venerdì 10 maggio 2019

Recensione di The winner's curse. #1 La maledizione di Marie Rutkosky




Editore: Leggereditore
Genere: Fantasy
Pagine: 246
Data di pubblicazione: 27 luglio 2017
Prezzo: rilegato € 14,90 / ebook € 4,99
Il mio voto:

Sinossi
In quanto figlia di un potente generale di un vasto impero che riduce in schiavitù i popoli conquistati, la diciassettenne Kestrel ha sempre goduto di una vita privilegiata. Ma adesso si trova davanti a una scelta difficile: arruolarsi nell’esercito oppure sposarsi. La ragazza, però, ha ben altre intenzioni… Nel giovane Arin, uno schiavo in vendita all’asta, Kestrel ha trovato uno spirito gentile e a lei affine. Gli occhi di lui, che sembrano sfidare tutto e tutti, l’hanno spinta a seguire il proprio istinto e a comprarlo senza pensare alle possibili conseguenze. E così, inaspettatamente, Kestrel si ritrova a dover nascondere l’amore che inizia a sentire per Arin, un sentimento che si intensifica giorno dopo giorno. Ma la ragazza non sa che anche il giovane schiavo nasconde un segreto e che per stare insieme i due amanti dovranno accettare di tradire la loro gente o altrimenti tradire sé stessi per rimanere fedeli al proprio popolo. Kestrel imparerà velocemente che il prezzo da pagare per l’uomo che ama è molto più alto di quello che avrebbe mai potuto immaginare…




Recensione
Recensione
The winner's curse è un romanzo decisamente fuori dei soliti schemi, è classificato come fantasy ma di fantastico non ha molto, agli occhi del lettore si presenta solo l'ambientazione inventata dall'autrice ma di stampo realistico, un po' sullo stile di Games of thrones, sia come tipo di mondo che come periodo storico, potremmo collocarlo tra i romani e il medioevo, per rendere l'idea. I valoriani, il popolo di Kestrel, sono dei guerrieri e dei conquistatori, aborriscono tutto ciò che è arte, anche le donne possono arruolarsi e vengono allevate con solo due possibilità sposarsi o entrare nell'esercito. Kestrel invece ama la musica, suona il pianoforte e odia i combattimenti ma essendo figlia di un importantissimo generale valoriano non ha scelta deve allenarsi ogni giorno e allo scadere dei suoi diciotto anni dovrà prendere una decisione. La ragazza ha un intelligenza fuori dal comune, una mente brillante e arguta che la renderebbe un validissimo stratega ma lei non vuole dover decidere delle vite mi migliaia di persone perché il suo cuore ne soffrirebbe troppo.

"Kestrel il dio delle menzogne deve adorati"

A differenza di suo padre lei prova compassione per i popoli sottomessi e in particolar modo per gli herrani, l'ultimo popolo conquistato da suo padre e reso schiavo. Gli herrani erano un popolo pacifico, dedito al commercio, alla navigazione e all'arte e Kestrel prova una certa affinità nei loro confronti, vuole bene alla sua balia herrana tanto da liberarla dalla schiavitù e il giorno che si trova per puro caso al mercato degli schiavi non può fare a meno di acquistare uno schiavo herrano che sa cantare e i cui occhi vibrano di determinazione, di ribellione repressa proprio come quelli di lei.... sono due anime affini.  



Si fissarono e lei riconobbe quell'espressione. Era la stessa che aveva visto attraverso il tavolo a Mordi e Pungi. La stessa che aveva visto nella fossa, quando il banditore gli aveva ordinato di cantare. Rifiuto. Una determinazione così fredda che avrebbe potuto coprire di vesciche la pelle come il metallo d'inverno.

Arin è il nome dello schiavo, inizialmente i due cercheranno ogni motivo per tenersi lontani l'uno dall'altra ma la reciproca attrazione lì spingerà inevitabilmente a cercarsi.
Il libro è narrato attraverso gli occhi di entrambi i protagonisti permettendoci di scoprire i retroscena delle vite di tutti e due. I personaggi secondari che ruotano attorno a questa storia sono a mala pena accennati ma la potenza dei personaggi principali li eclissa, non se ne sente minimamente la mancanza. Le descrizioni sono prevalentemente legate alle ville dove abitano i valoriani e che fino a dieci anni prima erano di proprietà di nobili herrani. Quello che è il mondo che li circonda è appena accennato ma per il momento tanto ci basta. Il punto di forza di questa storia sono i due protagonisti, lui con la sua voglia di ribellione e il suo cuore pieno di amore e lei che nonostante la sua mente più che brillante vive legata a doppio nodo ai doveri della sua posizione. Kestrel è uno di quei personaggi che non hanno vie di mezzo puoi amarli o odiarli non possono esserti indifferenti. Cerca con tutta se stessa di combattere contro i suoi sentimenti per dimostrarsi la figlia perfetta del generale ma devo dire che  fin dall'inizio le riesce malissimo, la sua passione per la musica, il suo affetto per la balia, la sua attrazione per Arin,tutto in lei urla la sua voglia di libertà proprio come lui. Arin sono dieci anni che vive da schiavo e medita per la ottenere la libertà del suo popolo ma il suo cuore rimane buono e coraggioso, capace di grandi gesti. A modo loro mi appassionano entrambi, la storia che li vede coinvolti tratta temi molto difficili sia a livello personale che storico e lo fa in maniera molto coinvolgente. L'autrice ci porta a riflettere sulle conseguenze delle guerre e su quello che significava per i popoli perdenti vivere in schiavitù anche se per ora la parte politica di questa storia non è molto sviluppata ma solo abbozzata. Credo che nei capitoli successivi date le premesse la componente politica sarà molto più ampia e toglierà ogni curiosità sull'argomento. Il seguito di questa storia è appena uscito e io non vedo l'ora di averlo tra le mani per sapere come proseguiranno le vicende dei nostri protagonisti, tanto più per come si sono messe le cose nel finale che lascia aperti mille dubbi e possibilità.


...poi si rese conto che il difetto che sentiva era dentro di sé. Quella sera lo aveva manifestato. Aveva reso la battaglia che gli ribollita dentro una vera e propria guerra. Ovviamente era certo che qualcosa non andasse. Impossibile. Era impossibile amare una valoriana e allo stesso tempo la propria gente.

2 commenti:

  1. un romanzo interessante che ho adocchiato da un po', il mio problema è trovare il tempo di leggerlo visti tutti gli arretrati che ho accumulato!

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