venerdì 15 marzo 2019

Un maledetto lieto fine di Bianca Marconero

Titolo: Un maledetto lieto fine
Autore: Bianca Marconero
Editore: Newton Compton
Data di uscita: 7 febbraio 2019
Pagine: 349
Prezzo: € 8,41

Il mio voto:

Sinossi:

Agnese ha diciannove anni, è la figlia di un senatore piuttosto influente e ha ricevuto un'educazione rigida. Le piace disegnare ma ha messo i sogni nel cassetto e si è iscritta a Giurisprudenza. Dopo la morte della madre, ha imparato a nascondere a tutti i suoi veri sentimenti ed è diventata la classica ragazza ricca, perfetta, composta e fredda, ma in realtà piena di insicurezze. Quando la sua incapacità di lasciarsi andare allontana il ragazzo di cui è innamorata da anni, Agnese capisce di avere bisogno di aiuto. Vorrebbe qualcuno che le insegni a essere meno impacciata e Brando, il suo fratellastro appena acquisito, sembra proprio la persona giusta. Lui lavora di notte, suona in una band, e cambia ragazza ogni sera. Peccato che il bacio che i due si scambiano per "prova" sia lontano anni luce da un esercizio senza conseguenze. Così le loro lezioni di seduzione ben presto diventano qualcosa di più... Brando saprà insegnare ad Agnese che la lezione più importante di tutte è abbandonarsi alle emozioni? Basta un corso di "seduzione" per imparare a lasciarsi andare?






Recensione:





Nella Roma bene dei giorni nostri facciamo la conoscenza di Agnese,ricca e viziata figlia di un senatore. La ragazza si circonda di belle cose, vestiti costosi e amici provenienti da famiglie benestanti, è una bella ragazza ma fredda e distaccata. Dall'altra parte troviamo Brando, figlio di gente comune, abituato a frequentare locali notturni malfamati, a girare in vespa e i suoi amici non provengono dalla ricca borghesia ma come lui vivono per la musica. I due ragazzi non possono essere più diversi di così, l'unica cosa che li accomuna è il fatto che il padre di lei e la madre di lui si siano sposati e questo li obbliga a vivere sotto lo stesso tetto e a dividersi un ala della fantastica villa di proprietà del senatore. Agnese la cui vita è stata impostata dal padre per essere tutta parvenza e perfezione chiama Brando, e non proprio a torto, il "Debosciato". Lui dal canto suo fa di tutto per rientrare perfettamente in questa descrizione, vive al momento, frequenta per lavoro e divertimento i peggiori locali e fa di tutto per far arrabbiare il senatore, con il quale ha un rapporto orribile, conflittuale e rancoroso. La vita dei due cambia bruscamente quando Agnese viene lasciata dal fidanzato e gli pseudo amici di cui si circondano le fanno notare che lei si ammanta talmente tanto di algida perfezione da risultare fredda e inavvicinabile, troppo immatura dal punto di vista sessuale per poter avere un fidanzato il quale non ha neppure il coraggio di baciarla. Questo incrina tutte le sue certezze e la fa sprofondare in una terribile crisi, lei abituata ad avere tutto non può avere l'unico ragazzo per cui ha una cotta da sempre. Questa crisi la porterà a decidere di chiedere al fratellastro, che a malapena sopporta, ma che è decisamente belloccio e che ha un bagaglio di esperienze nel campo veramente notevole, di darle sotto compenso lezioni di sesso. Si innesca così una serie di incontri decisamente piccanti tra i due, che io decisamente non ho apprezzato ma non per colpa dell'autrice ma in quanto io non amo per nulla questo genere di descrizioni tanto più che in alcuni punti ci si avvicina un po' troppo alla violenza. Tra attrazioni nascoste, incertezze e paure si crea tra i due ragazzi un legame forte ma alquanto malato, nessuno dei due riesce a comunicare con l'altro e questo crea una serie di situazioni spiacevoli e dolorose per entrambi.

"Le scappa una lacrima. Le corre sulla guancia, ma lei la cancella in fretta. Mi dico che è la rabbia. Mi dico che è furiosa con me. Quella lacrima è una carezza che non allevia nemmeno un pò il dolore. Non so se ci metto un secolo, un minuto, un secondo ma è più del tempo che Agnese mi ha concesso. Quando trovo qualcosa da dire, lei è già andata via."

Agnese fondamentale non è cattiva ma non è neanche un bel personaggio, è troppo chiusa in sé stessa, troppo presa dai suoi piccoli problemi da adolescente per accorgersi di chi soffre o di chi potrebbe soffrire attorno a lei. Brando mi è piaciuto di più, nonostante i suoi scatti d'ira e la sua mancanza di auto controllo, ha un cuore più grande e vive di più di sensazioni e di istinto, è un "uomo di fuoco". 

"<<Ci sono uomini fatti di terra,Agnese>>, conferma Isabella, sedendosi sul divano con tutte le sue shopper. <<Sono concreti. Solidi. Danno molta sicurezza, ma a volte possono essere.... distaccati>>.......<<Ci sono uomini fatti di aria>>, prosegue, <<non fidarti di loro. Sono inconsistenti. Poi ci sono gli uomini fatti di acqua, che sono opportunisti, assumono la forma di ciò che li contiene, si adattano. E ci sono gli uomini di fuoco....<<Un uomo......di fuoco?>>. Sorride <<Fuoco>>, conferma. <<Creativo,esplosivo,confortante>>"


In sottofondo troviamo una serie di personaggi secondari non particolarmente sviluppati ma che risultano comunque interessanti  il senatore è una figura veramente brutta, non è propriamente un cattivo ma è decisamente un padre duro e soffocante che si interessa più alle apparenze che alla felicità della figlia, stesso discorso con la moglie Isabella, una donna fragile e delicata di salute,che però risulta nel suo piccolo un bel personaggio, soprattutto vista attraverso gli occhi del figlio, Brando. Tra gli amici di quest'ultimo spicca sicuramente Pier, un ragazzo che inizialmente sembra il più fragile del gruppo ma che svelerà un lato di sé molto forte e determinato, un ragazzo solido che sarà un punto fermo sia per Brando che per Agnese. Le descrizioni sono inserite nella narrazione in maniera magistrale mostrandoci degli scorci di Roma senza mai essere eccessive. Il finale è la parte che maggiormente colpisce il lettore, è intenso e ricco di colpi di scena. In conclusione penso sia una buona lettura, nonostante le scene erotiche che io proprio non gradisco. 





2 commenti:

  1. Pensavo ti sarebbe piaciuto di più, ma conoscendo i nostri gusti mi accontento!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non è il romanzo della mia vita ma mi è piaciuto. Penso che questa autrice scriva molto bene e che cercherò un suo romanzo con meno scene piccanti, io come ben sai preferisco gli young adult

      Elimina

Info sulla Privacy