venerdì 4 ottobre 2019

Recensione: I fidanzati dell'inverso di Christelle Dabos






Titolo: Fidanzati dell' Inverno
Autrice: Christelle Dabos
Editore: Edizioni e/o
Data di Pubblicazione: 18 Aprile 2018
Genere: Fantasy/Young Adult
Saga: L'Attraversaspecchi #1
Il mio voto:

Sinossi
In un universo composto da ventuno arche, tante quanti sono i pianeti che orbitano intorno a quella che fu la Terra, vive Ofelia. Originaria dell'arca "Anima", è una ragazza timida, goffa e un po' miope ma con due doni particolari: può attraversare gli specchi e leggere il passato degli oggetti. Lavora come curatrice di un museo finché le Decane della città decidono di darla in sposa al nobile Thorn, della potente famiglia dei Draghi. Questo significa trasferirsi su un'altra arca, "Polo", molto più fredda e inospitale di Anima, abitata da bestie giganti e famiglie sempre in lotta tra loro. Ma per quale scopo è stata scelta proprio lei? Tra oggetti capricciosi, illusioni ottiche, mondi galleggianti e lotte di potere, Ofelia scoprirà di essere la chiave fondamentale di un enigma da cui potrebbe dipendere il destino del suo mondo.


Saga dell' Attraversaspecchi:

1. Fidanzati dell’inverno
2. Scomparsi di Chiardiluna, 9 Gennaio 2019
3. La memoria di Babele, 9 ottobre 2019
4. 

Recensione
Il mondo come lo conosciamo noi non esiste più, Dio si è arrabbiato e l'ha fatto a pezzi, grossi blocchi di terra fluttuano nello spazio ma rimangono comunque vicini gli uni agli altri. Uno di questi blocchi è stato battezzato Anima perché coloro che ci vivono hanno un potere unico, con le mani possono "leggere" il passato degli oggetti e vedere qual'è la loro storia e tutti coloro che hanno interagito con essi. Coloro che possiedono e riescono a coltivare il dono devono portare dei guanti se no in caso contrario saprebbero tutto di chi hanno attorno. Ofelia , la nostra protagonista, è una tra le migliori lettrici di Anima, gestisce con il prozio il Museo, dove sono raccolti e protetti oggetti provenienti dal vecchio mondo. Ofelia ama molto il suo lavoro al Museo, vivere tra le tracce del passato la rende serena più di ogni altra cosa, ma Ofelia non è solo questo, lei è anche in grado di attraversare gli specchi, un potere molto particolare che pochissimi possiedono. Ofelia è sicuramente una ragazza speciale ma lei non se ne rende minimamente conto, la sua famiglia (prozio  a parte) l'ha sempre fatta sentire diversa, inadeguata perché a lei non interessano i bei vestiti, i ragazzi, farsi una famiglia, a lei interessano solo i ricordi. Un giorno però la sua famiglia la cede in sposa ad un uomo di un altra Arca, uno sconosciuto proveniente da un mondo rinomato per essere freddo e brutale. Ofelia sarà costretta ad imbarcarsi in un impresa più grande di lei, sopravvivere in un mondo totalmente ostile e alieno, un luogo in cui nulla è come sembra e i nemici si nascondono dietro ogni angolo. Per di più Thorn, il cosiddetto fidanzato è un uomo scostante e da modi a dir poco da villano. Ofelia e sua zia Roseline, che la accompagna, si ritrovano a dover vivere con Berenilde, zia di Thorn,una donna enigmatica e frivola. Di personaggi veramente simpatici in questo romanzo non ne ho proprio trovati, Ofelia è troppo remissiva, anche se sono sicura che nei prossimi libri cambierà registro, di lei ho amato solo la sua sciarpa vivente( per me che vivo nove mesi all'anno con la sciarpa al collo è il massimo della goduria) . Thorn è veramente troppo poco presente e i suoi modi sono così altalenanti che è quasi impossibile inquadrarlo. Berenilde è semplicemente odiosa, l'ho trovata antipatica dalla prima all'ultima riga, una bambina viziata e a volte cattiva e insensibile. Gli unici personaggi che salvo sono quelli secondari, il prozio che la adora, la zia Roseline che nonostante i modi strani si rivela una tipa tosta, Galea e Renard le uniche due persone sul Polo che si degnano di aiutare Ofelia anche se lo fanno a modo loro.
Lo stile della Dabos è scorrevole, i personaggi ben caratterizzati, non rischi di certo di conforderli e le descrizioni sono fin troppo accurate ma la scrittrice non ci mostra tutto e subito, ci svela i segreti di questo mondo con molta lentezza. Per gli appassionati dei romanzi veloci e pieni di azione questa storia non è proprio ciò che fa per loro, gli avvenimenti veri e propri si possono contare sulla punta delle dita per il resto Ofelia si aggira tra una residenza e l'altra concludendo e capendoci molto poco. La gente che popola il Polo, la nuova Arca, si divide fondamentalmente in due tipi i Draghi tra i quali contiamo Berenilde, violenti e crudeli e i Miraggi, coloro che sanno creare illusioni, certi passaggi mi hanno ricordato un po' le ambientazioni alla Alice nel paese delle meraviglie e io non le amo molto, la storia però nel complesso è interessante e lascia una certa dose di curiosità. Spero che il prossimo capitolo sia un po' più movimentato.


2 commenti:

  1. so di andare controcorrente ma questa serie a me non ispira proprio.

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    1. Ciao,io sono stata trascinata da Baba Desperate ad organizzare il gruppo di lettura,inizialmente non ispirava un granchè anche me. L'autrice ha uno stile molto lontano dal mio ma tutto sommato mi sta piacendo,è una storia un pò fuori dal comune

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