlo a parlare, ma che ancora non sa che ciò che sta per sentire è molto più di quanto ha chiesto e cambierà per sempre anche la sua esistenza. Perché le vite di questi due uomini che dovrebbero essere nemici, in realtà, sono legate. Sono appese a un filo sottile come il fumo che si leva dalle loro sigarette e dipendono dalle risposte a tre domande. Chi è il prigioniero? Chi è Guzman? Chi era l'uomo che fumava sul Titanic? Questa è la storia della verità nascosta nell'abisso di una leggenda. Questa è la storia di un eroe insolito e della sua ossessione. Questa storia ha attraversato il tempo e ingannato la morte, perché è destinata al cuore di una donna misteriosa.
Recensione:
Ero partita a leggere questo libro con aspettative abbastanza alte, l'ambientazione e il periodo storico mi ispirava o tantissimo. L'inizio è effettivamente molto intrigante, la guerra, le trincee, il dolore di due popoli in conflitto uno dei quali mi appartiene. Mio padre ha partecipato alla guerra mondiale e forse per questo motivo il mio cuore batte più forte quando si toccano questi argomenti, in un certo senso toccano corde scoperte del mio cuore. Il personaggio del dottore è interessante, l'ho trovato molto vero, molto umano con il suo rito di segnarsi le ultime parole dei moribondi. Bello anche l'incontro con il prigioniero e l'inizio della loro breve quanto affascinante conoscenza. La parte centrale della storia però purtroppo per quel che mi riguarda si perde, la storia di Guzman non mi ha coinvolta per niente, per tutto il tempo aspettavo di capire cosa c'entrasse con la donna dei fiori di carta (che alla fine viene si e no nominata). Effettivamente alla fine tutto trova un suo senso e una spiegazione, anche se l'accenno al Titanic fa un po' ridere ed è anche un po' inutile, giusto per trattenere un po' la curiosità del lettore. Mi dispiace ma per la seconda volta mi trovo a dire che la storia di Carrisi per me è un Ni.
per me è stato un libro deludente
RispondiEliminaAbbastanza, dopo la casa delle voci mi aspettavo molto di meglio
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