giovedì 19 marzo 2020

Recensione : Le nebbie di Avalon di Marion Zimmer Bradley


Titolo: Le nebbie di Avalon
Autore: Marion Zimmer Bradley
Editore: Tea
Pagine: 654
Voto:

Sinossi
 Le Nebbie di Avalon tratta degli intrecci storico-fantastici legati alla figura di re Artù, protagonista del ciclo arturiano, il leggendario re che, con la sua Tavola rotonda, riportò la pace in Britannia e vi regnò per lungo tempo. La storia è narrata dal punto di vista di personaggi femminili (caratteristica che si conserva negli altri libri della serie): Igraine, Morgana, Viviana, Morgause, Ginevra. Nel libro è anche molto marcata la discussione tra la tradizione religiosa dell'epoca , pagana e politeista, e le prime avvisaglie del Cristianesimo con le relative contrapposizioni tra i protagonisti.
Tra magie, tradimenti, alleanze e avventure, si snoda la vicenda già nota, in quanto molte volte raccontata in varie versioni.
Marion Zimmer Bradley ci fornisce, però, una sua personale revisione, che risulta da un lato più realistica, in quanto a psicologia dei personaggi, e dall'altro legata all'interpretazione degli elementi fantastici in chiave mitico-religiosa nell'ambito del misticismo celtico.

Recensione

Morgana la fata, Morgana la strega, in questo romanzo basato sulle leggende del ciclo arturiano Morgana è il cuore della storia. L'autrice, per la prima volta, decide di raccontare la storia di re Artù non dal punto di vista dei cavalieri e degli eroi bensì delle donne che si trovano alle loro spalle. Le protagoniste oltre a Morgana sono Igraine, madre sua e di Artù, sua zia Viviana, la dama del lago, sacerdotessa della mitica isola di Avalon, dove le donne vivono in pace e venerano la Dea e in ultimo Ginevra, moglie di Artù. Igraine è una donna fragile e manipolabile, Viviana è dura come la roccia e dedica tutta se stessa al culto della Dea, il cristianesimo dilaga per la Bretagna e il culto rischia di venire dimenticato, questo renderà sempre più difficile l'accesso all'idola di Avalon vhe pian piano finirà per staccarsi del tutto da questo mondo, Viviana e Merlino tentano tramite Artù il tutto per tutto per salvare il loro mondo. Ginevra invece è l'incarnazione della pia cristiana ed è forse il personaggio più antipatico di tutto il romanzo, proprio lei che dovrebbe incarnare tutti i principo cristiani tradisce il marito, odia la cognata per la sua diversità e vive di rancori. Questo romanzo ci svela una versione femminista e pagana di queste leggende che io ho amato profondamente. Ho letto per la prima volta questo  romanzo quando frequentavo il liceo e mi aveva affascinata tantissimo anche  se lo stile dell'autrice non è leggero e moderno risulta comunque affascinante e scorrevole, a tratti inpotico. Morgana che è sempre stata vista come la cattiva per antonomasia della storia viene qui mostrata non solo per i suoi difetti ma anche per i suoi pregi, conoaciamo le sue motivazioni  più profonde e le sue fragilità di donna. Ho trovato questo personaggio tra i più affascinanti dell'universo femminile letterario.
Un altro tema trattato è quello della reincarnazione, nel ciclo di Avalon infatti le storie seguono le stesse anime nel corso dei secoli.

Dea abbi misericordia... è passata una vita e non l'ho riconosciuto... ora è andato di nuovo;lo riconoscerò quando ci incontreremo ancora, oppure cammineremo di nuovo come ciechi, come due estranei?

Un immagine coinvolgente e particolare della vita e della morte. Un romanzo stupendo di quelli che rimangono nel cuore

4 commenti:

  1. E' nella mia libreria da un anno e mezzo, devo ammettere che appena avrò un po' di tempo lo devo leggere assolutamente. Sono stata sempre affascinata dalla figura di Morgana

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    1. Te lo consiglio vivamente, questo romanzo riesce ad affascinare il lettore nel profondo. L'autrice ci mostra una Morgana mai vista prima e meravigliosa

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  2. Eh...il libro che prestai al cliente della pizzeria prima ancora di averlo letto. Quanta stupidità... ma l'ho recuperato :-)

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